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DIRITTO – A proposito di violazione di marchi: quando una mela fa la differenza …


Il logo di Apple computer ha avuto una vita difficile, almeno fino al 2007. Quando si parla di mela=apple viene subito in mente la società di computer fondata da Steve Jobs e Steve Wozniak.Pochi sanno che, in un primo momento, i fondatori della Apple computer  (1976) avevano scelto come proprio marchio una immagine di Newton sotto un albero di mele e solo in seguito decisero di cambiarlo con l’immagine stilizzata di una mela morsa e colorata con strisce arcobaleno.  La storia della nascita di questo logo famosissimo è interessante. Creato nel 1977 da Rob Janoff che  lo ideò su “commissione” del suo datore di lavoro, Regis McKenna, a sua volta amico di Steve Jobs. In un primo tempo il logo era composto da una semplice mela morsa e monocromatica. Quando il logo fu mostrato a Jobs questi chiese che fosse aggiunto del colore. Janoff obiettò, pragmaticamente, che un logo monocromatico “era più semplice e economico” da riprodurre, ma Jobs insistette per una mela colorata che avrebbe dato un aspetto più caldo ed umano alla propria società. Fu così che il grafico, autore del famoso logo, aggiunse le strisce colorate arcobaleno. In realtà la mela era già il logo (dal 1968) della casa discografica  Apple Corps  dei Beatles (di proprietà di Paul McCartney, Ringo Starr, della vedova di John Lennon Yoko Ono e degli eredi di George Harrison). Nel 1968, infatti, i Beatles decisero  di fondare una casa discografica dandole il nome di Apple Corps con il logo di una mela, una Granny Smith, verde e intera.Fu così che iniziò una lunga controversia legale durata fino al 2007 (e sarà finita? mah … ). Appena accortisi della possibile violazione del proprio marchio i Beatles  accusarono Steve Jobs di plagio, ottenendo nel 1981 una prima sentenza di condanna della Apple Computer  al pagamento di circa 80.000 dollari per danni causati alla Apple corps a causa dell’utilizzo di un marchio di successo altrui per  promuovere i propri prodotti. La controversia non terminò qui. Più tardi, nel 1991, la Apple computer dovette  risarcire la Apple Corps di altri 26 milioni di dollari con l’impegno a non utilizzare il logo della mela nella stesso  ambito merceologico  discografico (in pratica un accordo in cui la Apple Computer si impegnava restare fuori dall’industria musicale).Ma per la serie “mai dire mai” ed in barba agli accordi contrattuali (c.dd. “accordi di coesistenza”), con l’avvento dell’iPod e iTunes la Apple Computer si è trovata, suo malgrado, proiettata nel mercato digitale della musica.Altra controversia (2006/2007) sempre promossa dalla Apple corps, ma questa volta con una sentenza  a sorpresa.  La ragione è stata data a Jobs in quanto la mela del computer s’è rivelata più famosa di quella degli scarafaggi  al punto da capovolgere la prima sentenza in quanto questa volta sarebbero proprio i Beatles a trarre (indebito) vantaggio dalla identità dei due loghi e a dover pagare la cifra di oltre 4 milioni di euro di danni alla società dei computer. Inoltre sembra che sia stato evidenziato come, in realtà, l’avvento dell’iPod non concretizzi un business discografico della Apple ma sia semplicemente uno strumento utilizzato per “decodificare una sequenza di bit codificati in linguaggio binario” e non per produrre e diffondere musica; mentre iTunes  venderebbe “sì musica, ma non dischi, CD, o nastri”. Pertanto secondo l’alta Corte inglese  si è in presenza di un servizio di distribuzione musicale della Apple Computers che non viola i diritti della Apple Corps. Inoltre il giudice, Anthony Mann,  ha evidenziato come la mela della discordia in questo ultimo caso contraddistingue un  negozio musicale online e non una produzione musicale, pertanto non si concretizza alcuna forma di violazione di marchio.Per consultare il testo dell'ultima sentenza (Caso n.: HC03C02428 - IN THE HIGH COURT OF JUSTICE High Court DI GIUSTIZIA CHANCERY DIVISION Royal Courts of Justice Royal Courts of Justice - Strand, London, WC2A 2LL Strand, London, WC2A 2LL - 08/05/2006 08/05/2006) vedi all'indirizzo: http://business.timesonline.co.uk/tol/business/law/article714550.ece Sorge spontanea una riflessione: la mela sarà anche un frutto salutare, ma pare che porti con se’ il seme della discordia !n.b.: La fonte da cui è stata estrapolata l'immagine delle due mele è: http://arte-cultura-recensioni.noiblogger.com/apple-computers-vs-apple-corps-il-pomo-della-discordia/