Un blog creato da francostanco_1961 il 25/12/2011

Il 25 Dicembre

di E. Romeo (Forse Rallentato Arreso No Coriaceo Oltremodo Sempre Testardo Ancor Non Cedo Oblio)

 
 
 
 
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

FACEBOOK

 
 
 
 
 
 
 
 

FACEBOOK

 
 
 
 
 
 
 
 

I MIEI BLOG AMICI

 
 
 
 
 
 
 

ULTIMI COMMENTI

 
 
 
 
 
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

wondertommyeugenio_romeocassetta2akeladgl1francostanco_1961oscardellestellepigaveronicaannaincantoioultimopeccatoil_sospiro_dellanimaormaliberalubopoaquilafenicetobias_shuffle
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 
« Non vedo il Colle!Iniziano le spartizioni,... »

Un click in parlamento! Ricchi e poveri in Italia.

Nelle diseguaglianze del nostro Paese, dove alla base c’è una forbice di reddito paurosa, si aggiungono, oltre ai problemi già esistenti, le volontà di un elettorato che nel mondo è secondo a nessuno. La governabilità in Italia non è mai stata una cosa semplice, se poi s’inizia a fare i conti con le rinunce significa che questo popolo è proprio arrivato al capolinea. E’ inimmaginabile un panorama, dove i Presidenti di Camera e Senato appaiono in TV e annunciano congiuntamente a una trasmissione televisiva che ridurranno il loro stipendio del trenta per cento, dando così la parvenza o l’illusione che qualcosa sta veramente cambiando. Effetto Grillo? E’ probabile!

Comunque sia, la notizia è di questi giorni, ma il disagio estremo è ormai vecchio: due famiglie su quattro sono economicamente in difficoltà, con un reddito insufficiente ad arrivare alla fine del mese e il futuro non fa ben sperare. Chi ha tanti soldi non conosce crisi, chi non ne ha tira la cinghia. Una realtà che ha avuto le stesse caratteristiche solo negli anni duri della crisi del dopoguerra e che ora si aggrava sempre di più, con una classe media che mette mano ai risparmi per giungere alla fine del mese. Impoveriti e spaventati senza prospettive di lavoro e di sviluppo, la disoccupazione giovanile raggiunge percentuali mai registrate, c’è il timore diffuso che l’economia italiana e anche europea stia per collassare, i consumi sono sempre in ribasso e le piccole e medie aziende chiudono.

A dare corpo e peso a quello che tutti vediamo e sentiamo è il no di Cipro al piano UE. Ieri il Parlamento di Cipro ha bocciato il piano di salvataggio proposto dall’UE, che prevede un prelievo forzoso sui depositi bancari ciprioti. E’ un chiaro messaggio all’Europa che Cipro non vuole sottomettersi ai ricatti di chi fino ad ora ha diretto l’orchestra dell’euro, tedeschi in testa.

Siamo in un paese ricco, il dieci per cento degli italiani detiene più della metà della ricchezza nazionale, chi fino ad ora non ci aveva pensato, comincia a prendere le distanze avviando processi di trasferimento di ricchezza e chi possiede un’azienda non ancora sull’orlo del fallimento, fa di tutto per apparire povero.

Ci vuole più Stato, è la parola d’ordine degli italiani che hanno dato fiducia alla politica tradizionale, c’è bisogno di rigore è la parola d’ordine dei grillini e non solo. Ma il rigore non può essere solo figlio del controllo, occorrono uomini responsabili capaci di accendere il cervello, il solo click del blog è utile a Grillo che non potendo più “ordinare” una guerra, dovrà suo malgrado fare i conti anche con chi l’ha votato, che in campagna elettorale, non possedendo un PC, ha solo creduto nel cambiamento auspicato.

 
Commenta il Post:
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963