The city of Dite

"7 /4/ '300" (1)


Oscuro viaggio intrapreso nella notte di un giovedì, sotto i focosi auspici della mia costellazione: da oggi, e per ogni cadenza dedicata a giove, un breve passo della "Commedia" con agile commento.  Bene accetti anche i vostri pensierini..."...Quell'è 'l più basso loco e 'l più oscuro,e 'l più lontan dal ciel che tutto gira:ben so 'l cammin; però ti fa sicuro.Questa palude che 'l gran puzzo spiracigne dintorno la città dolente,u' non potemo intrare omai sanz'ira."(If, IX 28-33)Come non partire dal canto ispiratore? :) Siamo nel cerchio VI: Dite è di fronte ai pellegrini. Virgilio, appena concluso il colloquio con i demoni che sbarrano l'ingresso alla città, torna con aria mesta verso il discepolo. La descrizione del "basso loco" e l'impossibilità di penetrarvi "sanz'ira" lasceranno presto il passo al divino intervento di un messo celeste che, con buona pace delle cainissime Furie, spalancherà le porte ai due viaggiatori, consentendo loro di addentrarsi nell'Inferno profondo e nerissimo.P.s. Niente aforismi dopo la Commedia (...) In immagine: "Etude pour les murailles de la ville infernale de Dité" - Eugene Delacroix