Creato da rosannasapori il 23/07/2008

Sapori..e dissapori

indignarsi significa essere vivi

 

 

PAGATE LE MULTE DEL LATTE CON I SOLDI.....

CHE DOVEVANO ANDARE AL MERIDIONE????? MA DAI...GIURA!!

Questa mattina seguivo su LA7, Omnibus, una bella trasmissione interessante e fuori dal solito contesto ciarlone e che ti risento? La storia che i soldi dei FAS sono stati usati per pagare le multe relative alle quote latte degli allevatori del Nord. Ma no dai...giura? Non ci posso credere, ma allora è vero! Praticamente i soldi che la Comunità Europea ha stanziato per il Sud Italia sono rimasti al Nord? E di chi sarebbe il merito? Dell'ex Ministro dell'Agricoltura Zaia e di Tremonti...giura!! Per la prima volta nella storia di questo disgraziato paese, i polentoni del Nord sono riusciti ad intercettare i soldi per il Sud? Cerco con google per avere maggiori chiarimenti, conosco la storia delle quote latte ma devo chiarirmi le idee per quanto riguarda i FAS e così trovo sta cosa qui che vi riporto tale e quale:

Ed è così che le multe degli allevatori “splafonatori” sarebbero state coperte dai soldi delle aree sottosviluppate. “Sono stati usati 140 milioni di euro dei fondi Fas per pagare le multe dei cosiddetti Cobas, ovvero quei produttori che non hanno rispettato le quote”, spiega D’Antoni al Velino. “Una cosa ignobile che è passata quasi inosservata alla stampa. Una vera e propria sanatoria in loro favore”. E a confermarlo sembra essere lo stesso Roberto Castelli nella puntata di mercoledì scorso di Exit in onda su La7. Che spiega che "una volta tanto i fondi Fas sono tornati al Nord, ovvero a chi li ha pagati" contribuendo al riequilibrio della nazione. Una lettura "faziosa" secondo il dirigente nazionale de La Destra Nello Musumeci che dichiara al Velino: "I fondi Fas appartengono alle regioni del Sud che in alcuni casi non sono state in grado di strutturarsi adeguatamente. Una scelta, quella di utilizzare i Fas per altri obiettivi - incalza - che corrisponde a una vera e propria distrazione di fondi a cui mi auguro il Premier vorrà porre rimedio almeno per quanto riguarda la parte residuale". Vuole vederci chiaro l’assessore all’Agricoltura della regione Sicilia Michele Cimino, Pdl. “Non mi è nuova questa notizia. Gli agricoltori siciliani lo hanno ribadito nel corso di una protesta martedì 20”, spiega al Velino. “La nostra intenzione è quella di utilizzare i fondi Fas per fare investimenti sul territorio. Che ha urgente bisogno di interventi. Quella che sembra emergere sull’utilizzo dei fondi Fas per pagare le multe dei Cobas è una cosa molto grave su cui voglio vedere chiaro”. Certo tutto questo sembra quantomeno strano dato che non è prevista alcuna procedura che prevede o consenta il pagamento da parte degli Stati membri all'Unione europea. Semmai è la stessa Unione a trattenere direttamente i soldi. E comunque mai da un capitolo a un altro."

Immagino i vostri commenti: non si fa , non è giusto, è un furto e bla, bla, bla, bla.....su cosa ne pensi della questione Quote Latte, mi sono già espressa su questo blog nel luglio 2008, basta cercare il mio post dal titolo CHE VACCHE LE VACCHE PADANE. Ma perdinci per una volta grido anch'io evviva! E che la smettano i Sudisti di gridare al furto...questi 140 milioni di euro sono solo un acconto...o vogliamo fare i conti con i soldi che tutti gli anni continuiamo a mandare in Sicilia per quel maledetto terremoto del 1962...il Belice...oppure per risanare i bilanci di Palermo e Catania??? Ci voleva un Ministro della Lega e perdinci! CHE VACCHE LE VACCHE PADANE!!!



 


 

 
 
 

TUTTI I GIOVEDI' DIRETTA DA RADIO GAMMA 5

Post n°43 pubblicato il 15 Aprile 2010 da rosannasapori
 
Foto di rosannasapori

A partire dal 6 maggio 2010 dalle ore 7.30 alle 10.00 DIRETTA RADIO


Sapori e dissapori, riprende il filo con la gente. Rosanna Sapori riprende il filo con i cittadini. Grazie a RadioGamma5 di Campodarsego (Pd) sarò in diretta via telefono, tutti i giovedì. Commenti sulle notizie della giornata e della settimana. Telefonate e sms in diretta. Per maggiori informazioni sulle frequenze e numeri di telefono,

visitate il sito

www.radiogammacinque.it

Vi ricordo che Radio Gamma5 è ascoltabile anche in streaming da tutto il mondo.

Un particolare ringraziamento a Giorgio e a tutto lo staff di questa meravigliosa radio cooperativa che vive grazie al sostegno dei suoi soci.

Le idee contro il pensiero unico. Mi permetto di rubare a Grillo questa battuta:

"Loro non molleranno mai...noi neppure...ma gli conviene?"

Passate parola....a presto


 

 
 
 

IL BENE DEL SINGOLO E IL BENE DELLA COMUNITA'...

Foto di rosannasapori

Sarà che nelle giornate uggiose ti tornano in mente le cose più strane. Sarà che siccome piove ti senti un po' più triste. Ebbene oggi ho deciso di rendere pubblico ciò che il mio ex Editore ha risposto ad un mio telespettatore che gli chiedeva i motivi del mio allontanamento dalla televisione di sua proprietà. Luca mi mandò questa mail il 19 gennaio 2010.

Ancora oggi mi sto chiedendo per chi diavolo sono stata sacrificata, io sarei il bene del singolo e fin qui....ma chi diavolo è o meglio chi sono il bene della comunità?

Vi prego aiutatemi voi a capire....

 

Masiero Luca    19 gennaio alle ore 9.16
Buongiorno Rosanna, ti posto quì di seguito l'e-mail tra mè e Thomas Panto

Masiero Luca 14 gennaio alle ore 8.51

Buongiorno thomas!!, ho stimato molto il lavoro e l'ingegno di tuo padre,(personalmente una degna persona). Per quanto riguarda l'attuale dirigenza di antenna tre, mi chiedevo come mai è stata defenestrata la Sapori, sono convinto e credo fermamente che tuo padre, pace al'anima sua, non avrebbe condiviso la scelta di licenziare la Sapori. Spero che la decisione di licenziare la Sapori venga ritrattata..Che ne dici!!??
Spero di ricevere una risposta...

RISPOSTA

Thomas Panto 18 gennaio alle ore 23.06


Gestire un'azienda non e' semplice come sembra e bisognerebbe conoscere prima di esprimere giudizi. Comunque il bene del singolo passa in secondo piano di fronte al bene della comunita'. Molti evocano mio padre quando fa comodo e molto spesso a sproposito. Pensi con la sua testa e non con quella dei morti.

 
 
 

CONTI DORMIENTI O ANESTETIZZATI?

Foto di rosannasapori

NON E' UN CASO ISOLATO, SE A QUALCUNO E' CAPITATO QUALCOSA DI ANALOGO SEGNALATEMELO STO FACENDO UN INCHIESTA....GRAZIE

 

Mostra rif. normativi

Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02978

Atto n. 4-02978

Pubblicato il 7 aprile 2010
Seduta n. 356

LANNUTTI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

sono giunte all'interrogante segnalazioni di cittadini che lamentano la difficoltà, in qualità di eredi, di accedere alle movimentazioni relative a conti correnti, investimenti e libretti di risparmio dei propri defunti detenuti presso Poste italiane;

in particolare si consideri il caso di un cittadino, il signor Cancelli, erede legittimo, che, a quanto risulta all'interrogante, si è trovato, ai fini della successione, a richiedere con urgenza all'ufficio postale di Sarnico (Bergamo) di prendere visione delle movimentazioni sul libretto di risparmio della madre defunta e si è visto rispondere di compilare moduli e pagare bollettini e di aspettare almeno 90 giorni per la risposta;

considerato che:

nel caso descritto si ravvede una sottrazione indebita di capitale a danno della defunta con circonvenzione di persona malata terminale in quanto si suppone che i soldi spariti dal conto corrente bancario della defunta siano transitati sul suo libretto postale;

l'erede ha provveduto a fare la stessa richiesta per prendere visione della posizione bancaria della defunta anche all'Ufficio legale successioni della banca Popolare di Bergamo UBI che, nel giro di due giorni, esaudiva la domanda fornendo copie degli estratti conto bancari da cui sono risultati ingenti prelievi sia in contanti che tramite giriconto, che si sospetta siano transitati sul libretto postale della defunta;

viste le difficoltà imposte dalla responsabile dell'ufficio postale di Sarnico a prendere visione del fascicolo della madre defunta, il discendente si è trovato costretto a chiedere l'intervento dei carabinieri per accertarne le motivazioni;

il signor Cancelli ha sporto denuncia dell'accaduto ai carabinieri dove ribadiva la sua richiesta all'ufficio postale di competenza di accelerare al massimo l'evasione delle sue richieste, evitando trafile burocratiche che costano tantissimo in termini psicologi ed altrettanto in termini materiali,

si chiede di sapere:

se il Governo sia a conoscenza di quale sia il soggetto che dovrà essere ritenuto responsabile nel caso il capitale sottratto non sia più nella disponibilità degli eredi legittimi visto il prolungarsi dell'iter burocratico considerato che le Poste impiegano così tanto per risalire ad investimenti eventualmente fatti presso i loro sportelli;

se, alla luce dei fatti sopra esposti, risulti una pratica consolidata da parte degli uffici postali su tutto il territorio nazionale di simili trafile burocratiche atte a creare difficoltà agli aventi diritto sia in termini psicologici che materiali;

come sia possibile che i notai portino a chiusura le successioni ereditarie senza sapere l'effettivo ammontare del patrimonio ereditario, comportando l'eventuale elusione delle imposte di successione;

quali iniziative intenda assumere il Ministro in indirizzo affinché venga fatta un'opportuna verifica presso lo Poste italiane per capire quanti risparmi giacciono all'insaputa di eredi legittimi che, per il solo fatto di non essersi interessati dei capitali dei propri cari quando erano in vita, se li vedono sparire nel mare magnum della burocrazia;

a quanto ammonti l'evasione fiscale di questi eventuali risparmi sfuggiti alle successioni post mortem;

quanti conti dormienti siano alimentati da libretti postali e prodotti finanziari sfuggiti agli eredi.

Sen. Elio Lannutti

 
 
 

HO SCRITTO AL VESCOVO DI BERGAMO....

Post n°40 pubblicato il 07 Aprile 2010 da rosannasapori
 

MA NON MI HA RISPOSTO, NEPPURE UNA MAIL, NEANCHE UN BIGLIETTO.....

Forse ho esagerato, forse ho sbagliato, ho confuso un po' di titoli, Monsignore, Eccellenza...ma perdindirindina rispondimi....ecco il testo che gli ho inviato il 17 marzo....accidenti forse è il 17 che è sbagliato...voi che ne dite?

Sua Eccellenza

Monsignor FRANCESCO BESCHI

Vescovo di Bergamo

Curia Vescovile di Bergamo


inviata via mail a : segrvesc@curia.bergamo.it


Azzano San Paolo, 17 marzo 2010


Egregio Monsignore

le scrivo perché spero di poterla incontrare e conoscere personalmente. Sono una giornalista free-lance che vive uno dei momenti professionali più tristi della propria vita. Amo il mio lavoro ma mi rendo conto che oggi nel nostro Paese è impossibile fare informazione. Non solo per lo strapotere esercitato dal Presidente del Consiglio ma perché la mia categoria è soggetta ad una autocensura preventiva spaventosa mai avvenuta prima. Io stessa ho pagato in prima persona la libertà di informare senza censura. Qualcosa di me lo può trovare visitando il mio sito internet www.rosannasapori.com. Immagino che non sarà lei a visualizzarlo personalmente, comunque sia credo giusto che chi collabora con Lei possa essere messo al corrente di quanto questa “giornalaia di provincia” sia un po' rompiscatole.

Bergamo è una città particolare dove vige il detto. “non muove foglia che il Vescovo non voglia”. Ecco la Curia bergamasca ha la fortuna di possedere dei potenti mezzi di informazione: un giornale, una televisione e due radio. In questo particolare momento, di politica dalla morale devastante, credo che questi mezzi potrebbero essere usati - penso soprattutto alla televisione e alla radio - per far rialzare la testa non ai cittadini ma bensì a molti politici intenti a tenerla troppo vicino alla “mangiatoia” istituzionale. Uso un linguaggio il più possibile contenuto e Lei avrà ben capito dove voglio arrivare. Recentemente ho stampato e distribuito a mie spese, 1000 copie di un pieghevole di 4 pagine che le allego in copia pdf. L'ho buttato giù così, di botto in un pomeriggio. Mi creda mai mi sarei aspettata tanta reazione da parte dei miei concittadini – grazie anche ad un articolo che Domenica 7 marzo a pag. 28 il quotidiano L'Eco di Bergamo mi ha riservato -. Il successo è dovuto non tanto a ciò che raccontavo ma a come lo raccontavo, con ironia e scanzonatura. Alla gente è piaciuto molto, ai politici locali quasi per nulla. Obiettivo c'entrato.

Quando avrò il piacere di incontrarla, Le racconterò anche tante altre cose, ma veniamo al perché della mia lettera. Tutti i Giovedì il quotidiano L'Eco di Bergamo pubblica circa 10 pagine dedicate alle offerte di lavoro. Leggendole c'è da chiedersi: ma dove sta tutta sta crisi guarda quante offerte! Poi..settimana dopo settimana ti accorgi che le offerte sono sempre le stesse, viene cambiata la disposizione ma circa il 70% di queste sono identiche alla settimana prima, al mese prima. Le faccio solo un esempio. Un'azienda di Trezzo sull'Adda è da gennaio che cerca un magazziniere iscritto alle categorie protette. Ora mi chiedo: possibile che non l'abbia ancora trovato? Conosco persone che hanno risposto a questo annuncio, compilato curriculum, colloqui ecc..ma risposte niente. La solita società di lavoro interinale che raccoglie dati sensibili per poi farne cosa?

Sia chiaro che il quotidiano non ha responsabilità alcuna in queste offerte di lavoro ma non sarà proprio un caso se il giovedì il giornale vende più copie.

Sto raccogliendo varie testimonianze di giovani che si recano a questi colloqui e sto registrando situazioni che sono al limite della tolleranza.

Monsignore, Lei ha idea che tipo di domande vengono rivolte ai giovani che rispondono a queste società di “risorse umane” ?

Per esempio, per un posto da commessa all'Oviesse, ad una ragazza di 19 anni è stato chiesto nell'ordine:

  • Perché vuoi lavorare presso i nostri magazzini?

  • Hai mai acquistato i nostri prodotti?

  • Vivi da sola? Che tipo di cucina ti piace?

  • Sei fidanzata? Esci la sera e dove vai?

  • Bevi? Ti droghi?

  • Sei omosessuale o etero?

  • Con il tuo fidanzato hai rapporti occasionali o ti frequenti regolarmente?

  • Preferisci la convivenza o il matrimonio?

  • Che tipo di musica ti piace e quali film guardi?

  • Mare o montagna? Pesce o carne?


Questa ragazza era umiliata, mi ha raccontato che la prima volta ne è uscita devastata, non sapeva cosa rispondere. Ora ha imparato la lezione e dà risposte standard.

Com'è possibile che si permetta tutto questo? Com'è possibile invadere così tanto la vita di una persona per un posto da commessa da 800 euro al mese con contratto a termine di 4 o 6 mesi? Che fine fanno queste risposte? Dove vanno a finire questi moduli?

Chi ha consentito che si arrivasse a livelli di paghe da fame 5/6 euro l'ora senza nessuna garanzia? Cosa stanno facendo i Sindacati, anche quelli cattolici, perché questo massacro abbia a finire?

Ho continuato la mia inchiesta con altri giovani, alcuni dei quali talmente demotivati che non vanno più neppure a questi colloqui, oppure ci vanno e rispondono cose assurde. Molti di loro ridendo mi hanno detto: “almeno mi diverto io a prendere in giro loro, tanto sono a casa a far niente...”

Che razza di domanda è : Perché vuoi lavorare presso i nostri magazzini?

Un giovane mi ha detto di aver risposto: “siccome ho vinto al superenalotto ma mi annoio tantissimo e non so come spendere i soldi ho deciso di fare un po' di esperienza presso di voi, così poi decido se acquisirvi in blocco e lei sarà la prima che licenzio...” I giovani quando non si impasticcano come bestie sanno anche essere ironici.

Oppure la ragazza che ha risposto di essere omosessuale. Perché le ho chiesto...la risposta è stata fulminea: “così almeno pensano che non mi sposo e non faccio figli e mi assumono a tempo indeterminato”.

Vanno a questi colloqui come pecore sono 200/300 per un posto da commessa mentre confabulano nei corridoi dell'attesa e si consigliano su cosa rispondere. Stai attenta che quando entri ti chiedono a bruciapelo: “senza guardarsi in giro mi dica dov'è il giornale”.

Monsignore, questa è pazzia pura. Avviene a Bergamo a Milano a Roma a Napoli e questo non giustifica nulla.

Gli addetti alle Human Resurce (risorse umane), così come amano definirsi, sono dotati di una perfidia e stupidità senza limiti. A volte mi dico che anche loro, prima di arrivare lì, avranno subito un test attitudinale di quel genere. Potrei continuare ancora ma Le chiedo uno sforzo che so che Lei può fare. Usi la sua “potenza mediatica” per cercare di girare questo nastro impazzito, la televisione può fare molto. Usi questi mezzi per stimolare il “politico distratto” a rivedere certe situazioni. La TV nazionale è imbarbarita da programmi demenziali, quelle locali possono e devono fare qualcosa.

Monsignore, com'è possibile che ci siano imprenditori che vogliono costruire Centri Commerciali e scrivono che lì, proprio lì da loro...ma guarda che combinazione...”ci saranno spazi dedicati ai bambini dove gli stessi impareranno a far finta di lavorare....” non sto vaneggiando, questo l'ho letto nel progetto dell'avveniristico Polo del Lusso e della cultura. I bambini devono imparare a far finta di lavorare? Si rende conto del messaggio devastante che viene lanciato? Il bambino non deve andare all'Oratorio ma la Centro Commerciale...

In questi giorni Bergamo (come il resto dell'Italia) è invasa dai manifesti elettorali. Vota vota vota farò farò farò....L'unica cosa che interessa loro è lo stipendio alla fine del mese, un po' di sforzo per 40 giorni e sono sistemati per 5 anni.

Aspetto una sua risposta, vorrei poterla incontrare e sono sicura che guardandoci negli occhi tutto sarà più semplice, si può ancora cambiare e io in Lei nutro molta speranza.

Con stima e speranza.

ROSANNA SAPORI




 

 
 
 

VENERDI' 9 APRILE 2010 ORE 20.45

Sarò ad un incontro pubblico con gli amici di Radio Gamma5 a Campodarsego (Padova) nella sala adiacente gli studi della Radio per maggiori informazioni www.radiogamma5.it

Parlerò di tutto con maggiore attenzione allo strapotere di banche e poste italiane.

Vi aspetto numerosi

Rosanna Sapori

 
 
 

SAPORI E DISSAPORI AZZANESI

Vi posto il testo del "giornalino" in quattro facciate, incolonnato per benino e stampato in 1000 copie...per chi volesse ricevere il formatocompleto con tutti gli articoli  pdf inviate una richiesta via mail a

rosannasapori@libero.it

SAPORI E DISSAPORI AZZANESI

Cronaca impertinente e spicciola a cura di Rosanna Sapori Stampato e distribuito in proprio – Azzano San Paolo Marzo 201O

rosannasapori@rosannasapori.com www.rosannasapori.com


FORMIDABILI QUEGLI ANNI...

La mia prima e unica volta da Consigliere Comunale risale al 1995. Mi candidai a Sindaco di Azzano San Paolo con la Lega Nord con una lista messa insieme con gran fatica ma tanto entusiasmo. Arrivammo secondi ed in Consiglio entrai con Massimo Bonati (ora Assessore al territorio, e verde pubblico). Quattro anni intensi, combattuti con il resto dell'opposizione che all'inizio arrancava nel starci dietro ma che a poco a poco imparò e mettendoci del suo rese la vita amministrativa di Impegno Comune una gran fatica.

Guglielmo Giovelli, Leonio Callioni, Emanuela Antozzi, Massimo Bonati, Rosanna Sapori: PRESENTI!

Grazie agli articoli del “vecchio” Pinna - pubblicati sull'Eco di Bergamo - di Azzano parlava tutta la provincia. “Ma che diavolo fate ad Azzano?” questa la domanda che spesso ci veniva rivolta da amici e colleghi di partito. Ricorsi, interpellanze, mozioni e soprattutto tanta e tanta informazione ai cittadini. Con Massimo, ogni due mesi, si stampava un foglio informativo “LA VOCE DELLA LEGA” in cui raccontavamo fatti e misfatti della vita comunale. Un pieghevole di quattro pagine pieno di notizie che andava letteralmente a ruba. I commercianti lo tenevano volentieri sul bancone e non si vergognavano ad infilarlo nella borsa-spesa delle signore. Se oggi ad Azzano non siamo proprietari delle “sponde del Morla” e di altre amenità varie, lasciatemelo dire, il merito è tutto nostro. Di quei cinque “matti” - che l'opposizione la sapevano davvero fare - e di quell'altro che da dietro le quinte scriveva suggeriva e correggeva, negli anni - ad Azzano - si è sentita la mancanza (come si sente la mancanza di un opposizione seria un po' dappertutto, nei consigli provinciali e regionali ma soprattutto al parlamento).

Fare opposizione non vuol dire essere per forza contro, significa controllare, migliorare e stimolare chi è chiamato per volontà popolare ad amministrare il bene comune. Le elezioni amministrative dello scorso giugno hanno affidato alla Lega Nord la guida del nostro Comune. Simona Pergreffi - una giovane architetto di 38 anni - è diventata Sindaco e ha messo nell'angolo la vecchia amministrazione guidata per dieci anni da Leonio Callioni – nominato dal Sindaco di Bergamo Assessore ai Servizi Sociali della città orobica -.

Va detto, a Lega ha vinto un po' dappertutto al Nord. Liste compilate con mogli e parenti si trovano ad amministrare piccoli e grandi comuni del Veneto, della Lombardia, del Piemonte e persino della rossa Emilia. Molti degli eletti non hanno grandi meriti, devono la loro vittoria alla cosiddetta “botta di culo” che quanto coglie coglie. Ti lascia un po' rimbambito all'inizio ma poi ti inebria e ti fa anche leggermente esaltare. Ecco, a mio parere, la cosa più “pericolosa” che prende i nuovi “eletti per caso” è la smania del far meglio di quelli di prima: faremo, faremo, faremo. All'inizio molti ci provano a cambiare, a cercare di applicare quel programma copia-incolla che hanno presentato in campagna elettorale ma poi, devono arrendersi al Segretario Comunale di turno. Il progetto già approvato, il bilancio già blindato e soprattutto bucato, lascia senza soldi e senza onori i nuovi amministratori. E così accade che tutto l'entusiasmo della vittoria va a ramengo. Cominciano le beghe: l'assessore lo voglio fare io... no lo fa lui...no, tu no perché non c'hai il titolo di studio...tu invece non sai parlare... tu tieni la moglie che rompe i maroni...ma in campagna elettorale eravamo d'accordo così...si però non pensavamo di vincere...adesso che abbiam vinto è diverso... e bla bla bla... Ore perse a litigare, insulti e ripicche, amicizie che vanno in fumo per la classica “cadrega”.

Devo dire che lo “spettacolo d'apertura” del primo Consiglio Comunale di Azzano San Paolo è stato degno d'una commedia dei Legnanesi. La mala-femmina e la Corte dei miracoli, ci mancava la Teresa e la Mabilia col Giovanni. E così tra strilli e svenimenti se ne va subito il primo consigliere: Leone Effendi lascia la maggioranza leghista e aderisce al gruppo misto-solitario. Subito ci si affretta a definire la situazione una normale manovra di assestamento. Sarà, però non è che il caso sia proprio normale. In paese la notizia si diffonde in pochissimo, c'è chi ride, c'è chi si vergogna un po', chi comincia a preoccuparsi: “Ce la faranno sti qui ad arrivare alla fine dei cinque anni?”

Mi ha un po' imbarazzato, sono sincera, dover rispondere ad alcuni azzanesi che mi fermavano per strada per dirmi: “Signora è contenta che ha vinto la sua Lega? Ha visto che stavolta ce l'abbiamo fatta? Però bisogna stargli vicino, sa sono tanto giovani...”

Ossignur - mi dicevo - ma son passati 10 anni e sti qui mi attribuiscono meriti per la vittoria della Lega ad Azzano? Del resto io non ne ho davvero, la “conquista” è tutta loro.

Son passati otto mesi e anche se con toni più pacati la storia si ripete: “Botti a mezzanotte in Consiglio Comunale ad Azzano, il vice Sindaco lascia: “mi hanno messo con le spalle al muro” Così titolava la prima pagina del quotidiano on-line Bergamo News la mattina del 23 febbraio 2010. Di nuovo qualcuno si affretta a definire la situazione una normale manovra di assestamento, tutto a posto e niente di cui preoccuparsi: “anche in dieci si governa, auguri all'ex vice sindaco e che faccia un'opposizione costruttiva”.

Del resto è vero, anche in dieci si governa (e pure in nove o otto) e se poi la sponda te la fornisce qualche consigliere di opposizione anche in meno, è una questione matematica. Ricordo che Formentini ai tempi in cui era Sindaco di Milano riuscì a governare per due anni grazie ai voti della sinistra che gli garantì la maggioranza in Consiglio Comunale. Poi Formentini ha lasciato la Lega e Milano pure.

Elena Mitakopulos - architetto ed ex vice Sindaco con delega ai lavori pubblici - è un fiume in piena e non ci sta a passare per la matta di turno; la sento al telefono dopo anni che non la vedevo. Mi racconta la sua breve esperienza amministrativa e la stanchezza che l'ha portata alle dimissioni, anche lei aderirà al gruppo misto che a questo punto può definirsi tale: con Effendi sono in due. Ma come diceva il buon Trilussa...er il popolo? Er popolo se gratta...

Dove sta l'informazione e la trasparenza? Che fine hanno fatto tutti i buoni propositi del programma copia-incolla? In questi mesi abbiamo letto qualcosa, qualche informazione? Un volantino, un foglio informativo, qualcosa che ci spiegasse a grandi linee quali saranno le scelte che noi cittadini-sudditi dovremmo subire? Il Polo del Lusso e della Cultura, la Cittadella per anziani, i Medici di base che non vanno di qua ma vanno di là...un gran via vai di voci e smentite. Strade asfaltate e rotte di nuovo... no ma la colpa è di quelli di prima...hanno asfaltato e non si ricordavano che la Cittadella per gli anziani aveva bisogno delle fognature e quindi....e quindi cosa? Ma chi paga? Boh..

Ecco, il Polo del Lusso (e della cultura..) è qui che girerebbe tutta la storia. L'immobiliarista Percassi costruirà una “roba megagalattica” che il mondo ci invidierà, l'ottava meraviglia; una cosetta da DODICI MILIONI di visitatori all'anno... (questo è scritto nel sito internet della Regione Lombardia - che fa le domeniche ecologiche e che obbliga la gente a cambiare l'auto se è Euro 2 diesel ma poi ti spara dodici milioni di persone sulla testa così... tuttaduntratto... Regione che ha definito Azzano area critica per l'inquinamento). Una roba che uno si chiede: ma sti dodici milioni di bipedi con che cosa ci arrivano ad Azzano? A piedi, in mongolfiera o coi cammelli? Eh sì perché mica me li farai arrivare in auto o in aereo vero? Ci dite che siamo in area critica eppoi ci sparate tutta sta gente che verrà a comprarsi la roba di lusso? In cambio de che?

Il cosiddetto “risarcimento del danno” ha una lista lunga: opere pubbliche - che sarebbero finanziate dalla FINSER (Percassi )- incentivi, oneri eppoi la frase magica...la più astuta, la più perfida ed efficacie....DUEMILAPOSTIDILAVORO!

Il paragone non può che farmi ricordare di un'altro che ne prometteva UNMILIONE – lui però essendo più “grosso” poteva permetterselo - quindi a conti fatti questo ne può promettere DUEMILA, con le proporzioni ci siamo.

Va detto, ma credo che sia risaputo, che la storia del Polo del Lusso arriva da lontano e quindi l'attuale amministrazione se l'è trovata bella e pronta e cucinata, indietro non si torna...vivere o morire. Sui benefici di una scelta del genere non mi esprimo, da quando sono al mondo ho visto davvero poche scelte politiche a favore dei cittadini e non dei politici di turno, parlo a livello generale e chi ha esempi positivi si faccia avanti e sarà ascoltato. Però mi insospettisco, mi vengono tanti dubbi e tante domande quando vedo troppo “entusiasmo” davanti ai palazzinari di turno. Spero di sbagliare almeno questa volta. Sono certa che l'Amministrazione attuale saprà fornirci tutte le spiegazioni del caso; ci farà vedere dove sono le strade di collegamento, come saranno impiegati i soldi che ne avremo in cambio (quando? Una data please, un giorno, un mese, fateci capire...), ci spiegheranno per benino come saranno diminuite alcune tasse locali...lo faranno, sono sicura che lo faranno...

Le ristrettezze dei bilanci comunali derivano da una politica romano-centrica che ha costretto in qualche modo molti amministratori locali a “svendere” il proprio territorio per fare cassa. Questa logica perversa ha preso un po' tutti, da nord a sud ma soprattutto al nord se ne pagano le conseguenze più pesanti.

Azzano San Paolo non è immune da questa logica, si costruisce e si cementifica e lo si fa parlando di lusso. Una parola, LUSSO, che cozza inevitabilmente con una crisi economica pesantissima che vede la provincia di Bergamo perdere ogni giorno posti di lavoro, potere di acquisto e sempre più famiglie sotto la soglia di povertà.

E' di questi giorni la notizia che un'azienda importante con sede nel nostro comune, la Montecarlo, ha lasciato a casa 32 lavoratori molti dei quali azzanesi e giovani.

Ogni tanto mi chiedo che fine abbia fatto quell'amico che, negli anni in cui ero consigliere comunale, ci insegnava il “governo del territorio”, che ci aiutava a preparare i ricorsi ai piani regolatori selvaggi che avrebbero violentato il paesaggio azzanese...Quasi non mi saluta più...com'è cambiato, ma questa è un'altra storia...

SUL FORMATO COMPLETO.

Intervista al Segretario Comunale - Adriano Culasso.   IL SEGR...O DEL LUSSO

Memmo, cosa vuoi fare da grande? "la casa di riposo per anziani" ANZIANI RIPOSO E LUSSO

Intervista a Gianluca Marinelli - Farmacia San Paolo . CIMICI TALPE E FARMACIA

ICARO - Avvicinarsi al sole è pericoloso....


 

 
 
 

LA COSCIENZA SPORCA DI UN PAESE....

Post n°36 pubblicato il 17 Gennaio 2010 da rosannasapori
 
Foto di rosannasapori

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CRAXI RAPPRESENTA LA COSCIENZA SPORCA DI UNA PARTE DEL PAESE....

NON SOLO SOCIALISTI.

 

Sono passati quasi 18 anni dall'inizio di Mani Pulite, ma cosa ci ha dato alla fine MANI PULITE?

Ci ha dato un paese migliore? Direi proprio di no.

Una classe politica migliore? Non la vedo, ne’ a destra ne’ a sinistra.

Mani Pulite ci ha dato un’economia migliore? No.

Mani Pulite ci ha dato un paese più laico? No.

Mani Pulite ci ha dato una politica estera più attenta agli interessi nazionali? No.

La verità è che Mani Pulite, al paese, ha dato solo la libidine della condanna. E basta.

Perché lo scandalo è che dopo Mani Pulite non solo non è cambiato nulla in Italia, ma è peggiorato tutto.

Ed è peggiorato tutto, lo sappiamo bene, perché quella classe politica abbattuta dalle inchieste era si poco onesta (quanto la media degli italiani) ma come politici sono stati i migliori uomini politici del dopoguerra. (duole ammetterlo ma è così, guardatevi intorno, guardate chi siete in parlamento, guardate lo schieramento dei ministri e poi rispondete da soli) Non mi riferisco solo al Governo Berlusconi ma anche a quello di Prodi del 1996 e successivi. Lo scandalo di Craxi è dovuto a questo. Ci si incazza perchè gli si vogliono intitolare delle vie. Ah, si? Beh, a Bologna c'è Via Togliatti, ed esiste via Lenin. Posso sapere, per favore, perché non Via Craxi? Che cosa ha fatto Lenin per l’ Italia? E Togliatti? E Vittorio Emanuele? E Via Stalingrado a Bologna? Qualcuno, ironicamente e malevolmente, dice che una Via dedicata a Craxi dovrebbe riportare la dicitura «latitante», bene. Cosa andrebbe scritto a margine delle «vie Stalin» che sopravvivono in due città della Sicilia? «Sanguinario»? «Assassino»? «Massacratore»? «Sterminatore»? «Arcipelago gulag»? Tutto questo sta accadendo, senza un minimo di vergogna e memoria storica, in un paese dove nel 1994 la giunta pidiessina, a Genova, respinse la proposta di dedicare una via a Enzo Tortora «per non entrare in polemica con i giudici di Mani pulite». Tutto questo sta accadendo mentre qualche giorno fa RAI Uno, in una trasmissione in diretta della mattina, telefona a casa del Senatore a Vita Giulio Andreotti per fargli gli auguri di buon compleanno.
E chi glielo ricorda a tutti quanti, oggi, che il Paese già pullula di vie dedicate a Bettino Craxi? A Ozieri, in Sardegna, via Craxi c’è da anni e incrocia viale Berlinguer. In tutta Italia ce n’è sono almeno sette, di vie Craxi. A Bagnone in provincia di Massa Carrara, c'è una piazza e un busto di bronzo dedicato a Bettino.
Qualcuno forse si chiede perché Craxi, nonostante sia morta da 10 anni suscita ancora così tanto scalpore e rabbia. Perchè da una parte lo si osteggia e dall'altra lo si esalta. Beh semplice, chi lo difende ha mille e una ragione: CRAXI RAPPRESENTA LA COSCIENZA SPORCA DI UNA PARTE DEL PAESE. E, parliamoci chiaro, non solo socialisti.
Grazie al blog di Uriel da cui spesso traggo sale (o zucchero) per il cervello. Grazie anche a Filippo Facci, di cui spesso condivido opinioni.


 

 
 
 

14/01/2010 DALLE ORE 6 ALLE 9 CANALE ITALIA...

Post n°35 pubblicato il 05 Gennaio 2010 da rosannasapori
 

OSPITE DI GIANLUCA VERSACE NELLA TRASMISSIONE DEL MATTINO...SARA' LA PRIMA VOLTA CHE TORNO IN TV DOPO IL MIO "LICENZIAMENTO" SENZA MOTIVO DA ANTENNA TRE NORD EST

HO SOLO QUESTO MEZZO PER FARLO SAPERE...QUINDI SE VI VA...PASSATE PAROLA

ROSANNA SAPORI

 
 
 

Su Face Book il mio profilo...

E' attivo da un po' il mio profilo..per tutti voi che visitate il mio blog un opportunità in più per scambiarci le opinioni, un modo per stare in contatto con il mio pubblico. Chi mi ha "buttato fuori" dalla Tv in questo modo - oltre che togliermi lo stipendio a fine mese - mi ha tolto la "mia gente" i miei telespettatori. Grazie a tutti quelli che mi scrivono, che mi lasciano messaggi. Grazie di cuore a tutti!!!

Buon Anno e speriamo di rivederci presto...anche se per ora non ho nessuna proposta per altre tv...buttarmi sul mercato in questo modo mi sta creando dei danni incalcolabili..

Rosanna Sapori

 
 
 

NON MI VEDRETE PIU' IN TV....

Foto di rosannasapori

"Gentile Signora Rosanna Sapori

Raccomandata A.R. - anticipata via mail

San Biagio di Callalta 2 dicembre 2009

Come anticipato telefonicamente Le confermiamo che con decorrenza immediata le trasmissioni "Sapori Quotidiani" e "L'Urlo" sono sospese a tempo indeterminato.

Distinti Saluti

Antenna Tre Nord Est s.r.l"

Ci sono momenti nella vita in cui ti chiedi dove hai sbagliato. Cosa hai fatto? Perchè vieni trattata come un Kleenex usato? Non trovi  le risposte, o forse si. Sono pensieri strani quelli che ti attorcigliano la mente. Poi ti accorgi che ci sono persone che come figuranti ti girano attorno. Le guardi, le scruti e ti chiedi: ma io come ho fatto a credere, a rispettare, a colloquiare, a pranzare, a parlare, a scambiare opinioni e speranze con loro?  Come ho fatto ad affidare la mia vita economica e professionale a questi figuri? Come ho fatto a credere alla parola, alla stretta di mano?

Di queste persone poi ti accorgi che alcuni di loro hanno fatto il lavoro del mercenario, non sono mercenari..fanno solo quel lavoro perchè altrimenti sarebbero fuori.

Nessuno è indispensabile, tutti sono utili, alcuni sono pericolosi, altri fanno il lavoro del mercenario. Per necessità, per convenienza economica, perchè così è altrimenti sei fuori.

Ecco, non avrei mai voluto scrivere questo post...ma mi tocca, e io oggi sono fuori.

ROSANNA SAPORI


 

 

 

 

 
 
 

GLI EX PARLAMENTARI PROTESTANO

Trascrivo, con copia e incolla, la lettera di "protesta" che l'Associazione degli Ex Parlamentari ha inviato al Presidente del Senato Renato Schifani dopo che è  stato deciso che a partire dal 2010 agli ex Senatori - con meno di due anni di legislatura - non siano più riconosciute le spese di autostrada, ferrovie e viaggi aerei (UN BENEFIT RICONOSCIUTO A VITA PER GLI EX SENATORI E DEPUTATI)

Al di là dell'indignazione per un PRIVILEGIO così assurdo, duole che a firmare questa "protesta" sia un ex che è stato parlamentare eletto nelle file del PCI (partito comunista italiano) dal 1963 al 1980. Non so perchè ma se qualcuno era comunista...forse un po' meno borghese avrebbe dovuto essere..invece no, anche qui mi sbagliavo...

La lettera inizia proprio con le parole: SOLIDARIETA', NON DISCRIMINAZIONE. Non aggiungo altro, ogni commento è superfluo...

 

Solidarietà, non discriminazione.


Con viva amarezza e delusione apprendiamo della decisione del Consiglio di Presidenza del Senato
della Repubblica che ha deliberato, in ordine alla concessione di viaggi per gli ex senatori, la
soppressione degli stessi in favore degli ex senatori, "previo contatto con la Camera". Manifestiamo
il nostro dissenso sia sul piano del metodo che del merito, per una serie di imprescindibili ragioni
per i seguenti motivi.
Innanzitutto appare estremamente sconcertante e contro ogni precedente che la decisione, che è
soggetta a "previ accordi" con la Camera, sia stata assunta senza la consultazione con
l'Associazione rappresentativa degli ex parlamentari. Consultazione che era stata posta a base dei
rapporti tra i Consigli dei Questori dei due rami del Parlamento e l'Associazione rappresentativa
degli ex parlamentari. Questo criterio era stato adottato nella passata legislatura e all'inizio
dell'attuale. Si decise in conseguenza, come ricordano i Questori del Senato e della Camera, che vi
sarebbe stata una riunione collegiale per esaminare una serie di importanti questioni che vanno dalla
sanità, ai rimborsi, alle gravi decurtazioni intervenute, alla richiesta legittima di partecipazione dell'
Associazione agli organi dell'amministrazione dell'assistenza sanitaria, ecc..
All'intesa raggiunta nell'autunno del 2008 non è stato dato alcun seguito ed è per questo che
pubblichiamo a parte il nostro pressante invito ai Collegi dei Questori. Sempre sul piano del metodo
rei appare sorprendente che la decisione sia stata assunta senza il previo contatto con il Collegio dei
Questori della Camera.
A queste insuperabili questioni di metodo vanno aggiunte quelle del merito della decisione.
Va premesso che l'Associazione ha manifestato sul tema dei viaggi comprensioni ed aperture, in
rapporto alle compatibilità economiche che avevamo avanzato negli annunciati incontri. Al
contrario, l'aver stabilito la totale soppressione, ad eccezione dei senatori dell'ultima e penultima
legislatura, è del tutto inaccettabile.
L'Associazione, infatti, è disposta a discutere ogni proposta ma non sarà mai disposta ad introdurre
una iniqua discriminazione tra le varie legislature. Infatti, gli ex parlamentari sono una risorsa per il
Paese e sono costantemente impegnati nelle attività di difesa delle istituzioni, della storia del nostro
Parlamento in ogni sede dalle scuole ai circoli culturali, e ad offrire contributi gratuiti a tutte le
amministrazioni dello Stato, indipendentemente dalla legislatura di appartenenza, a costo zero, per
ridurre concretamente i costi della politica.
Il che ha trovato una eloquente verifica nell' accoglimento, da parte del Sottosegretario on. Gianni
Letta, dell' offerta di utilizzazione degli ex parlamentari per incarichi e consulenze
indipendentemente dalle legislature di appartenenza.
In conseguenza l'Associazione ha effettuato un sondaggio sulla disponibilità dei nostri associati, che
ha avuto un largo successo di offerte che saranno oggetto in questi giorni di un colloquio per
rendere operativa l’iniziativa con il Sottosegretario on. Gianni Letta.
Analogamente intendiamo prospettare alla Presidenza del Senato questa disponibilità dei nostri
iscritti per sostituire le consulenze onerose delle quali si avvalgono gli uffici di Presidenza e le
Commissioni di quel ramo del Parlamento.
Alla luce di queste considerazioni, ci permettiamo di considerare discriminatoria e punitiva una
decisione così tranciante nei confronti di chi ha servito e serve il Paese, seppure in una diversa
collocazione. Il tutto a prescindere dalla irrisoria economia che la soppressione produrrebbe nella
riduzione dei costi della politica che sono ben altri.
Ci conforta che questi orientamenti non abbiano trovato eco particolare nel dibattito al Senato e che
siano stati del tutto assenti in quello della Camera terminato in questi giorni.
Ci auguriamo caldamente che prevalga il senso della moderazione e della resipiscenza che induca il
Consiglio di Presidenza del Senato a rivedere il proprio orientamento. Per parte nostra ci rivolgiamo
ai colleghi del Senato affinché sia mantenuto quel vincolo di solidarietà che ha sempre legato i
colleghi di ieri con quelli di oggi nella vita parlamentare italiana.
Il Presidente
Franco Coccia

 
 
 

DANIELE AMANTI, STIAMO SVENDENDO IL FUTURO?

Non avrei mai voluto scrivere questo post. Non amo il sensazionalismo, soprattutto quando riguarda la mia sfera privata ma, a tutto c'è un limite. Sono stanca di gente che si riempie la bocca pur di "infangare" il governo - in questo caso, guarda caso, guidato da Berlusconi -. L'intervista al Senatore Professore Ignazio Marino del Partito Democratico, pubblicata su IL FATTO QUOTIDIANO il 17 novembre, mi ha infastidito e ha fatto traboccare un vaso già colmo.

STIAMO SVENDENTO IL FUTURO. Ignazio Marino: "La storia del piccolo Daniele Amanti è uno scempio e rappresenta bene dove va l'Italia"

Se vi pare prima di leggere il post che segue, leggete la storia di Daniele Amanti nel servizio di Luca Telese pubblicata su IL FATTO QUOTIDIANO domenica 15 novembre e la successiva intervista a Marino il 17 novembre a cura di Alessandro Ferrucci.

 

STIAMO SVENDENDO IL FUTURO, PERCHE' IL PRESENTE ED IL PASSATO E' MEGLIO DIMENTICARLI...VERO PROFESSOR MARINO?

Ho letto con interesse e tanta tristezza la storia di Daniele Amanti pubblicata da IL FATTO QUOTIDIANO domenica 15 novembre. Leggo oggi, con altrettanto interesse, che intorno alla famiglia Amanti si sta muovendo il cuore di molti italiani che cercheranno di contribuire economicamente alle spese per la ricerca della malattia che affligge il piccolo. Leggo che altri quotidiani ne parleranno, trasmissioni televisive stanno già prenotando l'argomento con genitori al seguito. Le feste di Natale si avvicinano e sicuramente la raccolta per la ricerca intorno alla malattia del piccolo Daniele funzionerà meglio. Mi si scusi l'aridità delle parole che forse appariranno ciniche ma sono sinceramente stanca di tanta retorica sensazionalistica.

Come mamma mi sento molto coinvolta e so cosa significhi "fare di tutto" perchè al proprio figlio venga garantito un futuro sanitario dignitoso, una vita dignitosa. Mio figlio Matteo - oggi 25enne – è nato con una grave patologia cardiaca. E' stato operato al cuore tre volte e dopo l'ultimo intervento, avvenuto nel 2005, abbiamo scoperto che è affetto da Epatite C. Dovrà essere operato nuovamente, non si sa quando, dipende (questa è la risposta dei medici).

Qualcuno dirà: e che c'entra con Daniele? Che c'entra con la malattia rara che affligge il bellissimo bambino di tre anni, biondo con gli occhi azzurri?

Matteo non è nato con l'Epatite C, gli è stata trasmessa durante una trasfusione di sangue avvenuta al primo intervento nel lontano 1985. Il sangue che mio figlio ha ricevuto era infetto; nessuno controllava e nessun medico - negli anni a seguire - ha mai fatto degli esami approfonditi. Quindi, oltre a tutti i problemi legati ad una patologia cardiaca, oggi mio figlio si trova a dover combattere anche con un infezione terribile. Un infezione conosciutissima, assolutamente non rara e dunque nessuno ne parla.

Il caso di mio figlio, così come quello di altri nella sua situazione, non finisce sui giornali anzi meno se ne parla meglio è. Si stima che in Italia i malati di Epatite C siano 1,5 milioni con un incremento del 10% all'anno. L'Epatite C, come il Prof. Marino saprà, non lascia scampo: o ti ammali di tumore o di cirrosi. Aspettative di vita? 20-30 anni da quando è stata contratta, quindi Matteo se va bene campa ancora 5-10 anni? E' vero, ci sono le cure che si dice funzionino almeno così sembra. Peccato però che mio figlio, a seguito degli interventi al cuore, sia sottoposto a terapia anticoagulante che con le terapie per l'Epatite C fa letteralmente a cazzotti, ma questa è un'altra storia.

Voglio tornare invece al titolo di questa mia lettera, che mi auguro il Prof. Marino abbia il tempo e la voglia di leggere.

STIAMO SVENDENDO IL FUTURO... Marino dice che l'Italia è uno scempio, siamo indietro su tutto, non c'è nessuna strategia, alle Università non vengono dati soldi per la ricerca e quindi i nostri ricercatori migliori se ne vanno all'estero. Mi scusi ma anche Lei se ne andò all'estero, salvo poi tornare, riandarsere e poi ritornare ancora, ma questa è un'altra storia. Non ho mai capito come mai le menti migliori ad un certo punto abbandonino la medicina – di cui sono luminari come Lei, lo dico senza polemica – per scendere in politica.

Non voglio dare lezioni al Prof. Marino però una domanda gliela devo fare: quanti soldi sono stati buttati via nel progetto del Centro Trapianti di Palermo (ISMETT) di cui Lei è stato in passato responsabile? Come mai venne scelta la Sicilia come sede di uno dei più importanti centri per i trapianti quando si sapeva benissimo che nell'isola c'era e c'è tutt'ora la più bassa percentuale italiana ed europea di donazione di organi? Quanti soldi dei contribuenti italiani sono stati investiti a Palermo, che visti i risultati, sono stati tolti alla ricerca per esempio dell'Università di Pavia che lei cita nella sua intervista del 17 novembre a Il Fatto Quotidiano?

Che razza di domande, vero? Il benaltrismo impera, qualcuno dirà.

Sa il Professor Marino perchè non ci sono soldi per la ricerca? Perchè non ci sono soldi caro Marino, punto. Non ci sono per indennizzare mio figlio Matteo, così come non ci sono per altre migliaia di persone infette da Epatite C a seguito di trasfusioni. Non ci sono perchè nonostante lo stato italiano abbia riconosciuto le sue colpe, quelle di non aver vigilato, gli indennizzi metterebbero ko l'intero sistema sanitario. Lei ha idea di che vita fa una persona malata di Epatite C? Ha idea di che cosa passa una famiglia a cui è stato detto: ci dispiace ma purtroppo è capitato a voi. Ma di quale ricerca stiamo parlando, quando non si è in grado di risolvere i problemi che la ricerca medica ha già denunciato? Sa cosa dobbiamo scoprire ancora? Dobbiamo scoprire quanti sono i malati latenti di Epatite C, quelli che lo sono ma non lo sanno e quindi infettano tutti i giorni qualcun altro. Lo fanno inconsapevolmente, sottoponendosi ad interventi chirurgigi, andando dal dentista. Non sto ad elencarle tutta la casistica che immagino lei conosca benissimo.

Chiudo questa mia lettera con queste parole “...la diffusa ritrosia al cambiamento è una grande abilità nel difendere piccoli o grandi interessi a scapito dell'interesse comune, che nel nostro caso è la cura dei malati. La mia sensazione è che in Italia nella sanità prevale la voglia di coltivare il proprio orticello: si creano reparti per fare un primario, si parcellizzano le responsabilità in modo che tutti comandino ma nessuno sia realmente responsabile, si lottizzano i posti letto. Ma ciò che più mi stupisce è che non si denunciano gli errori o le terapie sbagliate per non rischiare di offendere un altro medico, mettendo a rischio la salute di un malato e perdendo l'occasione di evitare il ripetersi degli errori in futuro”.

Errori, ecco anche di questo potrei parlare. Di quando una perizia medico legale richiesta da un pubblico ministero di questa repubblica, sentenzio che mio figlio Matteo era morto. Il PM non si è neppure degnato di rispondere a mio figlio, di chiedergli scusa, per lui Matteo era già morto. Ma questa è un'altra storia.

Un'unica raccomandazione: non mi si dica che Matteo oggi ha 25 anni ed il piccolo Daniele solo tre. Non vorrei raccontarvi il calvario di mio figlio perchè sarebbe di sicuro un'altra storia, fatta di sofferenze e privazioni. Ma in questo paese bisogna investire nella ricerca....di che cosa? Aspetto delle risposte.

ROSANNA SAPORI

Ho mandato questo pezzo anche a Luca Telese - giornalista de IL FATTO QUOTIDIANO -  chiedendogli una risposta, anche un vaffa...Ricevo e pubblico la sua risposta arrivata il 18 novembre.

"Nessun Vaffa. Ho letto, e capisco tutta la sua amarezza, anzi, la condivido. Ovviamente penso che questo sentimento non sia assolutamente in conflitto con lo slancio di solidarietà che tutti noi abbiamo sentito e provato per Daniele. Non è che una cosa escluda l'altra. Anzi, credo che presto dovremmo scrivere anche di questi casi di terrificante malasanità, che hanno prodotto la storia di suo figlio.
Luca Telese"


 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

ANTENNATRE NORD EST...SI RIPARTE....

Post n°30 pubblicato il 15 Settembre 2009 da rosannasapori
 

Dal 17 settembre 2009 ritorno in tv...per la gioia ed il dolore di molti, pochi, tanti..chissà.....

ANTENNATRE NORD EST...nuovi orari nuove emozioni, sempre con Voi!!!

Tutti i Giovedì dalle 21.10 alle 22.45 in diretta L'URLO, talk-show di politica e cronaca con ospiti in studio che si confronteranno su i temi dell'attualità. I telespettatori potranno intervenire telefonicamente e via sms - GIOVEDI' 17/9/2009 INIZIO ORE 20.45 poi come da palinsesto i successivi Giovedì ore 21.10 - 22.45

Dal 21 settembre dal lunedì al sabato SAPORI QUOTIDIANI - striscia di commenti senza se e senza ma....alle ore 12.45 - repliche ore 18.40 e 00.35

ANTENNATRE è visibile in streaming collegandosi al sito www.antennatre.it, dove potrete seguire in diretta i miei programmi e tutti quelli del palinsesto televisivo.

Iscrivendovi al sito di youtube.com antennatre potrete rivedere parti delle mie trasmissioni andate in onda.

VI ASPETTO!!!!!

ROSANNA SAPORI

www.rosannasapori.com

r.sapori@antennatre.it

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BERLUSCONI, GHEDDAFI, I CAMMELLI E CALDEROLI...COLONNELLO RIPENSACI SEI ANCORA IN TEMPO!

CHE FINE HAN FATTO I CAMMELLI REGALATI DAL COLONNELLO?

di Rosanna Sapori

Ultimamente i rapporti tra Italia e Libia sono diventati "calorosissimi". Un pappa e ciccia incredibile; Berlusconi e Gheddafi son come "culo e camicia"...c'è solo da assegnare la parte. I contrari all'amicizia tra i due, sostengono invece che non si può e soprattutto non si deve avere relazioni così amichevoli con un dittatore che in passato organizzava attentati (il missile a Lampedusa?) e nel presente nega i diritti civili e la democrazia al suo popolo. I favorevoli van ripetendo che la Libia, ricca di gas e non solo, è determinante per la gestione dei flussi immigratori e per la stabilità del Mediterraneo. La solita retorica pataccona che omette di dichiarare i dati certi: solo il 15% dell'immigrazione clandestina arriva dalle coste della Libia.

Così la discussione va avanti, con una noia mortale dai risvolti patetici. Coloro che sono contrari dovrebbero ricordarsi anche che "fare affari" solo con Paesi politicamente a posto è un po' difficilino. Stando alla logica delle tesi dovremmo quindi mandare a ramengo il commercio con la Cina e anche  con la maggior parte dei Paesi arabi. Per non parlare poi della Russia e quindi al gas dell'Asia Centrale. Si dovrebbero accantonare anche gli americani, i francesi e gli inglesi, insomma tutti han qualcosa di cui "vergognarsi". 

Da qui a consegnare a Gheddafi la patente di personaggio strategico però il salto è troppo azzardato. Il colonnello è un arabo, abituato a mentire e a farsi gioco di tutti, quindi se ne approfitta e non gioca ad armi pari. L'Italia si è dichiarata colpevole di "colonialismo" e ha lavato la macchia con 4 dicasi quattro miliardi di euro. Con i clandestini poi il gioco è davvero al ribasso, a Gheddafi basterà far partire qualche gommone per ottenere tutto quello che vuole, come è appunto accaduto nelle scorse settimane. Nel frattempo con i soldi che gli versiamo rileva quote consistenti del sistema finanziario italiano. L'arabo è sempre in vantaggio e noi non possiamo sperare neppure nel secondo tempo, la partita è sempre persa!

Ma arrivo al dunque del mio post odierno. Anzichè parlare sempre di dittatore, di terrorista o di arabo mentitore perchè nessuno ci spiega un po' meglio quali e quanti sono i rapporti così "cordialissimi" tra B & G? Mi piacerebbe sentir  spiegare  da Bersani o Franceschini o anche da Di Pietro, dei 19 milioni di euro che la finanziaria del "dittatore" ha investito, nell'aprile scorso, nella QUINTA COMMUNICATIONS, società di produzione cinematografica e tv che Berlusconi ha fondato nel 1990 insieme al finanziere tunisino Tarek Ben Ammar. Macchè conflitto di interessi, macchè soldi girati di qua e di là, oggi il problema è: "il direttore di Avvenire, è oppure no un omosessuale?" A chi volete che freghi sapere degli affari economici del Presidente, a chi volete che freghi sapere come Gheddafi investe il congruo risarcimento per gli anni del colonialismo?

Adesso va di moda il "porta a porta" degli affari senza freni: Iran, Libia, Turchia, sopra e sotto, destra e sinistra, avanti e indietro, islam o non islam, cristiani e musulmani, culattoni e veline..nani e ballerine. Che dire del Ministro degli Esteri che critica l'Europa per le politiche sull'immigrazione? A chi volete che freghi sapere che lui (il Ministro) è stato vice-presidente della Commissione europea e commissario europeo alla Giustizia, Libertà e Sicurezza dal 2004 al 2008? Che ha fatto in quegli anni?

Alla fine di questo mio post qualcuno si chiederà: che c'entra Calderoli in tutto questo? Ebbene, ricordate i due cammelli che Gheddafi ha regalato a Berlusconi in occasione della visita a Tripoli qualche mese fa? Anzitutto scopro che Gheddafi non ha regalato un bel niente ma ha promesso di regalare...quindi...e Calderoli?

Leggo oggi sul Corriere della Sera che "a casa di Roberto Calderoli stanno per arrivare due cammelli. Andranno ad aggiungersi all'orsa, al lupo e ai cani che già vagano per la tenuta dell'eccentrico ministro alla semplificazione: Sono quelli - spiega lui - che Gheddafi ha promesso in dono a Silvio Berlusconi (leggasi promesso!). Con il premier siam già d'accordo: quando arrivano, li prendo io"

Speriamo che Gheddafi ci ripensi e si tenga i cammelli nel più adatto deserto; Bergamo d'inverno è una città freddissima e con la nebbia! Vuoi vedere che per una volta Gheddafi non mantiene le promesse? Ma se proprio le due "bestiole" arriveranno  ebbè...speriamo almeno che non perdano il vizio di sputare....

 

 

 

 

 

 

 
 
 

AMMALATI DI CANCRO E VECCHI...ROBA PER BADANTI

Post n°28 pubblicato il 24 Luglio 2009 da rosannasapori
 

di Rosanna Sapori

ECCO PERCHE' SONO FAVOREVOLE ALL'EUTANASIA (PER ME)...IO NON VOGLIO ESSERE UN PESO PER NESSUNO...IO HO LA MIA DIGNITA'...E ODIO L'AGLIO!

Sul Corriere della Sera di Mercoledì 23 luglio è apparso un articolo che titolava così:

BANDANTI SPECIALIZZATE: UN AFFARE PER TUTTI

leggo bene l'articolo e mi pervade un senso di schifo, di rabbia e poi di rassegnazione (ultimamente non mi indigno, mi rassegno). In Italia ogni anno 300.000 persone necessitano di assistenza terminale e di queste 160.000 sono malati di tumore. Accidenti quanti...e l'influenza suina? Quanti morti ci sono stati, quanti ce ne saranno? Boh, non si sa. Intanto però le multinazionali del farmaco brindano a Champagne. Ma ritorniamo all'articolo del Corsera. Abbiamo sempre più bisogno di badanti, badanti specializzate nell'assistenza ai malati terminali. Per "specializzarle" bisogna far loro frequentare un corso di 40 ore, così poi il loro curriculum s'impenna! Mi ricordo la pubblicità per imparare ad usare correttamente il personal computer: "80 ore e sarai un mago di internet"! Continuo a leggere l'articolo. Le intervistate (signore extracomunitarie con licenza elementare) sghignazzano e relazionano su persone che sono state loro affidate per l'assistenza. La memoria mi porta all'ultima protesta delle "badanti" clandestine a cui pareva non voler essere dato il permesso di soggiorno. Un cartello portato in mano da una di loro mostrava in bella vista: "SE IO NON LAVORO LA TUA NONNINA VA ALL'OSPIZIO". La risposta più banale sarebbe: E TU TORNI A CASA TUA A RACCOGLIERE IL COTONE!

Non ci sono soldi per assistere chi sta morendo di cancro, questa è la verità. Non ci sono posti negli ospedali, non ci sono gli infermieri. Quindi? Badanti, badanti, badanti. La famiglia non viene neppure citata. La famiglia è disgregata, alla famiglia viene detto che i vecchi sono un peso, quindi prenditi la badante. Alla famiglia del malato terminale (giovane, vecchio, bambino) viene detto che chi si ammala prima o poi muore, di una fine lunga e devastante e soprattutto pesante. Quindi, risolviamo il tutto con più badanti per tutti; 40 ORE DI CORSO EVVAI...

Se il ricovero presso un Hospice allo Stato costa 350 euro al giorno, la badante è a costo zero. Te la paghi tutta tu e lo Stato ci guadagna pure con i contributi che versi. Il sindacato fa più iscritti, l'indotto s'impenna, quindi? L'affare per tutti è solo per loro. Ma io malato di cancro? Mi devo togliere dalle scatole il prima possibile, così faccio curriculum e la badante è più ricercata, vuoi mettere che "figata pazzesca"?

A cosa servono le tasse che sto pagando se quando sarò malata e vecchia questo Stato mi affida ad una tizia con licenza elementare e che parla a mala pena la mia lingua? Perchè quando ad ammalarsi irreversibilmente è stato un parlamentare di lungo corso nessuno lo ha rimosso dal suo incarico? Perchè  alla famiglia di codesto signore è stato consentito di continuare ad incassare lo stipendio come se fosse presente in Parlamento? Perchè ora questa famiglia prende un vitalizio di circa 9000 euro al mese? Perchè se io mi ammalo di tumore il mio posto di lavoro lo conservo per soli 6 mesi e poi fuori dalle scatole?

Che fine fanno tutti i soldi destinati alla ricerca sul cancro se poi non siamo neppure in grado di assistere chi sta morendo? Cosa me ne faccio di Hospice che possono contenere al massino 60 persone? Ma di cosa stiamo parlando? 160.000 malati teminali ogni anno e tu mi dai l'Hospice che ne può ospitare solo il 10%? Chi sono questi signor 10%? E gli altri? Ci saranno le badanti specializzate, che ridendo ti dicono che ora sanno dov'è il Peritoneo...vuoi mettere?

Se mi ammalo di tumore voglio l'eutanasia, non voglio nessuna di queste "signore" al mio capezzale. E se divento vecchia? No grazie...spero di morire prima!

Per capire meglio il senso del mio post, dovete assolutamente leggere l'articolo del Corsera...capirete anche il perchè odio l'aglio!

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http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/09_luglio_23/badanti_tumori_corso_preparazione_b04cf722-775f-11de-a20d-00144f02aabc.shtml


 
 
 

CHI DORME NON...RISCUOTE PIU' LA POLIZZA....

ATTENZIONE AI CONTI DORMIENTI...MA NON SOLO...

Come dicevo tempo fa siamo vittime di un incantesimo malvagio. Chissà quando ci risveglieremo...Mentre nel mondo cercano di far dilagare la paura per la nuova  INFLUENZA SUINA  - che di suino ha solo il tentativo di chi ci sta provando nuovamente a infilarla in quel posto ai gonzi e creduloni - in Italia è passata la legge sui cosidetti CONTI DORMIENTI. Ricevo e pubblico la mail che mi è arrivata da MAILA BOZZETTO - www.imad2.it - a voi le dovute considerazioni.

 

Ciao Rosanna,

ti segnalo un nuovo caso preoccupante di cattiva consulenza, la cui soluzione può essere solo politica.

Le associazioni dei consumatori sono già al lavoro, ma per risolvere il problema bisogna modificare una legge.

Ti riassumiamo il problema.

 

In breve: muore il contraente di una polizza vita (quelle a contenuto finanziario, che sempre critichiamo) ed i beneficiari o gli eredi si recano a chiedere il rimborso. In passato l’impiegato rispondeva spesso di non chiedere il rimborso, perché la compagnia non avrebbe applicato termini stringenti di prescrizione e la polizza sarebbe giunta alla sua scadenza naturale (in realtà la compagnia aveva interesse a mantenere in gestione i risparmi del cliente, per continuare a lucrare commissioni). Purtroppo lo Stato ha cambiato le carte in tavola promulgando una legge sui depositi dormienti (che comprende le polizze) e gli intermediari non hanno avvisato i beneficiari. Le polizze per le quali non viene chiesto il rimborso entro una certa data dal decesso del contraente (uno o due anni a seconda del periodo) diventano "dormienti" e vengono incamerate dallo Stato, senza la possibilità di chiederne più il rimborso (a differenza dei conti correnti dormienti). L’unica via d’uscita è il cambiamento della legge.

Noi abbiamo incontrato un caso concreto (alle Poste, hanno perso tutti i risparmi del papà agricoltore) e on-line abbiamo visto diversi altri episodi successi in Veneto.

Un caro saluto

Maila Bozzetto

p.s.

ho girato alle ore 9.15 la mail di MAILA BOZZETTO al Senatore Elio Lannutti Presidente ADUSBEF, ecco puntuale alle ore 10.45 la sua risposta:

Caro Rosanna,
farò interrogazione e cercherò di far modificare la normativa mediante
emendamento.
Baci

E.L.

p.s. del 15 luglio 2009

PRECISAZIONE RELATIVA AI BUONI POSTALI

Riguardo alla tua domanda, sono considerati "dormienti" i buoni postali fruttiferi (di importo superiore a 100 euro), non reclamati da oltre dieci anni dopo la naturale scadenza.

Per quelli non scaduti e intestati a un defunto è bene che i legittimi eredi verifichino se tali buoni sono diventati "dormienti" (nota: diventano dormienti se non movimentati da oltre 10 anni). A questo proposito è molto utile consultare l'elenco dei conti e depositi dormienti (che sono confluitinel "fondo depositi dormienti" gestito dal tesoro). Questo è l'indirizzo internet: www.depositidormienti.mef.gov.it

C'è anche un indirizzo e-mail (sempre del Tesoro) al quale si può chiedere chiarimenti, eccolo qui sotto:

dt.direzione4.ufficio1@tesoro.it

Per i buoni fruttiferi postali si dovrebbe far riferimento alla normativa sui CONTI E DEPOSITI DORMIENTI (DPR 22/06/07 n.116) che è quella che ha istituito per l'appunto il "fondo dormienti" menzionato sopra. Secondo questa normativa, per tutti i conti e i depositi finiti nella lista deidormienti NON SONO perduti. I legittimi titolari (o i legittimi eredi)devono inoltrare apposita richiesta di restituzione.

Sul sito delle POSTE si trova l'elenco dei loro prodotti considerati "dormienti". Ecco il link, magari è utile a qualcuno www.poste.it/bancoposta/dormienti/libretti_dormienti.shtml

 

Maila Bozzetto

AGGIORNAMENTO DEL 24 LUGLIO 2009 - a seguito dell'interessamento del Sen. Elio lannutti, ricevo oggi la copia dell'interrogazione fatta al Ministero delle Finanze che integralmente riporto

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Al Ministro dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
il comma 343 dell'articolo 1 della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria per il 2006), al fine di indennizzare i risparmiatori che, investendo sul mercato finanziario, sono rimasti vittime di frodi finanziarie e che hanno sofferto un danno ingiusto non altrimenti risarcito, ha stabilito l'istituzione di uno speciale fondo nello stato di previsione del Ministero dell'economia e finanze alimentato dai cosiddetti depositi "dormienti";
il successivo decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2007, n. 116 (Regolamento di attuazione dell'articolo 1, comma 345, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, in materia di depositi dormienti), stabilisce che il fondo speciale è alimentato dai "seguenti rapporti contrattuali: a) deposito di somme di denaro, con l'obbligo di rimborso; b) deposito di strumenti finanziari in custodia ed amministrazione; c) contratto di assicurazione di cui all'articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, in tutti i casi in cui l'assicuratore si impegna al pagamento di una rendita o di un capitale al beneficiario ad una data prefissata." (articolo 2, comma 1);
tali rapporti sono considerati "dormienti" se "non sia stata effettuata alcuna operazione o movimentazione ad iniziativa del titolare del rapporto o di terzi da questo delegati, (...) per il periodo di tempo di 10 anni decorrenti dalla data di libera disponibilità delle somme e degli strumenti finanziari di cui all'articolo 2, comma 1" (articolo 1, comma 1, lettera b) );
considerato che:
il termine di prescrizione dei diritti del contratto di assicurazione è di due anni (art. 2952 del codice civile) e, in base a quanto stabilito dal decreto-legge 28 agosto 2008, n. 134, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 ottobre 2008, n. 166, decorso tale termine i relativi indennizzi devono confluire automaticamente nello speciale fondo dei depositi "dormienti" di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 116 del 2007;
tali norme sembrerebbero di fatto creare una disparità di trattamento tra i titolari di conto corrente o libretto e i titolari di contratti di assicurazione, dato che questi ultimi avrebbero solamente due anni per attuare il proprio diritto di rivendica al fine di evitare l'estinzione del proprio contratto e la perdita delle relative somme di denaro;
risultano all'interrogante numerose segnalazioni di cittadini che lamentano di aver perduto il rimborso della polizza in seguito al decorso dei due anni dal decesso del parente contraente, perdendo così tutti i risparmi di quest'ultimo perché incamerati dallo Stato senza diritto di riscatto,
si chiede di sapere se il Governo non ritenga urgente intervenire con le opportune iniziative legislative al fine di eliminare l'attuale disparità dei tempi di prescrizione e dormienza, coincidenti nel caso dei conti correnti ma non nelle polizze vita.
 

 

 

 

 
 
 

TUTTO CAMBI, PERCHE' NULLA CAMBI...

«Noi fummo i Gattopardi, i Leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore continueremo a crederci il sale della terra.»

"Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi!"

"...E dopo sarà diverso, ma peggiore."

Il Gattopardo - GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA

Apro questo mio post con alcune celebri frasi tratte da un famoso romanzo...e vi invito a rileggere il mio scritto del 19 marzo scorso: I PESCECANI, I CORTESISSIMI BANCARI E IL BUDGET...LAVORATE CAPRONI. Chi si aspettava un cambiamento, un colpo di reni, un sussulto di orgoglio e di onestà riponga le proprie aspettative.

Ho ricevuto, qualche tempo fa, la mail di un consulente finanziario che mi invita a rivedere le mie posizioni su questa attività professionale. "Lei deve delle scuse alla mia categoria, non può permettersi di continuare ad infangare la professione...le chiedo delle pubbliche scuse..." ed altre amenità che vi risparmio. La mia risposta non si è fatta attendere naturalmente. Come è mio stile ho risposto al "consulente" che non mi sarei mai scusata...e ho fatto bene. Oggi vi trascrivo la lettera che "Un bancario in crisi" ha scritto a IL SOLE 24 ORE. La stessa è stata pubblicata su PLUS 24 Sabato 6 giugno 2009. A voi i commenti, a me l'amara consolazione di aver bacchettato a dovere il povero "consulente finanziario". E non mi si dica che i consulenti non sono bancari e viceversa...

Sono un bancario con circa dieci anni di esperienza e molti sogni in meno. In questa grande crisi che ha colpito dapprima mercati e banche e adesso i portafogli di tutti noi ho stranamente riposto fiducia e speranza. Già, ho sperato che potesse servire a cambiare qualcosa nella spavalderia e irruenza di certi banchieri e dirigenti bancari. Quando ho accettato questo lavoro, che da neolaureato mi pareva un sogno aver raggiunto, credevo, forse da ingenuo, che ci fosse un reale spazio per dimostrare professionalità e capacità.

Oggi mi trovo a dover ammettere che, per andare avanti e rispondere sempre presente agli innumerevoli budget, resistere al monitoraggio quotidiano e alle pressioni, incidendo non soltanto sul piano professionale ma anche personale, non devo essere diverso da un qualsiasi venditore. Con tutto il rispetto per questa categoria. La banca retail in Italia, che all'interno di questa crisi si è vantata di essere la meglio attrezzata per affrontarla grazie allo spirito italico contrario alla speculazione stile Usa, ha al suo interno un pericolo più insidioso; nascosto all'interno dei dossier titoli di clienti che di elevato hanno soltanto l'età oppure l'incompetenza finanziaria. Prendendo per esempio il mio istituto, si sono collocati sino all'altro giorno soltanto polizze, certificati di investimento e qualunque altra invenzione finanziaria che avesse come unica caratteristica inderogabile quella di staccare una maxi-commissione di almeno il 10%, e subito. Molti dossier titoli di clienti che non dovrebbero contenere altro se non BoT a tre mesi, sono invasi da questi prodotti che, nella migliore delle ipotesi garantiscono la restituzione del capitale dopo sette-otto anni. Nella peggiore, invece, infliggono a tale capitale perdite da speculatori.

E adesso si ricomincia, la crisi è finita, come mi hanno-comunicato nell'ultimo incontro i "cervelli" del mio istituto. La mia domanda allora è: cosa può fare oggi, un bancario che sta vivendo una profonda crisi di coscienza? Non vendere ciò che la banca obbliga a vendere? Ci ho pensato e non creda che abbia scartato questa ipotesi per mero interesse personale. I bonus di cui tanto si parla sono poca cosa, le assicuro che non mi interessano e la carriera per me può anche fermarsi qui. Il vero problema è la quotidianità; il mobbing che sarei destinato a subire in seguito a una decisione del genere nonché il totale svuotamento della mia professione con relativa influenza sul piano personale.

Perché? Perché oggi un bancario non è un consulente ma un venditore: e si è mai visto un venditore che non vende? Tempo fa, per esempio, un cliente doveva allocare circa 300mila euro: non sono andato oltre 20mila euro di prodotti "della casa", il resto obbligazioni governative. Coscienza pulita, cliente soddisfatto e tranquillo, diretto superiore che non ha usato mezze parole per manifestarmi il suo disappunto. Volevo chiudere con una battuta per sdrammatizzare, ma la situazione è grave e il   malessere diffuso, non soltanto tra i clienti. E i sindacati nulla fanno contro queste politiche aziendali e per difendere i propri iscritti   che si trovano tra l'incudine (i clienti) e il martello (la banca).   Ho pensato alla consulenza free only come possibile soluzione: il mutuo e il mercato non ancora maturo mi suggeriscono di ponderare bene questa scelta. 

Un bancario in crisi.

 

 
 
 

ERRORI MEDICI E RISARCIMENTI....

Post n°25 pubblicato il 29 Giugno 2009 da rosannasapori
 

MARTEDI' 14 LUGLIO ORE 21.00 DIRETTA TELEVISIVA A TELENORDEST

Conduce in Studio: Rosanna Sapori, ospite Avv. Pierluigi Riondato

I Medici sbagliano?

Per imperizia, per negligenza? Se lasciano garze o bisturi nelle pance o negli stomaci dei pazienti, quasi sempre si risolve il problema, ma con scapito di questi.

Ma se commettono errori tecnici (in sala operatoria, in sala parto, durante il trattamento di una malattia, durante la gestione di una gravidanza) o se sbagliano diagnosi, operano la classica gamba sbagliata o confondono l’occhio destro con il sinistro? E cosa accade se non prescrivono o non leggono bene le analisi necessarie ed essenziali? E se in sala operatoria o nelle ASL, nei laboratori, nelle trasfusioni si creano danni irreparabili? Ad esempio se si contrae l’epatite o la tbc o si esce dall’Ospedale con problemi più gravi di quelli con i quali si è ricorsi alle cure sanitarie?

I danni arrecati al paziente, all’utente del Servizio Sanitario Statale chi li ripara? E’ il Medico che risponde? O è la struttura che risponde? O rispondono tutte e due? E’ così grave la situazione in Italia, ed esteso il fenomeno, se Compagnie di Assicurazioni di importanza nazionale faticano ad assicurare per responsabilità Medici e Strutture Ospedaliere? Come deve comportarsi chi ha avuto uno di questi danni? A chi si deve rivolgere? Quali rimedi o azioni giudiziarie ha a disposizione?

Cosa accade dei danni materiali e morali che mogli, figli, genitori e fratelli della vittima dell’errore hanno subito?  Quali diritti hanno? Come potranno farli valere?

L'argomento sarà trattato in Studio con la descrizione di sentenze che hanno condannato le Assicurazioni a risarcire i danni. Aspetto le vostre segnalazioni alla mia casella mail

rosanna.sapori@telenordest.it

Passaparola

 

 

 

 

 

 
 
 

SIAMO VITTIME DI UN INCANTESIMO MALVAGIO

Post n°24 pubblicato il 17 Giugno 2009 da rosannasapori

Un numero sempre più consistente di italiani sembra vittima di un sortilegio malvagio. Non si accorgono più di niente, non si indignano più per niente. La Costituzione viene stuprata, ingannata, stravolta. La Sanità pubblica e la Scuola vengono indebolite nei loro pilastri portanti. La Magistratura è imbavagliata, forse anche corrotta o forse dormiente, non si capisce più da che parte sta la giustizia. C'è un "tizio" che si scrive leggi a suo uso e consumo e nessuno reagisce. Se chiedi in giro cos'è il Lodo Alfano ti rispondono con espressioni ruguse e scappano dicendo "scusi non ho tempo per queste domande, ho fretta...". Ma cribbio dì almeno che non lo sai....non si vergognano neppure, hanno solo fretta.

E' inutile dire se il "tizio" ha ragione o torto...il "tizio" ce l'ha fatta. A fare cosa? A berlusconizzare il Paese. E' partito da lontano e, giorno dopo giorno, ha convinto gli italiani che l'onestà non è più un valore, che un uomo onesto è un uomo perdente, che la furbizia va premiata, che le ragazze devono sposarsi gli uomini ricchi e se non ci riescono devono fare politica, tanto ci pensa lui a sistemare le cose.

Sono abituata a lottare, ma adesso è dura, sono stanca. Ho perso la fiducia, sto perdendo la speranza che questo Paese possa tornare a risalire la china. Nessuno è in grado di proporre un'alternativa, una strategia, una via d'uscita, un piano. 

Forse sto cominciando a morire un po' per volta...e m'indigno sempre meno...o no?

Rosanna Sapori 

 
 
 
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