SilenzioAssordante

Nuvole...


"Nonno, di cosa sono fatte le nuvole?"Sofia aveva parlato improvvisamente bloccandosi dopo aver dato un calcio alla palla.Abbiamo guardato il cielo, sorridendo."Ci sono problemi che non hanno soluzione"Abbiamo continuato a giocare, c’era molto vento.Camminando riflettevo su quella domanda e di nascosto sbirciavo il cielo: l'aria modificava la forma delle nuvole incessantemente, come le scenografie tra un atto e l'altro a teatro.Arrivato a casa sono stato distolto da altri impegni, ma il vento seguitava a far sbattere le persiane.Sono uscito in terrazzo e i miei occhi si sono alzati verso il cielo, candide nuvole occhieggiavano.Il vento mi stava invocando, pretendeva una risposta.Ho acceso il pc, internet e centinaia di vocaboli passavano senza fermarsi: nube."Ammasso di goccioline d’acqua o di minuscoli cristalli di ghiaccio in sospensione nell’aria, di spessore e densità tali da impedire più o meno la vista del cielo".Le nuvole non si spiegano, si guardano, si osservano le forme bislacche e strane, i bimbi giocano a darne un significato.Occorre sdraiarsi su un prato in un giornata di vento e guardare quelle bianche ferite sul cielo.Ci sono emozioni che nessuna frase può esprimere, resterebbero prive di significato, imprigionandosi con il metro delle parole.Le nuvole arrivano da molto lontano, si bloccano a volte molti giorni e non ammiri più la luna, le stelle, il sole.Arrivano e partono. Nuvole bianche come neve o brune e superbe come draghi.A volte ci meravigliano, ci incuriosiscono, ci ingelosiscono per quel loro rapporto superiore con il cielo.Mi dicevano, bisogna sempre andare contro vento, solo così è possibile alzarsi in volo.Disarmarsi e fidarsi dell’amore come si fidano le nuvole del vento che le plasma, le porta distante, le disperde.E al mattino scoprire solo l’immenso azzurro.