Da:"ansa.it"I dati sul bosone di Higgs danno ragione ai fisici italianiUna teoria del 1979 aveva previsto regione in cui si sarebbe trovato 13 dicembre, 23:23 I dati che localizzano la particella di Dio nella regione compresa fra 124 e 126 miliardi di elettronvolt (GeV) danno ragione alla previsione fatta nel 1979 dai fisici teorici italiani Luciano Maiani, Giorgio Parisi, Roberto Petronzio e Nicola Cabibbo, quest’ultimo scomparso nel 2010. ‘’La teoria – spiega Maiani, che ha seguito il seminario del Cern in collegamento dal Messico, dove vive e lavora attualmente -non fa previsioni sulla massa del bosone di Higgs, ma fissa i limiti inferiori e superiori della regione nella quale andare a cercarla, compresa fra 100 e 200 GeV. Adesso sappiamo che la regione era quella giusta’’.Per Roberto Petronzio, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) i risultati presentati oggi sono molto importanti e intriganti. ‘’Conoscere la massa del bosone di Higgs equivale infatti a dire che la teoria di riferimento della fisica contemporanea, ossia il Modello Standard, prima o poi ‘si rompera’. Noi – ha aggiunto – avevamo fissato i valori massimi e minimi, ma oggi abbiamo tutti i tasselliPer capire dove si trovi il bosone di Higgs’’.Con i dati presentati oggi la situazione e’ piu’ che mai aperta: si pensava che mettere a posto tutti i tasselli del Modello Standard avrebbe portato ad una visione piu’ ‘’rilassata’’ di cio’ che la fisica avrebbe avuto ancora da dire. Invece sta succedendo esattamente il contrario. Se i dati presentati oggi saranno confermati nei prossimi mesi e se il bosone di Higgs risultera’ essere cosi’ leggero come sembra, ‘’questo valore invoca subito un’altra fisica che ci dira’ comunque qualcosa di nuovo verra’ fuori ad energie altissime, almeno un miliardo di volte maggiori a quelle che puo’ raggiungere l’acceleratore Lhc’’. © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati
Ancora sulla "Particella di Dio" ...
Da:"ansa.it"I dati sul bosone di Higgs danno ragione ai fisici italianiUna teoria del 1979 aveva previsto regione in cui si sarebbe trovato 13 dicembre, 23:23 I dati che localizzano la particella di Dio nella regione compresa fra 124 e 126 miliardi di elettronvolt (GeV) danno ragione alla previsione fatta nel 1979 dai fisici teorici italiani Luciano Maiani, Giorgio Parisi, Roberto Petronzio e Nicola Cabibbo, quest’ultimo scomparso nel 2010. ‘’La teoria – spiega Maiani, che ha seguito il seminario del Cern in collegamento dal Messico, dove vive e lavora attualmente -non fa previsioni sulla massa del bosone di Higgs, ma fissa i limiti inferiori e superiori della regione nella quale andare a cercarla, compresa fra 100 e 200 GeV. Adesso sappiamo che la regione era quella giusta’’.Per Roberto Petronzio, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) i risultati presentati oggi sono molto importanti e intriganti. ‘’Conoscere la massa del bosone di Higgs equivale infatti a dire che la teoria di riferimento della fisica contemporanea, ossia il Modello Standard, prima o poi ‘si rompera’. Noi – ha aggiunto – avevamo fissato i valori massimi e minimi, ma oggi abbiamo tutti i tasselliPer capire dove si trovi il bosone di Higgs’’.Con i dati presentati oggi la situazione e’ piu’ che mai aperta: si pensava che mettere a posto tutti i tasselli del Modello Standard avrebbe portato ad una visione piu’ ‘’rilassata’’ di cio’ che la fisica avrebbe avuto ancora da dire. Invece sta succedendo esattamente il contrario. Se i dati presentati oggi saranno confermati nei prossimi mesi e se il bosone di Higgs risultera’ essere cosi’ leggero come sembra, ‘’questo valore invoca subito un’altra fisica che ci dira’ comunque qualcosa di nuovo verra’ fuori ad energie altissime, almeno un miliardo di volte maggiori a quelle che puo’ raggiungere l’acceleratore Lhc’’. © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati