ARCHEOLOGIA NUOVA

"I segreti delle antiche carte geografiche. Simbologie mariane e cartografie per il Nuovo Mondo"


Da:"La Voce dell'Accademia del Pizzocchero", n° 3, 2011"I segreti delle carte.I segreti delle antiche carte geografiche sono al centro dell'atteso libro di Claudio Piani e Diego Baratono, presentato quest'estate a Teglio nel salone San Luigi, messo a disposizione dalla parrocchia di S.Eufemia, per iniziativa della nostra Accademia e del Centro Tellino di Cultura. Gli autori seguono il filo rosso che lega tra loro località diverse come Saint-Dié des Vosges in Francia, Washington negli Stati Uniti e appunto Teglio, unite dalla presenza di una mappa simile a quella accolta a Palazzo Besta. Il libro indaga, attraverso una ricerca decennale che ha coinvolto storici ed istituzioni di varie nazionalità, sugli affascinanti enigmi contenuti nel ciclo affrescato della Sala della Creazione a Palazzo Besta e che a suo tempo hanno sollecitato l'attenzione di una trasmissione televisiva molto seguita come "Voyager". Gli autori si confrontano sui segreti e le simbologie che si nascondono nelle modalità di rappresentazione delle carte geografiche quali appunto il misterioso planisfero affrescato, unico in Europa, che i visitatori possono ammirare nel palazzo nobiliare alle porte di Teglio." Professore Gianluigi GarbelliniDa:"La Voce dell'Accademia del Pizzocchero", n° 4, 2011"I segreti delle antiche carte geografiche. Simbologie mariane e cartografie per il Nuovo Mondo.In questo libro scritto con linguaggio da divulgatori, i ricercatori Claudio Piani e Diego Baratono indagano sui misteri delle antiche carte geografiche. E' un viaggio affascinante, tra storia ed ipotesi scientifiche, che fa tappa anche nella nostra Teglio (dove anni fa si tenne un interessante convegno in materia e il volume è stato presentato l'estate scorsa), a Palazzo Besta che conserva nella sua Sala della Creazione una delle diciassette mappe mondiali del XVI secolo esistenti in tutto il mondo. Un prezioso tesoro che rivela segreti interessanti, secondo gli studiosi. Infatti, costoro partono da uno studio della Madonna del Ghirlandaio (il cui manto steso è servito da ispirazione per il contorno delle mappe) e comparando diverse carte e globi "anomali" per la loro datazione, tra cui quello tellino, conducono un'innovativa riflessione sui primi viaggi da e per il nuovo continente, nel frattempo avanzando anche un'intrigante e mistica tesi sulle origini - sempre discusse - del nome America. Che non sarebbe derivato, come comunemente si crede, da quello di Amerigo Vespucci, ma rappresenterebbe un omaggio alla Madonna che tanta parte sembra avere in tutta la vicenda.E Teglio? Il dipinto che adorna la bellissima "Sala della Creazione" conterrebbe degli indizi che confermerebbero l'ipotesi di una scoperta dell'America ben prima della data storica del 1492. Piani e Baratono sonstengono infatti che la data sul dipinto, unico esemplare affrescato della carta di Caspar Vopel, non sarebbe 1499 ma 1459. Considerato che la mappa raffigura con grande precisione sia l'America del Nord che quella del Sud (e vi compare persino come "Terra Australis" l'Antartide), è dunque probabile che nel 1492 l'America fosse stata scoperta da tempo. Si potrebbe dunque ipotizzare che Colombo nel suo storico viaggio sapesse bene dove stava andando. Non si spiegherebbe altrimenti la sicurezza con cui il genovese affrontò una navigazione per mari allora sconosciuti. Unendo con un filo rosso località lontane come Saint-Dié nei Vosgi, teglio e Washington negli USA, il libro di Piani e Baratono conduce il lettore in un viaggio intrigante tra simbologie e coincidenze, tracciando suggestive ipotesi che, se confermate, potrebbero cambiare la storia come la conosciamo da secoli."Paolo Redaelli