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ROVESCIO - A proposito di escort


A volte non capisco proprio questa nostra anglomania. Leggendo di prestazioni più o meno professionali offerte da signore/ine più o meno professioniste, noto con sconcerto che queste gentili pulzelle vengono, oggi, definite con il termine inglese: "escort".Orbene, la traduzione di escort è: "1. sostantivo: scorta-accompagnatore-cavaliere" (ops!) oppure "2. verbo: scortare-accompagnare" (da Gooogle) o ancora:"accomagnatore" (Rizzoli/Larousse). In italiano il termine "puttana" (attenzione non è una parolaccia ... è proprio italiano, forse non arcaico, forse "volgare", ma italiano resta) sta ad indicare: "1. prostituta, meretrice; 2. persona di bassa moralità, intrigante, disposta ad ogni compromesso; ruffiano" (Garzanti). E allora, in questa afosa estate agostiana, mi sorgono dei dubbi: o queste professioniste sono puttane (e quindi prostitute, meretrici, di bassa moralità ecc. ecc....) e dunque non sono escort ma tutt'altra cosa e ciò che offrono non sono certamente prestazioni che possono essere equiparate a quelle di un professionista (vero e soprattutto onesto);oppure sono veramente delle escort e cioè bodyguard-cavalieri (ops ... di nuovo!) in gonnella-accompagnatrici e allora non fanno niente di male. Aaaaannnnzzzziiii, fanno del bene. Solo che si fanno pagare profumatamente per le loro prestazioni (queste sì) professionali. Certamente più di un medico, di un avvocato, di un dentista ... persino di un idraulico! In tal caso l'unica cosa che mi preoccuperebbe è sapere se rilasciano regolare fattura/ricevuta e se denunciano i loro redditi. Solo questo.