E' prevista per la metà di Agosto l'uscita dell'atteso libro scritto a quattro mani da Claudio Piani e da me dal titolo: "I SEGRETI DELLE ANTICHE CARTE GEOGRAFICHE. Simbologie mariane e cartografie per il Nuovo Mondo". Ecco un breve riassunto degli argomenti trattati nel testo: "Diego Baratono e Claudio Piani ci guidano in un viaggio affascinante che parte da un mappamondo del 1507 per guidarci a ritroso nella Firenze degli ultimi anni del Quattrocento, dove strani indizi portano a credere che il Nuovo Mondo non fosse poi così sconosciuto, per lo meno a un livello "pre-scientifico"... A partire dallo studio di un dipinto del Ghirlandaio e dalla comparazione di diverse carte e globi "anomali" per la loro datazione, Baratono e Piani portano avanti una loro innovativa riflessione sui primi viaggi da e per il nuovo continente, ma togliendo al contempo il velo a un’intrigante e mistica tesi sulle origini – sempre discusse – del nome "America". E se non si trattasse di un omaggio a quell’Amerigo Vespucci che, in fondo, non fu il primo a mettere piede sul Nuovo Mondo? E se dietro a quel nome ci fosse una dedica carica di senso religioso, alla figura della Madonna che tanta parte sembra avere in tutta la vicenda? Si apre così uno squarcio su una tesi proposta qui per la prima volta, ma che sembra destinata ad aprire una nuova fase di discussione sul tema."
I segreti delle antiche carte geografiche ...
E' prevista per la metà di Agosto l'uscita dell'atteso libro scritto a quattro mani da Claudio Piani e da me dal titolo: "I SEGRETI DELLE ANTICHE CARTE GEOGRAFICHE. Simbologie mariane e cartografie per il Nuovo Mondo". Ecco un breve riassunto degli argomenti trattati nel testo: "Diego Baratono e Claudio Piani ci guidano in un viaggio affascinante che parte da un mappamondo del 1507 per guidarci a ritroso nella Firenze degli ultimi anni del Quattrocento, dove strani indizi portano a credere che il Nuovo Mondo non fosse poi così sconosciuto, per lo meno a un livello "pre-scientifico"... A partire dallo studio di un dipinto del Ghirlandaio e dalla comparazione di diverse carte e globi "anomali" per la loro datazione, Baratono e Piani portano avanti una loro innovativa riflessione sui primi viaggi da e per il nuovo continente, ma togliendo al contempo il velo a un’intrigante e mistica tesi sulle origini – sempre discusse – del nome "America". E se non si trattasse di un omaggio a quell’Amerigo Vespucci che, in fondo, non fu il primo a mettere piede sul Nuovo Mondo? E se dietro a quel nome ci fosse una dedica carica di senso religioso, alla figura della Madonna che tanta parte sembra avere in tutta la vicenda? Si apre così uno squarcio su una tesi proposta qui per la prima volta, ma che sembra destinata ad aprire una nuova fase di discussione sul tema."