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DIRITTO - Il caso Google USA contro il caso Google Italia 1 a 0


Forse potremmo intitolare così questo post.Gli Stati uniti si sono pronunciati sulla vicenda Google/Youtube ed il diritto d’autore. Youtube (e Google che ne ha preso il controllo, divenendone proprietario), chiamata in causa dalla Viacom (per violazione del diritto d’autore, appunto) ha visto respingere la richiesta della Viacom di un risarcimento danni di un miliardo, da un Tribunale di NY (il giudice Louis Stanton, la sentenza è del 24 giugno 2010).Viacom è composta da un insieme di media televisivi e della comunicazione, fra i quali la Paramount e la MTV.  Praticamente si sono scontrati due colossi dell’intrattenimento e della comunicazione.La normativa richiamata dal giudice americano è il DMCA (Digital Millenium Copyright Act) il quale prevede una sorta di tutela-immunità del gestore “di un sito web per le violazioni al copyright fatte dai propri utenti, qualora intervenga in modo tempestivo dopo una segnalazione” rimuovendoli dal sito stesso.Sembra che la Viacom non sia stata molto contenta della decisione e che ricorrerà in Appello, motivando il suo ricorso verso una sentenza che considera “difettata” in quanto il giudice avrebbe interpretato erroneamente il DMCA. In Italia i giudici sembrano esprimersi in modo diverso. Vedi il caso  Google (YouTube) nel procedimento contro RTI e l'ordinanza del 24 novembre 2009 del Tribunale di Roma. In Italia la normativa di riferimento è il d.lgs. n. 70 del 2003 che riconosce una “non responsabilità” in capo al provider/prestatore per i contenuti immessi dai propri utenti e ne prevede una responsabilità solo qualora venga a conoscenza dei contenuti illeciti e non li rimuova prontamente (art. 16 d.lgs. n. 70 del 2003). La decisione italiana sembra, tuttavia,  fare riferimento non tanto alla figura del provider quanto a quella dell’editore affermando che nel caso in questione YuoTube  non può esimersi “dal ruolo editoriale”  del controllo. Una considerazione.Durante le mie ricerche ho notato una notizia del luglio 2008, in cui lo stesso Giudice aveva stabilito che YouTube/Google doveva  fornire alla Viacom il database “con i nomi dei visitatori di YouTube, i video guardati, gli indirizzi IP, il numero di click sui video coperti da copyright” (vedi l’articolo comparso su IlSole24ore.com del 4 luglio 2008 (http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tecnologia%20e%20Business/2008/07/youtube-google-copyright-database.shtml?uuid=eb67a502-49b4-11dd-a982-7bc783a7745b&DocRulesView=Libero#) . La causa intentata da Viacom a Google anche all’epoca si basava sulla violazione del copyright. I dubbi e la confusione restano ed è proprio il caso di dire "ai giudici l'ardua sentenza".