Il diario dei sogni

prego nell'alba


   
Innanzi all'alba io mi inginocchioe senza proferire parole vaneringrazio ella,profanatrice dell oscuro per aver portato via ombre e pauredinnanzi all 'alba io ammutoliscoe senza metter respiro in un opaca lucevoglio solo restituire a Dio il mio destinoe semmai al di la dei sensiio dovrei riscoprire la mia antica melodiasgranando rosari perlati, testimoni di una fede invanaprogredisco nella patriache cullar non può più di mee il mio assenso non ha deliri tremantisolo una tenue luce che al folgorante cammino del sole temeindietreggiamuorerisorgeviveinnanzi all 'alba io faccio una preghieraper tanti cuori martirie sanguinantiper tante gocce di sangue che invece di andar dispersemettono insieme il pulsare della vitaed io mi accingo a crederea saperea soffrireperchè io so che già domanile mie ginocchia stancheinchinandosi alla lieve lucediranno:innanzi all alba io mi inginocchio ...e allora io voglio donaresenza mai chiedere niente al ventoun dolce ed erranterespirosospeso tra inferno e paradisoe semmai venisse ferroio sarò lunae semmai verrà pioggia io sarò tempestaho eretto la mia anima come guardianadi quella paurache dentro di noi si nasconde per non farsi trovareed io sarò più forte di qualunque malee tu saprai che io sono vicino a teinvisibilesilenziosoa piedi uniti per non destar sospettima mai lontano da qualunque euforia del cuoreche sofferto in ombra mi accoglie nella uggiosa notte