The difference

Italia come Bucarest?


     
 Una notizia raccapricciante per un paese come il nostro che si dichiara civile e dove l’accoglienza e la salvaguardia dei “bambini” provenienti dall’estero è quasi inesistente. La nostra politica-gossip, per non definirla altrimenti, ha altro a cui pensare! In questo post mi vorrei soffermare sull’attenzione rivolta ai bambini stranieri che arrivano, soprattutto illegalmente, nel nostro paese, e mi dico: vivono nelle nostre strade ma sono invisibili; dormono per giorni, settimane, mesi nelle stazioni ferroviarie e in altri luoghi indegni, ma nessuno si chiede come fare per far rispettare i loro diritti dichiarati universalmente. Vengono usati, schiavizzati, e la cosa non fa gridare allo scandalo, non dà origine a leggi ad hoc che consentirebbero la costituzione di istituzioni capillari e specifiche per la loro individuazione immediata e i soccorsi dovuti. Ecco la notizia che mi ha fatto trasalire: “La polizia ferroviaria della stazione Ostiense ha scoperto un gruppo di bambini, tutti provenienti dall'Afghanistan e di età fra i 10 e i 15anni che dormivano sotto il colonnato della stazione. Fuggiti dalla guerra senza i loro genitori, combattendo contro la fame e la sete, hanno pensato di trovare riparo dal clima instabile della capitale rifugiandosi dentro a questo tombino, in condizioni igieniche precarie e servendosi di coperte e cartoni per dormire.” (1)Le immagini e le testimonianze, raccolte da Sat 2000 rivelano un vero e proprio mondo, fatto di coperte e cartoni, nascosto sotto il coperchio dei tombini. Sono questi i giacigli dei disperati della stazione Ostiense: si dorme solo accovacciati o in verticale, con un pertugio aperto per respirare, ma la collocazione è già un privilegio e per questo la permanenza era a pagamento. E dai numerosi passanti della stazione? Invisibili." (2)(1)   Fonte: http://www.corriereromano.it/news(2)  www.lastampa.itCosa mi aspetterei? Mi aspetterei che dopo questo caso qualcosa si muovesse, anche se dubito, visto il tempo storico in cui viviamo, che questa tematica  possa trovare l’attenzione meritata. Concludo questo post con il video che ci mostra le scene finali del film ”Il cacciatore di Aquiloni" di Marc Forster tratto dall'omonimo libro di Khaled Hosseini.       Un caro saluto a tutti gli amici del blog. Mara.