Come il mare che attraversa periodi di secche, di calma e di tempesta… così io attraverso periodi in cui in me scorrono onde di varia natura ed entità… mi lascio impaurire dalla tempesta e impietosire dalla secca, la calma genera in me pensieri intellettuali, perché mi fa spingere al mio interno per interrogare la mia intimità... e, vorrei... vorrei per un po' lasciare il compito al caso... vorrei per un po' non doverci più pensare... vorrei per un po' veder correre altri viandanti... vorrei per un po' non dovermi preoccupare..vorrei per un po' alleggerire le tensioni..vorrei per un po' socchiudere gli occhi e restare ad osservare...vorrei per un po' lasciar scorrere...vorrei per un po'... ma non ne sono capace e mi invento fantasmi per potermi spaventare, mi invento mostri per poter scappare... mi spaventano tante cose e mi attirano tante altre, ho desideri di varia natura e timori di altrettanta varietà… eppure se mi chiedo cosa domina dentro di me, mi rendo conto di non saper rispondere… e proprio perché non so trovar risposta che amo guardare le onde infrangersi e così spesso ne rimango invaghita… riconosco l'armonia generale e allora sospiro e volto la pagina mettendo prima il punto, in fondo non è così difficile...