ARCHEOLOGIA NUOVA

L'importanza primaria del Cerchio nella cultura dell'Egitto Antico.


"...I primi testi che parlavano delle concezioni egizie dell'universo e della creazione compaiono circa un millennio dopo l'inizio della storia egizia documentata. Le nostre conoscenze delle concezioni preesistenti si fondano su quanto ci rivela l'iconografia pittorica e architettonica sulle spiegazioni al riguardo forniteci dai testi successivi. A quanto pare una delle prime nozioni fu la collina primordiale (iconograficamente rappresentata come un Cerchio, n.d.r.) il primo "luogo" che emerse dalle acque infinite su cui sorse il sole per la prima volta. In quest'immagine sembra riflettersi l'ambiente che ospitava i primi coloni egizi: vedendo riaffiorare i punti più alti della loro fertile terra dalle acque del Nilo, in calo dopo la piena annuale, gli antichi agricoltori immaginarono forse che anche all'atto della creazione (Tep Zepi, n.d.r.) il mondo fosse apparso altrettanto gradualmente. Qualunque ne sia l'origine, l'immagine della collina primordiale continuò a dominare per tutto l'arco della storia egizia ... l'immagine della collina primordiale è abbinata alla potente simbologia solare (?, n.d.r.) delle piramidi che ospitarono i sepolcri reali a partire dall'Antico Regno e degli obelischi che ornavano i templi egizi. Come ogni altro aspetto del mondo egizio, la collina primordiale era considerata una potenza divina - in questo caso era un dio di nome Ta-Tenen che significa "Terra nascente" (si veda la concezione menfita di Ptah, n.d.r.) ...". Antico Egitto, a cura di David P. Silverman, Milano, 1998.