Sapori..e dissapori

CONTI DORMIENTI O ANESTETIZZATI?


NON E' UN CASO ISOLATO, SE A QUALCUNO E' CAPITATO QUALCOSA DI ANALOGO SEGNALATEMELO STO FACENDO UN INCHIESTA....GRAZIE Mostra rif. normativi Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02978 Atto n. 4-02978 Pubblicato il 7 aprile 2010 Seduta n. 356 LANNUTTI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che: sono giunte all'interrogante segnalazioni di cittadini che lamentano la difficoltà, in qualità di eredi, di accedere alle movimentazioni relative a conti correnti, investimenti e libretti di risparmio dei propri defunti detenuti presso Poste italiane; in particolare si consideri il caso di un cittadino, il signor Cancelli, erede legittimo, che, a quanto risulta all'interrogante, si è trovato, ai fini della successione, a richiedere con urgenza all'ufficio postale di Sarnico (Bergamo) di prendere visione delle movimentazioni sul libretto di risparmio della madre defunta e si è visto rispondere di compilare moduli e pagare bollettini e di aspettare almeno 90 giorni per la risposta; considerato che: nel caso descritto si ravvede una sottrazione indebita di capitale a danno della defunta con circonvenzione di persona malata terminale in quanto si suppone che i soldi spariti dal conto corrente bancario della defunta siano transitati sul suo libretto postale; l'erede ha provveduto a fare la stessa richiesta per prendere visione della posizione bancaria della defunta anche all'Ufficio legale successioni della banca Popolare di Bergamo UBI che, nel giro di due giorni, esaudiva la domanda fornendo copie degli estratti conto bancari da cui sono risultati ingenti prelievi sia in contanti che tramite giriconto, che si sospetta siano transitati sul libretto postale della defunta; viste le difficoltà imposte dalla responsabile dell'ufficio postale di Sarnico a prendere visione del fascicolo della madre defunta, il discendente si è trovato costretto a chiedere l'intervento dei carabinieri per accertarne le motivazioni; il signor Cancelli ha sporto denuncia dell'accaduto ai carabinieri dove ribadiva la sua richiesta all'ufficio postale di competenza di accelerare al massimo l'evasione delle sue richieste, evitando trafile burocratiche che costano tantissimo in termini psicologi ed altrettanto in termini materiali, si chiede di sapere: se il Governo sia a conoscenza di quale sia il soggetto che dovrà essere ritenuto responsabile nel caso il capitale sottratto non sia più nella disponibilità degli eredi legittimi visto il prolungarsi dell'iter burocratico considerato che le Poste impiegano così tanto per risalire ad investimenti eventualmente fatti presso i loro sportelli; se, alla luce dei fatti sopra esposti, risulti una pratica consolidata da parte degli uffici postali su tutto il territorio nazionale di simili trafile burocratiche atte a creare difficoltà agli aventi diritto sia in termini psicologici che materiali; come sia possibile che i notai portino a chiusura le successioni ereditarie senza sapere l'effettivo ammontare del patrimonio ereditario, comportando l'eventuale elusione delle imposte di successione; quali iniziative intenda assumere il Ministro in indirizzo affinché venga fatta un'opportuna verifica presso lo Poste italiane per capire quanti risparmi giacciono all'insaputa di eredi legittimi che, per il solo fatto di non essersi interessati dei capitali dei propri cari quando erano in vita, se li vedono sparire nel mare magnum della burocrazia; a quanto ammonti l'evasione fiscale di questi eventuali risparmi sfuggiti alle successioni post mortem; quanti conti dormienti siano alimentati da libretti postali e prodotti finanziari sfuggiti agli eredi. Sen. Elio Lannutti