AGNER E DINTORNI

LA MADONNA DI VOLTAGO (Prima parte)


Di Cherubino MianaL'ULTIMA VEGGENTE RIMASTA MI HA DETTO, LA MADONNA TORNERA' A VOLTAGO MOLTO PRESTO, LA STESSA CONFERMA VIENE DA MEDJUGORIE.IN BARBA A TUTTI COLORO CHE L'HANNO UMILIATA ED UMILIATO CHI CI CREDEVA.-------------------------------------------------RETROSPETTIVA STORICAVOLTAGO E LE APPARIZIONI... (PRIMA PARTE) ------------------------------------------------Nel Bellunese sei pastorelle videro nel 1937 la Vergine Maria? Inchiesta su un caso storico dai molteplici aspetti che a tutt'oggi tiene desta l'attenzione dei fedeli e dei denigratori Cinquant'anni fa Voltago viveva il suo momento di gloria: tutti ne parlavano e i giornali ne scrivevano. Arrivavano ad Agordo treni zeppi di passeggeri, che facevano registrare il tutto esaurito negli alberghi del capoluogo e di Frassenè. Le folle accorrevano da tutt'Italia perché, a Piandison, sei pastorelle vedevano la Madonna. La prima apparizione l'ebbero mentre pascolavano le mucche, il 5 luglio ‘37. L'ultima avvenne il 2 ottobre. La nostra inchiesta sul trascendente si soffermerà sull'inspiegabile fenomeno delle apparizioni della Madonna, nel Bellunese. Ricordiamo che, dalle cronache, le apparizioni, in Italia, dal 1928 al 1975 sarebbero 83. La Chiesa ne ha riconosciute, in tutti i tempi, solo sette, tra cui Lourdes e Fatima. La più attuale, oggi, è quella di Medjugorje. Dunque, quel 5 luglio ‘37, le sei pa storelle, verso le 13, accanto a un masso, videro la Vergine vestita di bianco, cinta da un nastro azzurro, con accanto il bambino Gesù. La visione si ripeté, la voce si sparse, i giornali diffusero lunghe cronache ricche di fotografie. La gran massa di gente accorreva da ogni dove. Fra i presenti, durante le "estasi" delle apparizioni, parecchi dissero di udire canti celesti. Il podestà di Voltago fece recintare il luogo delle apparizioni per tutelare l'incolumità delle veggenti. Le corriere si rivelarono insufficienti a trasportare i fedeli e i curiosi. Accaddero incidenti e si crearono occasioni di pericolo pubblico. Per tre mesi l'interesse fu al calor bianco. Migliaia di occhi videro le pastorelle in ginocchio, accanto al sasso del miracolo, che pregavano, parlavano con la Madonna e sfioravano con le mani, compiendo movimenti coordinati, la veste evanescente. Fu visione vera? Fu imbroglio? Fu allucinazione collettiva? Tra i fedeli, chi credeva e chi no. Le apparizioni della Madonna, a VoItago, nel ‘37, erano vere? Sulle 6 ragazze che la vedevano, e su chi ci credeva,cadde la doccia fredda della Chiesa ufficiale, tramite l'ordinario diocesano del tempo, monsignor Giosuè Cattarossi. Il 24 luglio, egli diffuse questo comunicato loro si recavano a comunicarsi altrove, to: "Le affermazioni delle fanciulle non solo non sono confortate da fatti aventi qualche carattere soprannaturale,ma hanno contro non pochi elementi che escludono, in via assoluta possa trattarsi di vere apparizioni della Vergine. Perciò, vieto al clero di intervenire e di favorire i pellegrinaggi dei fedeli". L"Osservatore romano" del primo ottobre ‘37 ribadì la presa di posizione. Era la scomunica. Nonostante questa, non furono pochi coloro che il 25 di ogni mese si recano per lungo tempo sul luogo, da Rivamonte, da Tiser, da Agordo, da San Tomaso e da altri paesi, convinti che la Madonna sarebbe riapparsa. I sacerdoti non davano più la comunione: loro si recavano altrove dove non erano conosciuti. Tra i credenti c'era un certo "Bepi orbo", che era, cieco, e che aveva chiesto la grazia di vedere. Gli fu risposto: "Se ti do la vista, non ti salvi". Le posizioni sulla autenticità delle apparizioni erano delineate. Gli scettici e i fanatici, irrazionalmente, erano gli uni per negare e gli altri per affermare l'autenticità. La Chiesa ave va messo fuori legge le apparizioni. Perché, in tempi così rapidi, la Chiesa abbia assunto una posizione così netta, quasi drastica, resta un interrogativo senza sposta. Di certo, per testimonianze raccolte, si verificarono alcuni fatti che, nel "clima" del momento, ebbero un peso rilevante. Il primo di questi fatti è che una delle veggenti, ad un certo punto, rinnegò le visioni. Subito dopo, o forse prima, sarebbe stata "posseduta" dal demonio. L'avrebbero vista trasformarsi, diventare tutta rossa in viso, saltare da una valle all'altra con grandi balzi sovrumani. Una delle pastorelle di Voltago che dicevano di vedere la Madonna, nel '37, era indemoniata? L'ipotesi è di quelle destinate a colpire la fantasia popolare come una frustata. Fu fatto vero, suggestione, credenza, malignità? Lasciò sicuramente traccia nei documenti ufficiali. Testimoni oculari del tempo, parlando di questa ragazza dicono che sembra sia stata esorcizzata dal parroco di allora e che dopo l'esorcismo si sia ristabilita e non abbia più mostrato atteggiamenti anormali. ma tutto ciò non significa che fosse indemoniata e che l'esorcismo l'abbia guarita. Su questo "fatto demoniaco", ipotizzando che sia vero, si avrebbe la seguente spiegazione: Quella ragazza - non si è potuto ancora ricostruire in quale momento delle apparizioni, se all'inizio, a metà o alla fine - sarebbe stata convinta da un autorevole personalità a "ritrattare". Cioè, ad affermare che non era vero che vedeva la Madonna, e che perciò aveva mentito. Le "crisi" da indemoniata, sarebbero venute dopo tale voltafaccia e coloro che sostenevano la tesi della autenticità delle visioni le attribuirono proprio al suo atteggiamento. come una punizione divina. Coloro che credevano a una mistificazione delle veggenti presero la ritrattazione come prova delle loro convinzioniTratto IL SEGNO - 6 - SETTEMBRE 1990 - segue. 
VEGGENTI IN ESTASIQuesta è solo la prima pagina di un fatto che ha segnato per la vita alcune persone. Seguiranno tante altre pagine compresi gli interrogatori delle veggenti fatta da colui che diventera Papa, l'allora sacerdote Luciani.segue......