ARCHEOLOGIA NUOVA

SENZA CITAZIONE: EGITTOLOGO AD HONOREM


Ebbene sì, sono diventato un Egittologo al plurale, i cui studi sono degni di menzione. Pubblicato di recente un libro dove gli autori parlano del bastone/scettro UAS. Oggetto di una mia approfondita ricerca, pubblicati i risultati diversi anni fa ormai, il bastone/scettro UAS è stato da me battezzato il "compasso di Dio" per gli Egizi Antichi. E' certamente strumento prescientifico in grado di tracciare due circonferenze isocentriche, che a loro volta sono uno dei capisaldi intellettuali elaborati, fin dal momento aurorale, dalla splendida cultura faraonica sviluppatasi lungo le fortunate sponde del Nilo. Nettamente in contrasto con quanto da me, e dal buon senso, dimostrato, esatto proprio così,  dimostrato (secondo questi autori in maniera non esaustiva, sic, mentre loro in maniera molto esaustiva riportando dati quantitativi certi, coerenti, precisi, univoci ci sono riusciti,???,) poiché lo scettro UAS riesce a tracciare due cerchi isocentrici checché se ne dica, gli autori di questo libro che non cito dal momento che pure loro non hanno citato il sottoscritto, hanno scritto questo: "La fattezza del bastone Uas appare inusuale o quantomeno non convenzionale. Sappiamo, infatti, che ogni oggetto che riguarda civiltà antichissime - come appunto quella Egizia predinastica fino all’Antico Regno, omettendo i misteriosi reperti del periodo Naqada che, da soli meriterebbero un libro a parte - è caratterizzato dalla sua straordinaria semplicità nelle forme e nella stessa lavorazione. In questo caso, viceversa, ci troviamo in presenza di uno strumento, la cui realizzazione, è semplicemente enigmatica. La sommità del Bastone, ad esempio, non prevede un’impugnatura bensì sembra essere sormontato da un’ulteriore asticella posta a forma di “T”, che gli egittologi associano alla figura di un canide. In realtà, il canide di cui parlano gli Egittologi, ad oggi, non è mai stato accuratamente identificato e, pertanto, è stato più comodo rifugiarsi nella “rappresentazione astratta di Seth”. Nessuno, però, ha mai spiegato quale potesse essere l’attinenza tra il dio Sole e Seth… e soprattutto perché Ra dovesse impugnare uno scettro che rappresenta un dio, sostanzialmente, secondario. Ritornando all’Uas, è interessante notare le modalità di impugnatura del Bastone: esattamente nella parte centrale, come per i Pastorali. In questo modo, egli manifesta un atteggiamento di ostentazione, quasi a voler sottolineare che, attraverso quello strumento, è possibile manifestare la propria forza ed il proprio potere e, quindi, incutere rispetto nei propri “interlocutori”. Infine, ciò che ci ha incuriosito era la fattezza della base dello scettro, poiché non comune a nessun altro oggetto dello stesso genere. L’Uas presentava, infatti, un archetto alla base che, apparentemente, non sembrava avere alcuna logica in termini di utilità. Anzi! La sua forma risultava davvero poco funzionale, poiché non era possibile appoggiarlo senza correre il rischio di rovinarne la base e, in ogni caso, avrebbe avuto problemi di stabilità ancora maggiori rispetto ad un bastone a “base convenzionale”. Perché allora la scelta di quella forma? La risposta è racchiusa, in un culto di origine sciamanica africana, in base al quale l’Uas poteva essere utilizzato per creare una connessione e “veicolare alla Madre Terra le energie provenienti dal cielo”! Quest’interpretazione sembrava essere l’indizio più interessante, fino a quel momento individuato, lungo il nostro percorso di analisi. Finalmente, avevamo trovato una traccia che potesse sostenere la correlazione tra utensili degli dèi e l’Energia, le cui origini sono nelle antiche tradizioni delle tribù centro africane. Ecco perché, la forma ad archetto, era l’unico modo per renderlo funzionale alle finalità da svolgere, ovvero esse-re conficcato nel terreno per rilevare le frequenze della Terra. La considerazione, peraltro, trovava riscontro ne-gli Archetipi e, precisamente, nella lettera “T o Tau”; allo stesso modo, nella Qabala è considerata sinonimo di “Raccolta” di “Reazione ad ogni azione”, quindi ci conferma l’ipotesi, secondo la quale l’Uas era utilizzato per “rilevare”. Cosa? Naturalmente fonti di Energia! Lo scettro era sicuramente il ricordo di uno strumento tecnologico, utilizzato da evolute civiltà prediluviane, avente specifica funzione di interagire in presenza di Energia. Come il rabdomante utilizza un ramoscello di ulivo per trovare sorgenti di acqua, così gli uomini-dèi  -vissuti nell’Egitto remoto- potevano aver utilizzato il “Bastone Pastorale” per ricercare aree ad alta intensità magnetica. A margine della riflessione e per completezza di informazioni, ci sembra utile chiarire che gli Egittologi, tra una delle tante divagazioni sul tema, hanno attribuito all’Uas anche il significato di “compasso del dio”, poiché poteva essere uno strumento utile per tracciare lo shen, ovvero due cerchi concentrici. In tal modo, hanno ipotizzato un suo eventuale impiego anche nel campo delle costruzioni delle stesse Piramidi di Giza. Questa interpretazione, per quanto articolata, non sembra chiarire, in maniera esaustiva, le caratteristiche dello scettro degli dèi."MAH!