Il diario dei sogni

La Pioggia alterna


il ritmo della pioggia come ticchettio rumoroso , sul mio viso, una forma indifferente di lacrime non volute, e come piangere senza aver emozioni, le gocce sul volto e tu che le scopri inerme ma curioso e le lasci scorrere come un bambino capriccioso, senza che nessuna musica possa essere l'altra parte di te, come una bilancia dove si mettono sui piatti i due pesi e si dovrebbe fare una sceltaNon esiste nessuna scelta, non potrebbe, non si crea un'altra scelta senza avere una controparte che effettivamente non c'è...invisibile e silenziosaE piove ancora, lo dicono in radio tra una canzone e l'altra, lo leggo sul vetro della camera che diventa uno schermo di tv trasparente dove ogni goccia disegna una discesa ed il vento ne frantuma la salita senza ritegno per un quadro di lacrime celesti e di luci che nell'acqua riflettono colori autunnali, senza tristezza e senza malinconiaMi incammino verso l'uscita, vorrei non essere solo ma lo ho scelto io, e senza alcuna domanda mi accingo a pagare il mio conto personale verso la pioggia...avendo dimenticato l'ombrello...