FenomenidiEmersione

Voyeur


Non mi scindo da me. Questa notte la vita è raffermae stantia.Il profumo di pane ritornaall'impasto e non dona che acqua. Non levita: accade.Speravo di prendereil viaggio, tornare allelabbra di madre dischiuse,al brusio di ventosa che aspira il mio cranio di feto cresciuto e felice.Ogni droga ha la suatolleranza, ogni notte lasua incongruenza.Di solito leggo Baudelaire.Vado a letto con Jeanne, mi trafiggo di bianche colombeubriache d'assenzio tra portesocchiuse da mani di stregacinese: di solito dormo.Domani m'aspetta, però,quella ruga. Tra gambesottili e scoscese, montagneche valichi appena rigandole unghie in rosacei dirupi,terribili anfratti di fame cheingoiano tutto, ribatto me stessoin antico fragore di sesso.Allorché sono aperte le ante,allorché la vicina va in bagno,guardo il piccolo mondo distantedi un sogno castrato eassoluto. Y. Stratos ®