LABALLERINADOLCE

... E' che non ci credo.


E' così razionale. Una realtà nuda e cruda.Non c'è niente di fuorviante o di malinteso. E' chiaro, limpido. Punto.C'è solo nella mia testa, nella mia... Io che sono stata anche normale. Nulla.Ed è su quel nulla che si ergono i castelli più maestosi. Ergo - per usare un giro di parole - che mi perdo in qualcosa che è stato detto. O forse no. In un gesto che è stato fatto. O forse che avrei voluto che fosse fatto.L'ho detto che non sono normale, modifico la realtà nella memoria.Ma non ci credo, non posso farlo, se ci credessi sarei normale.Se ci credessi, avrei già smesso di sperare in qualcosa di talmente assurdo, da poter essere definito impossibile. Orgoglio e passività distruggono l'anima.Ma è niente in confronto all'oblio, abbinato a tutte quelle maledette favole, con cui ci rimpinzano da bambine per farci tacere, per placare il nostro attivismo, le domande scomeode a cui gli adulti non sanno dare le risposte adeguate. "Ferma e zitta". C'è stato un periodo, da piccolina, in cui credevo che 'zitta' fosse il mio nome, ma questo non c'entra.Oblio e speranza sono un mix letale: uccidono. E più ti uccidono più ci credi ancora, perché forse, forse, hai mancato di lucidità. Quando, invece, sei troppo lucida.Nitido, chiaro.Però, forse...