Do it better

Legami


Ho fatto un viaggio molti anni fa. Un lungo viaggio attraverso la pianura padana.La meta era uno sconosciuto. Una casa persa in mezzo ad un qualche campo di girasoli vicino ad una fermata d'autobus.Lui era bellissimo e perdutamente misterioso. Dominante. Seducente.Ero partita all'alba cambiando treni e mezzi per raggiungerlo.Non sapevo cosa avrei potuto trovare, ero assolutamente conscia di correre un pericolo tangibile, eppure non ho saputo rifiutare quel suo invito.Era caldo, ma non mi sembra fossimo in piena estate. Viaggiavo con pochi bagagli al seguito. Mi sarei fermata da lui per la notte, ma non ero convinta avrei dovuto indossare molti abiti. Ricordo di essere scesa da quell'autobus con le gambe che mi tremavano ed una placida impazienza che mi governava la pancia.Lui mi aspettava seduto sulle scale di quella casa solitaria, con accanto un formidabile pastore tedesco. Che fu molto d'aiuto (almeno per me) per stemperare l'imbarazzo. Di noi avevamo qualche immagine di web cam ed i telefoni.Non ricordo se mi baciò, se mi toccò, quando mi vide.Il primo ricordo si accende nella penombra della sua camera, prona, quasi nessun vestito addosso, una corda a ciascuna caviglia ed il suo sorriso mentre mi legava entrambi i polsi. Non ho avuto paura un solo attimo.Nemmeno quando ho sentito la stoffa scura cadere sui miei occhi e stringersi sulla mia nuca.Nemmeno quando ho sentito altre corde stringere la mia carne e rendermi impossibile quasi ogni movimento.Ricordo il piacere, sublimato da quel buio artificiale. Ricordo la mia pelle sensibile anche al suo fiato. Ricordo la mia eccitazione densa e violenta.Una delle esperienze più intense della mia vita.Mi piacciono le corde. Mi piacciono le bende.Non sono facili da introdurre in un rapporto, forse le seconde sono più semplici delle prime, ma a meno che non si condivida una passione comune ad entrambi, il tono rimane molto più giocoso e meno sensuale del come fu per me quella prima volta.