SilenzioAssordante

Borgo lontano...


A volte Lui cammina senza meta.Cerca spiazzi deserti, mercati senza gente, all’imbrunire chiese sbiadite, ponti arcaici e castelli collassati nella storia.Luoghi quasi razziati della vita.L’ombra intreccia una trama sull'acciotolato a velare un tappeto di fiabe e s’allunga a rappezzare le reti stese sul fiume e a svuotare valigie colme di cose in più.Cresce l'inedia ed ogni giorno il sole raschia quelle pareti che ancora belle vivono di pietra povera e di sudato mattone.Lui è atono oramai, qualche capello bianco che non strappa e un pettine che non snoda.Si è dissetato a lungo alla fontana e l’ultimo piccione è volato a rifugiarsi sotto il bordo di un tetto.La flebile luce di una lanterna pennella la notte lungo il muro di una casa abbandonata, lui si allontana.Un passo solamente suona nella stradina lì accantoIncarnata al muro un’edera selvaggia su una rosa pare strozzarla.O forse, un’edera folle sembra abbracciarla.