Creato da laballerinafelice il 08/03/2011

LABALLERINADOLCE

Ci sono Sogni a cui puoi solo arrenderti...

 

... Trip mentali.

Post n°269 pubblicato il 15 Giugno 2014 da laballerinafelice

… Respirai il suo odore, abbracciando il suo cuscino. Aprii gli occhi e lo vidi seduto sul bordo del letto, in boxer, che maneggiava delle cartine. Poi raccolse da terra un sacchettino, mise un po’ del contenuto sulla cartina ed iniziò  a sistemarla.
Continuai a guardarlo, rapita ai suoi modi sicuri e veloci, che tradivano il suo carattere. Sospirai e lui si girò verso di me, sorridendo.
“Ben svegliata”, sussurrò con la voce ancora roca. Si voltò nuovamente e leccò lentamente il bordo della cartina, prima di arrotolarla e farvi pressione con l'indice e il pollice.
Mi scoprii a pensare che avrei voluto essere al posto di quella cartina e presi a farmi un viaggio mentale, immaginando la sua lingua su di me, ovunque.
Ad un certo punto la sua voce mi interruppe, forte e decisa.
"Vuoi le sigarette alla vaniglia?"
"Perché non le caramelle?" risposi stizzita, senza prendermela veramente.
"Bè, non ne ho." replicò, accendendosi la sua, dopo tanto preciso lavoro.
"Voglio quella." affermai, indicando la sigaretta che pendeva dalle sue labbra e fissando la bocca carnosa.
"Senti biondina, non è roba buona."
"Non è mai roba buona, quando te la chiedo."
Mi guardò con un mezzo sorriso, aspirò lentamente il fumo e prese la sigaretta tra le dita. Mi alzai a sedere, mentre lui afferrò il mio viso con la mano libera e respirò nella mia bocca. Mi si contrasse lo stomaco e sentii un forte calore al basso ventre.
Mi avvicinai e passai la lingua sulle sua labbra, chiudendo gli occhi.

Se non poteva essere per sempre, almeno che fosse per quel momento.

 
 
 

... La Giornata Mondiale del Libro.

Post n°268 pubblicato il 23 Aprile 2014 da laballerinafelice

... "E' la giornata mondiale del libro oggi!" mi dicono.

Fantastico, penso io. Bè, per me lo è ogni giorno, da divoratrice di libri quale sono. Ok, ho una montagna di libri acquistati ancora da leggere, ma una ricorrenza simile è da festeggiare, no? Mica capita tutti i giorni! E poi, perché togliersi questo piacere? Ce ne toglie magari troppi la vita.

Però le librerie sono chiuse, qui attorno. "Festività pasquali".
Ma? Non sono finite? C'è qualcosa che non mi torna....

Vabbè, usufruiamo del servizio bibliotecario! No, aspetta, non ricordo gli orari. Però mi sembra che sia aperta un solo pomeriggio alla settimana. Tre mattine ed un pomeriggio, nel periodo invernale (ovvero scolastico). Ho il vago sentore che non sarà il mercoledì questo pomeriggio. Un rapido controllo sulla pagina web del Comune conferma i miei timori.

La giornata mondiale del libro la festeggerò leggendo un libro che è sopra la scrivania in attesa di essere vissuto.

Comunque non riesco a togliermi di dosso la sensazione che sia un po' come andare alla Sagra del Sangiovese e bere acqua.

 
 
 

... Quanto sei disposto a spendere per un sogno?

Post n°267 pubblicato il 14 Aprile 2014 da laballerinafelice

Scorro velocemente la pagina web, poi risalgo e rileggo tutto con molta più attenzione. Sospiro. Quanto costa un sogno! Oltre al sacrificio, all'impegno, alla delusione, - che sai in partenza che devi mettere in gioco per metterti in gioco -, anche tanti, tantissimi soldi. Io ho 25 anni, così tanti soldi mica ce li ho.
Un prestito d'onore, dicono loro. Senza garanzie, solo un piccolo anticipo e molti anni per restituirlo. Ma.... Mi puzza di bruciato..... Cioè, so benissimo che è una cosa seria. Ma cosa succede se fra dieci anni non sei rientrato? Se l'investimento non ha portato i frutti sperati, se quel talento che pensavi di avere e coltivare è solo un pugno di sabbia?

E poi ti servono i soldi per vivere lontano da casa. L'affitto, le bollette, il vitto, i libri, i mezzi pubblici. Torino.
In Italia non ti regalano niente. Ok, non che io voglia che la mia istruzione venga pagata, vorrei solo essere aiutata un poco di più.

L'altro giorno ho chiesto ad un amico quanto sarebbe disposto a spendere per un sogno e lui mi ha risposto "abbastanza".

Abbastanza.

Se ponessero la stessa domenda a me, così, su due piedi, risponderei niente. Io ho sempre questa fottuta paura. E se qualcosa non va bene? Sono soldi buttati. E' un percorso intrapreso per niente. Se inizi qualcosa e non lo finisci è automaticamente inutile.
Anche se, a ben pensarci, ogni piccolo istante, ogni momento che passa ci insegna qualcosa. Ma non posso permettermi di fare qualcosa, solo perché ho voglia di farlo. Quello che faccio (e farò) deve servirmi per il mio precario futuro.

Perché sono giovane e perché abito in Italia. (Non necessariamente in quest'ordine.) E non posso permettermi il lusso di scegliere.

 
 
 

... Tutto o niente.

Post n°266 pubblicato il 04 Marzo 2014 da laballerinafelice

... Mi sveglio accoccolata al cuscino e mi stiro come una gatta. Ricordo quando mi svegliavo, nel suo letto, troppo piccolo per due persone, troppo grande per due anime che si fondono insieme.
Lo ricordo con l'iPhone collegato al computer portatile, per fare l'ennesimo back up. I suoi occhi illuminati dalla luce artificiale del pc e il suo sorriso, nell'accorgersi che lo stavo guardando.
Ma adesso in fondo al letto non c'è nessuno. Vuoto e silenzio. Nessuno che mi accarezzi delicatamente i piedi con il volto sereno, che metta giù il computer e si ristenda accanto a me per darmi il buongiorno, come sapeva fare lui.
Ora ci sono solo milioni di parole, messe in fila o anche sparse, che possono dire tutto o niente, ma non renderanno mai l'idea. Di quanto fosse dolce sentirlo sopra di me, di quanto fosse languido il suo modo di guardarmi.
E' che io sono così. O tutto o niente. Le cose a metà non mi sono mai piaciute.... Tutte queste sfumature a che servono? O ci sei o non ci sei. O fai l'amore o non lo fai. Stop.

Posso anche raccontare tutto, ma in realtà non direi niente. Quindi non ha senso, tutto questo.

Continuo a sospirare nel mio letto e a ricordare....

 
 
 

... Piccola.

Post n°265 pubblicato il 27 Dicembre 2013 da laballerinafelice

... Lo guardo contoncersi nel letto per i postumi della sbronza.
"Ben ti sta", sbotto. "Sei arrivato ribaltato stanotte talmente eri ubriaco. Per fortuna che eri tu a doverti prendere cura di me. E invece..." continuo con quella tipica ironia cattiva che contraddistingue le donne.
Lo sento mormorare un "bell'amica", mentre mi accomodo accanto a lui, avvicinandomi per massaggiargli le tempie.
"Non te lo meriteresti..." affermo laconica.
"Ti ho disturbata molto stanotte?" sospira.
"Hai disturbato perlomeno tutto il circondario," cerco di reprimere un sorriso. "E hai tentato di importunarmi."
Le sue palpebre si alzano svelte e i suoi occhi color carbone mi trafiggono. "Ti ho dato molto fastidio?"
"No, dai... A parte toccarmi le tette, sei stato abbastanza mansueto."
"Ti ho toccato le tette e non me lo ricordo?" si alza di scatto dal letto e mi fissa frastornato, per poi buttarsi giù con fare melodrammatico. "E' la mia giornata nefasta, riesco a palparti e non me lo ricordo perché sono ubriaco. Ahimè!"
"Ma se ti appoggi sempre quando mi abbracci!" raccolgo le gambe al petto, un po' imbarazzata.
"Non è la stessa cosa, non è la stessa cosa..." si lamenta rotolandosi sul letto come un animale ferito, in una costante nenia.
"Certo che sai essere pesante, quando vuoi." sbuffo, evitando di guardarlo. 
"Sei un essere insensibile." nasconde la testa con le braccia. "Davvero, davvero insensibile. Non hai rimorso per un povero amico che sogna di toccarti le tette da sempre e l'unica volta che riesce a farlo è in stato di incoscienza."
"Avresti dovuto fare l'attore, bello." lo schernisco. "Sai che successo."
Lo guardo contrarre la mascella e sorrido.
Velocemente mi afferra le caviglie allungandomi le gambe sul letto per mettercisi a sedere sopra. Non gli lascio il tempo di capire che mi ha colta di sorpresa e gli prendo le mani, appoggiandomele sui seni.
Le sue pupille si dilatano e il suo respiro si accorcia, irregolare. Tolgo le mani e gliele lascio appoggiare sulla mia pancia.
"Sei contento, adesso?" gli chiedo, ancora più sfrontata.
"No." replica con la voce roca "Devi sapere una cosa."
"Cosa?"
"Stanotte..."
"Stanotte cosa?"
"Ti ho guardata..."
"Mi hai guardata?" inclino la testa, confusa.
"Quando mi hai messo a letto, pensando che dormissi..." allaccia le sue gambe con le mie ed inizio a capire. "Mentre facevi la doccia."
Resto in silenzio, aspettando che prosegua.
"Non avevi chiuso la porta." mi osserva, aspettando una mia reazione.
"Mi eri sembrato completamente fuori..."
"Ci sono andato dopo." le sue mani passano sotto la maglia e accarezzano delicatamente la mia pancia. "Dopo che ti ho vista..."
Si avvicina al mio collo e appoggia le labbra, mordendomi leggermente la pelle. Mentre cerco di mantenere il controllo del respiro, percepisco il suo desiderio, quando fa aderire il suo corpo al mio.
"No, dai..." cerco di fermarlo, restando immobile, però, con le mani sui suoi addominali, senza respingerlo.
"Scusa, ma..." mi respira sulla bocca, fissandomi. "Se vuoi che mi sposti, devi chiedermelo."
Ricambio il suo sguardo intensamente e lui scende con le mani lungo le mie gambe, per poi risalire tra le cosce ed abbassarmi di scatto i pantaloni della tuta.
"Il pensiero di te, nuda, sotto la doccia mi tormenterà per sempre." Le sue mani continuano ad esplorare l'interno delle mie gambe e senza riuscire a contenermi, chiudo gli occhi e rovescio la testa all'indietro.
Lo intende come un invito a procedere e le sue dita mi accarezzano. "Sei eccitata." Afferma compiaciuto, mentre fa entrare le dita dentro di me.
Ansimo senza più remore e avvicino il ventre al suo corpo caldo.
"Oh, piccola..." mormora, leccandomi le labbra. 

 
 
 
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(John Barrymore).

 

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allora non è adatto a vivere.

(Martin Luther King).

 

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(Oscar Wilde - Il ritratto di Dorian Gray).

 
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... Il Ballo fa capire molto di una persona,
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perchè la Danza può cambiare le cose.

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