AGNER E DINTORNI

MADONNA DI VOLTAGO - QUARTA PARTE - INIZIANO GLI INTERROGATORI - CONTINUANO LE APPARIZIONI


 Di Cherubino MianaQuel giorno, l'articolista concludeva: "Permane in tutti lo schietto convincimento che ci si trovi dinanzi a un avvenimento miracoloso, nonostante dei fatti concreti, vale a dire realmente tangibili, non si siano ancora avverati". E la Chiesa? Sempre dal Gazzettino del tempo risulta che "Le autorità ecclesiastiche mantengono, però, sulla autenticità di queste miracolose visioni, il più assoluto riserbo". La "svolta" definitiva si ebbe, molto probabilmente, sabato 17 luglio, quando le veggenti vennero sottoposte all' esame delle autorità ecclesiastiche, come riferisce il Gazzettino: "Nella mattinata le ragazze furono interrogate da una commissione di alti prelati, ma sui risultati di tale interrogatorio si man¬tiene il più rigoroso riserbo". Le veggenti di Voltago, cosa risposero, nei dettagli, quando furono interrogate sulle apparizioni della Madonna? Probabilmente vi sono dei "verbali", negli archivi della caserma dei carabinieri di Agordo e negli archivi ecclesiastici. Ma non siamo in grado di accedervi. L'Avvenire d'Italia del luglio '37, in un articolo, informato da "persona ragguardevole e degnissima di fede", riferisce, testualmente: "I fanciulli privilegiati, abilmente sottoposti ad interrogatori, simultanei e separati, rispondono sempre conformemente ed uniformemente" . Ma com'erano, questi bambini? Ecco il loro "ritratto", dato dal podestà Ilario Da Campo: "Sono ragazzi sani e fiorenti, così pure le loro famiglie. Lavorano tutto il giorno, si nutrono scarsamente, ma pochissime volte ricorrono al medico. Quindi, non credo soggetti facili ad essere influenzati e suggestionati, perché sopratutto il montanaro è di carattere assai timido e freddo. Sono di umilissime condizioni ed anche, se si può dire, ignorantelli, perché a causa dei lavori cui devono accudire in ogni stagione, frequentano di rado la scuola e vi attendono con scarso profitto. Perciò escludo che siano capaci di mistificazioni o trucchi, come si suoi dire". Il cronista del Gazzettino dell'epoca chiese alle ragazze se leggevano libri religiosi. Risposero che mancava loro il tempo e che soltanto d'inverno andava¬no alla dottrina, ma imparavano con molta fatica. Hanno aggiunto che sono molto devote e che quando possono si accostano anche ogni giorno alla comunione. Sulle apparizioni venne intervistata la superiora dell'ospedale di Agordo, suor Tarzilla, appena tornata dal "luogo miracoloso". Ella, "pur facendo molte riserve sull'autenticità del fatto, ammise molte circostanze favorevoli che potran¬no 'essere prese in più seria considerazione in un ulteriore sviluppo del fatto miracoloso". Il Gazzettino riportò anche questo dato: " ... sembra che la Vergine abbia detto che la sua comparsa si ripeterà 18 volte". Com'era la Madonna che le veggenti di Voltago videro molte volte a partire dal 5 luglio del '37? La bambina Rina Conedera l'ha descritta così: "È a piedi nudi, ed ha il rosario nelle mani giunte. Il suo vestito è tutto bianco, ha una fascia azzurra alla vita e intorno al suo capo ci sono 12 stelle d'oro". In base a quella descrizione, un ignoto la dipinse e c'è ancora oggi quell' immagine diffusa tra i fedeli. Qualcun altro, il 16 giugno del '38, creò anche la seguente preghiera: "O Vergine Immacolata di Voltago, nell'anima mia nasce la speranza che tu mi esaudisci! Aspetto dunque la grazia, sono tua figlia! O Vergine Immacolata di Voltago, l'anima mia è desolata, si trova nello spavento, aiuta, consola chi ti ama e prega! Metto nelle tue mani tutta me stessa: in nome di Gesù, Immacolata di Voltago pensaci tu!" La Madonna, secondo le testimonianze delle bambine, assumeva atteggiamenti diversi: un giorno apparve con un aspetto molto triste e avvolta in un velo nero. Un'altra volta, vestita di bianco, aveva sorriso alle pastorelle. In una successiva apparizione era piangente col rosario tra le mani. Durante una delle estasi delle bambine, rapite dall'immagine che sorrideva loro e che pregava insieme a loro, dalla massa dei fedeli che assistevano fu fatto domandare: "Chi sei tu?" "lo sono la Vergine Immacolata - fu la risposta, per bocca della bimba Rina Conedera - ma voglio esser chiamata l'Addolorata". La piccina, dicono le cronache dell'epoca, rispondendo, aveva una voce che non sembrava la sua normale. La gente voleva sapere anche quanto era alta la Madonna, e le veggenti risposero che era alta un metro e 60 centimetri, circa. Una "visione" che impressionò la moltitudine si ebbe un pomeriggio, verso le 14, quando la Madonna apparve sullo spigolo del grosso macigno, piangente, vestita di nero e con un paio di sandali ai piedi. Alla sua vista, Nerina Faustini, Maria Miana e gli altri scoppiarono in un pianto dirotto. Il pianto cessò quando la Vergine smise di piangere, e le veggenti intonarono il canto sacro "Dio ti salvi", che pareva accompagnato anche dalla Madonna. Nuovo interesse: analogie con Medjugorje A Voltago, stando ai racconti e resoconti dell'epoca, la Madonna ebbe un comportamento molto umano. Nella prima apparizione, lunedì 5 luglio 1937, a Nerina Faustini, Maria Miana, Gio¬vanni Miana, Dario Agnolet e Alba Agnolet, aveva un velo nero. I veggenti domandarono il perché di quel velo ne¬ro, ed ella rispose: "Per i peccati del mondo". Nerina Faustini domandò se sarebbe ritornata e la Madonna rispose: con un cenno affermativo del capo.segue...Il SEGNO - SETIEMBRE 1990 - 19