DolceMarea

Poi...


L'aria umida dopo ore di pioggia fitta... il profumo dell’asfalto bagnato... i rumori della città sfalsati dalle auto che beccano pozze d’acqua quasi come se si divertissero...  i lampioni che rimandano una luce annebbiata dalle micro goccioline che ancora gravitano intorno..... Lei camminava aspettando l'alba... come faceva  sempre quando dentro le si aggrovigliavano pensieri, esciva  per un pò... camminava e guardava il mare, amava  guardarlo...  illuminato dalle luci del porto che nella notte sembrano vegliarlo mentre  assopito  aspettava ... i suoi  rumori consueti, che di li a poco avrebbero ripreso a riempirlo di vita... pensava...  alla serata strana che aveva  vissuto, alle ultime ore... di quella notte che cedeva il passo ad un nuovo giorno...  a quelle  ore in cui  il tempo sembrava essersi fermato... e Lei non aveva età... poteva avere vent’anni, trenta  forse pure quaranta… aveva  smesso per qualche ora di pensare chi  fosse, di pensare ai suoi obblighi... alla  sua  moralità… alla  sua  integrità…  alla sua insistente ragione, si  era  lasciata cullare da ciò che non pensava  possibile, aveva  conosciuto un lato di se  che pensava oscuro...  che le aveva donato luce e sbalordimento… accavallando pensieri e giochi di mani, si era  lasciata trasportare sulle onde di un mare movimentato  senza essere burrascoso…  si era  lasciata prendere per mano e cullare in ciò che potrebbe essere il destino di ogni individuo… dove la donna e l’uomo perdono la loro sessualità per divenire un insieme di emozioni e di vibrazioni che si intersecano e si confondono come le fiamme di un fuoco vivo… un fuoco d'amore... sorrideva... in un secondo aveva  spazzato via anni di lavoro dedicati all’autocontrollo, all’autonomia, all’indipendenza… alla capacità di dire no senza muovere un muscolo del volto e senza alterare minimamente il respiro... sospirava... quando  l'aveva  incontrato non molto  tempo  prima, inconsciamente sapeva  che qualcosa sarebbe successo e consapevolmente sentiva  che non  avrebbe potuto impedirne lo svolgimento, non solo... non avrebbe  voluto  ma ciò che si sarebbe verificato era indipendente dalla suavolontà…   finalmente!!anni e anni di lavoro sulla capacità di non lasciar trapelare un’emozione, di non lasciar correre più velocemente il sangue…  anni  per sacrificare quella parte di  se  così vera...  per non rivelare la  sua vera appartenenza…  il suo vero legame con l’essenza...  buttò indietro i capelli sciolti... non ricordava  l’ultima volta che era  uscita di casa senza averli raccolti…  le labbra gonfie… le gote arrossate… un fremito sulla pelle,  forse  era  anche  un po’ malferma sulle gambe...  eppure non aveva bevuto un goccio d’alcool…  ma  era ubriaca di altre cose...  di altre sensazioni...  di altre emozioni e dolci turbamenti  rivoltavano   la  sua anima... vide  in fondo alla via un bar aperto... pensò di fermarsi... ma forse avrebbe dovuto  darsi prima una sistemata...   non poteva presentarsi  così... ma, poi… pensò... "davvero ci tengo a tornare ad essere la perfetta signora composta, fredda, calcolatrice  indipendente??"…. ... un uomo aveva  permesso che questo avvenisse, un uomo aveva  toccato la corda vera… lacerato quei vestiti  eleganti... freddi   che indossava da sempre… aveva  tolto la patina dal suo  sguardo,  frugato nel suo cuore...  esplorato la sua anima… e  Lei  gliel'aveva  lasciato fare… ecco, il bar…  entra,  il silenzio attorno a  Lei...  uomini appoggiati al bancone... nessuno fa  un cenno o azzarda una frase piccante...  si limitano  a fissarla...  Lei guarda  il barista,  sorride...  "mi dia un caffè e mi chiami un taxi, grazie... ho smarrito la strada di casa...  non so, ma forse  è  ora di tornare... si, ora  posso tornare a casa"  la donna che  la sera  prima  alle 20.30  era  entrata  da quella  porta non  le  apparteneva  più... e la donna che quella mattina  varcherà ancora quella porta… non sarà mai più la stessa... Il sangue scorre nelle sue  vene… il suo volto parla di  Lei… il suo cuore canta... e il  suo corpo ora  le  appartiene.  Era pronta... è ha  vinto.