DolceMarea

Io...incontenibile...


Incontenibile... è un termine che mi piace... questo senso di straripamento, questo sgorgare continuo, questo pulsare quasi, di un recipiente che aveva in sé il “tutto” e il più... impossibile trattenere. Mi piace pensarmi così in questi giorni, in questa sera di venerdì, la luce è ancora tiepida nella giornata che volge al termine eppure c’è in me un senso di appagamento, un senso di rinnovamento...  il desiderio di vedere, di comprendere, di esserci... un desiderio che è stato ampliamente soddisfatto, ma la cosa  strana o  forse nemmeno tanto è il fatto che il “quanto” si è trasformato in una spiaggia  gremita di gente, quei pensieri che sono diventati  una fontana nuova...  penso a me come donna e mi scopro vestita con poco, ma colma di un sentire che mi appartiene pur giungendo da altre fonti...  accolgo la bellezza di una vita piena... ascolto i passi di un piangere di niente e di un gioire di fondo. Appartenere è comprendere un vivere... percorrere vie condivise... giorni lontani mi fanno rivedere una persona viva, attiva, confusa e un po’ burlona... giorni vicini mi riportano una donna piena, la concretezza di un vivere fatto di attimi, di pulsioni, di sentieri... e le emozioni... ci viene chiesto di esserci, ci viene chiesto di guardare e stare ad ascoltare... quella carezza scende sul nostro corpo e il cuore sussulta... felicità di vivere, di esser lì e di tendersi… tutto ciò che sarà, semplicemente già è…..... questo forse è il miracolo più grande che può fare l’amore.