ARCHEOLOGIA NUOVA

Pensiero scientifico (III) ...


Grazie ad esso, egli fu il primo a calcolare con esattezza la durata dell'anno solare, stimato in 365 giorni e un quarto, nonché a stimare l'equinozio di primavera nel quindicesimo grado dell'Ariete. L'Homocentrica di Eudosso fu determinante per i successivi sviluppi dell'astronomia. Persino Aristotele nella sua Metafisica, testo alla base di tutto il sapere scientifico fino all'età moderna, attinse da essa a piene mani.In epoca alessandrina lo studio della geometria ricevette un impulso fondamentale dai 13 libri degli Elementi di Euclide, una raccolta senza precedenti di teoremi, dimostrazioni, assiomi e formule riguardanti la planimetria elementare, le proprietà dei segmenti e dei poligoni, l'aritmetica e l'algebra. L'opera conobbe da subito un grande successo. Per la sua chiarezza e la straordinaria precisione argomentativa, il testo euclideo fu in assoluto uno dei più letti nella storia, secondo alcuni secondo solo alla Bibbia. Tutt'oggi la maggior parte dei manuali di geometria piana e solida utilizzati dagli studenti delle scuole secondarie verte proprio sui principi enunciati dal matematico greco oltre duemila anni fa.Quando si parla di intellettuali in senso ampio, un posto di primo piano compete di diritto ad Eratostene di Cirene. Matematico, astronomo, geografo e persino poeta. Figura dotata di grande versatilità e di un livello di erudizione ben al di sopra della norma, come testimonia l'incarico di responsabile della Biblioteca di Alessandria per oltre quarant'anni, introdusse il termine "geografia" inteso come descrizione della Terra, fissò la posizione dei meridiani e dei paralleli e realizzò una dettagliata mappa del mondo conosciuto fino al III secolo a.C., comprendente le isole britanniche, Ceylon e l'Etiopia. Di tutte le scoperte, però, il suo nome è legato a una delle più sensazionali dell'intera storia antica: la misurazione del raggio terrestre, fissato in 39.400 chilometri, poco meno dei 39.690 reali. Un risultato semplicemente sbalorditivo, soprattutto se si considera che fu ottenuto solo grazie al ricorso ai principi geometrici delle rette parallele e degli angoli corrispondenti.Pressappoco contemporaneo di Eratostene, Archimede di Siracusa è ritenuto in maniera unanime lo scienziato più rappresentativo di tutto il periodo classico. Oltre al celeberrimo principio sul galleggiamento dei corpi che reca il suo nome, nel campo della fisica si distinse per la teorizzazione delle leggi sulla leva, applicate in particolare nella realizzazione di armi belliche da getto, per la definizione del concetto di peso specifico e per l'invenzione di numerosi strumenti di carattere meccanico, quali la vite a ciclo infinito, l'aerometro e l'orologio ad acqua. Addirittura superiore il suo contributo nell'ambito della matematica e della geometria applicata: dalla scoperta del pi-greco, approssimato a meno di due millesimi, alla misura della circonferenza e dell'area del cerchio; dalle proprietà della sfera e del cilindro, alla quadratura della parabola espressa in funzione di una serie geometrica di ragione 1/4; dalla studio sulle spirali a quello sui centri di gravità dei piani.Pitagora, Eudosso, Euclide, Eratostene e Archimede. Cinque figure fuori dal comune, cinque illustri rappresentanti del mondo ellenico. Emblemi di una cultura straordinariamente ricca, a dir poco fondamentale per tutta la successiva evoluzione del pensiero scientifico moderno.Davide CapogrossiDa: "prometeomagazine.it"