ARCHEOLOGIA NUOVA

Pensiero scientifico (I) ...


Il pensiero scientifico nell'antica GreciaFu alla base di tutte le successive scoperte in epoca moderna Nell'antica Grecia le scienze applicate si svilupparono seguendo due precise linee direttrici: la ricerca vera e propria e la divulgazione dei teoremi e delle scoperte tramite i manuali di alcuni scrittori. Già nel periodo classico esistevano figure di grande spicco nei campi dell'astronomia, della geografia, della medicina e della matematica. Costoro erano soliti redigere per lo più trattati dal contenuto eminentemente tecnico, destinati perciò solo ad un pubblico competente e molto circoscritto. A diffondere le notizie provvedevano invece i divulgatori, autori di opere di larga diffusione, volte a riprendere le dissertazioni teoretiche degli scienziati, semplificandole e spiegandole nei dettagli. Un esempio su tutti, il poema sulle costellazioni di Arato, basato in buona parte sulle scoperte astronomiche di Eudosso.Un tale sistema, se da un lato ha consentito un notevole sviluppo del pensiero scientifico, dall'altro ha portato ad altrettanto considerevoli distorsioni interpretative. Sovente i divulgatori raccoglievano materiale da innumerevoli fonti, senza badare troppo al grado di autenticità e affidabilità, dacché essi stessi erano quasi sempre letterati o poeti, con conoscenze molto limitate degli argomenti scientifici. La teoria eliocentrica di Aristarco da Samo, solo per citare uno dei casi più emblematici, probabilmente fu la prima a prevedere in modo compiuto la rotazione della Terra attorno al Sole.