ARCHEOLOGIA NUOVA

Orologi solari ...


IL GLOBO DI MATELICAa cura di Francesco Azzarita - Responsabile della Sezione Quadranti Solari della UAI   Un globo di marmo bianco, reperto archeologico di grande attrattiva per la presenza di incisioni, segni e scritture greche, ha rivestito il ruolo di una significativa scoperta: un singolare modello di orologio solare giunto a noi dall'antichita' (figura a lato). E' questa la storia che vogliamo raccontare, cioe' quella del Globo di Matelica, oggetto di studi, confronti e molte considerazioni, durante il primo Seminario Nazionale di Gnomonica, organizzato dalla Sezione Quadranti Solari a S.Elpidio a Mare.Apriamo la storia facendo conoscenza con il reperto. Il globo in oggetto fu rinvenuto a Matelica (MC) nel 1985, durante le operazioni di scavo che interessarono le fondamenta del Palazzo Pretorio, risalente al secolo XIII. Per interessamento di Danilo Baldini, del locale Archeoclub, la sfera di marmo fu depositata nel Museo cittadino. Essa ha un diametro di 29 cm e presenta un grosso foro conico, probabile sede di un sostegno inferiore che la sorreggeva in posizione adatta al suo funzionamento. Sulla superficie del globo sono incise due grandi curve: una, di forma circolare, doveva venire a trovarsi in giacitura orizzontale quando la sfera si trovava sul suo sostegno, sul quale la immagineremo durante la seguente trattazione. L'altra, semicircolare e perpendicolare alla prima, si doveva trovare in posizione verticale, a dividere il semiglobo superiore in due parti di sfera. Per rendere significative le considerazioni che faremo, supporremo che questi due quarti di sfera risultino orientati uno verso est ed uno verso ovest.Le due curve descritte assumono pertanto il ruolo di orizzonte, la prima, e di arco meridiano, la seconda. La sfera porta inoltre, incisi sulla superficie, due curiosi sistemi di riferimento. Il primo che si impone all'attenzione e' una sequenza di 13 fori (figura a lato, in alto), ognuno del diametro di 5 mm, incisi sull'emisfero superiore a formare due archi simmetrici che si estendono da est a ovest: ogni foro e' contrassegnato da una lettera greca. Il secondo sistema e' formato da tre circonferenze (figura a lato, al centro), parallele tra loro e giacenti su una porzione dell'emisfero superiore, che supponiamo rivolta a nord. Queste tre circonferenze sono intersecate da un arco di cerchio passante per il loro polo; anche su queste linee sono incise lettere e parole greche. Il polo in oggetto risulta distare 43 gradi dal cerchio dell'orizzonte: si tratta probabilmente della latitudine d'impiego dell'oggetto in esame.