Diario di una grassa

PERLE e PORCI

Da giorni ormai mi pongo una questione. Di lana caprina, ovviamente. Eppure mi tormenta e vorrei poter prendere la decisione giusta. Ché in qualche modo sento anche questo far parte del mio percorso.

Devo o non devo chiudere il blog? Non sono una che ama mettere i fatti suoi in piazza, ma ho bisogno di scrivere. E fintanto che mi legge il mondo sconosciuto mi va anche bene. E' che qui legge anche qualcuno che non è sconosciuto. Qualcuno che non ha saputo meritare tutto quello che gli ho donato. Qualcuno che ancora adesso crede di essere stato vittima e non carnefice.

Fino a poco tempo fa leggeva, lo so per certo. Ora non saprei. Ché c'è un'altra recita da recitare e magari ci si concentra con tutto se stesso. Ma mi infastidisce il pensiero che mi legga e che venga a sapere di me, dei miei pensieri, di quello che mi succede.

Dov'è la questione di lana caprina?
La questione di lana caprina risiede nel pensiero che la chiusura del blog a causa sua potrebbe essere una sconfitta. Ché io sono fuggita per una vita intera e non voglio più fuggire. Ché anche se non ho un amore nuovo da sbandierare questo non significa che la mia vita abbia meno valore. Ché io dovrei sentirmi libera di stare (e scrivere) dove e come mi pare.

Ma mi infastidisce che lui legga.

Ché non è più tempo di perle ai porci.

MAIUSCOLA PER SCELTA. MIA.

Sono single da 7 mesi. Per scelta. Mia. Dannazione!

E’ la prima volta nella mia vita che sono sola. Non lo sono stata un solo giorno da quando avevo 17 anni. Ché è fin troppo facile per una donna trovare compagnia maschile.

E’ una sensazione strana. Veramente non saprei dire come mi fa sentire. Di sicuro sono fiera di me.

Intanto non ho scelto di guardare da un’altra parte, nonostante il dolore. E questo mi fa stare esattamente al centro della mia Vita. E mi permette di darle un Valore. Anzi, di dare un Valore a tutto quello che faccio. Con la V maiuscola. Come maiuscolo è diventato tutto quello che provo e che vivo.

Anche io sono diventata maiuscola. Finalmente. Maiuscola e non solo grassa. Di Valore.

Ché non sono mai stata insignificante e senza Valore. Ma il mio spessore e il mio valore erano definiti dall’amore che mi veniva portato. Da qualcun altro. E non da me stessa.

Ma ora sono sola. E mi do un Valore da sola. Per scelta. Mia, anche quella. Finalmente.   

PRIMAVERA? Sì GRAZIE…

L’inverno non dura mai per sempre. Né fuori, né dentro.

La primavera si preannuncia e io ne subisco i benefici effetti. I dolori si attenuano, i nuovi progetti si fanno largo. Ho bisogno di aria nuova, di impollinazioni, di germogli.

Si ricomincia dal punto più facile: me.

Do il via ad una sarabanda di cose nuove: l’università, la dieta, i pensieri…

Pensieri nuovi di zecca: per le persone care, per un esserino speciale che si fa desiderare, per altro ancora tutto da venire e da costruire.

Insomma, facezie. Giusti pensieri di primavera.

LE COSE CHE SO - Integrazione

Fra le cose che so c’è anche la Felicità. E’ una cosa che sa di buono, il cui sapore io cerco di non dimenticare mai.

Che poi è anche il motivo per cui faccio fatica a lasciar andare le cose. Perché in ogni più piccola cosa si può  nascondere la Felicità.

Io sono grata ad alcune persone per avermi insegnato che anche io posso essere felice. Non fare i nomi fa parte del mio modo di essere, ma qualcosa vorrei dirla:

A V. per ogni attimo insieme, per ogni respiro, per la forza e la dignità, per l’Amore mai urlato eppur profondo e indiscutibile;

A M. per essermi sorella nell’animo, per aver accettato di tornare, per vedermi esattamente come sono ed Amarmi lo stesso, per non essere diversa da se stessa anche quando faccio i capricci;

Ad E. per l’Amore profondo che ci lega da 25 anni, per la sincerità e la cura che mi ha sempre riservato, per il nastro rosso sulla scarpa sinistra quando corre la maratona;

A Te, che sei sempre nel mio cuore e che Amo di un Amore indiscutibile. Te, che non hai mai imparato quanto io ti accetti nonostante io non condivida parte del tuo modo di vivere. Te che hai bisogno di Felicità più di ogni altra persona io abbia mai conosciuto.

Agli altri. A tutti gli altri. Perché mi insegnano ogni giorno che non sono sola e che Felicità è anche vivere in un mondo che di ideale non ha proprio nulla.

LE COSE CHE SO

Non è che io non sappia. So.

Alcune delle cose che so mi servono e altre probabilmente no. Alcune delle cose che so mi serviranno sempre e altre non mi serviranno mai.

Molte delle cose che so non ho idea di come usarle. Altre le uso fin troppo e ormai sono lise e quasi bucate. Ma io ci sono affezionata.

Molte delle cose che so non le vorrei sapere. Ché fanno male al cuore e anche al corpo e mi fanno desiderare di cadere in ginocchio e urlare.

Molte delle cose che non so le vorrei sapere, anche se sono inutili e porterebbero solo dolore.

Molte delle cose che so sono state un sogno. Mi è stato estorto, io non volevo. Ché i sogni non me li sono mai potuti permettere. E quando mi sono stati strappati via mi sono detta: “Avevo ragione!”.

Molte delle cose che so servivano a volare più in alto degli altri. Chè gli altri mi facevano schifo e non avevano un volto o un nome. Ma forse mi facevano solo paura perché gli altri ti fanno male sempre.

Molte delle cose che so hanno reso gli altri persone. Ora hanno un volto, un  nome, un cuore. Io conosco il loro dolore. Lo sento perché il dolore è una delle cose che so. Io so tanti dolori. E mi fanno desiderare di cadere in ginocchio e urlare.

E scrivo favole. Le scrivo perché se le leggi bene sono urlate. E dentro c’è tutto il dolore che so.

Molte delle cose che so sono preziose. Ché dentro c’è il segreto della Vita e della Felicità.

Molte delle cose che so, nessuno me le chiede mai. Ché è più facile non saperle.