SilenzioAssordante

La fantasma del faro e il figlio della luna


Lei guardiana del faro, abbracciava le emozioni della notte non appena sul cielo sbocciavano i fuochi dei sogni, con mano ferma e uno zolfanello dava l'alito vitale all'antica lanterna, la via dei viaggiatori, il ritorno dei bucanieri.Annotava parole, piume di gabbiano, volo interminabile, anima sognante.Notti di stelle, bagliori lontani, aurore su maree a macerare coralli e muschio degli anni.Fantasma spasimante della luna, a desiderare il suo umile saluto a levante.Fantasma silente nell'oscurità di una luna illune.Mareggiate e attese degli anni, leggero tocco di sale sugli occhi feriti della luna, da abbandonare all’alba.Hanno divulgato il suo registro, l'ho ritrovato io, nel faro.Sono creatura della luna e questa notte sarò spuma di mare nella sua carezza fantasma.Non dimenticate di accendere la luce del faro:la rotta del ritorno.