Diceva....

E' possibile fare cinema, diceva Zavattini, vero cinema, rifiutando il sistema, creando un circuito alternativo e valorizzando quella "straordinaria libertà che il cinema minore possiede in potenza...Zavattini, partendo dalla convinzione che il cinema dovesse avere una funzione etica, cioè diventare strumento di conoscenza e informazione per tutti, aveva individuato in esso la capacità di fotografare la "quotidianetà e l'immediatezza", atteggiamento dal lui definito "morale", come "morale" è lo sguardo sulla relatà libero da preconcetti.Si tratta di quello "Sguardo documentaristico", carattere distintivo del Neorealismo che non si estrinseca in una piatta riproduzione della realtà, perchè sempre è documento delle idee, del sentimento, del punto di vista di un artista.