DondolandoUnEmozione

Post N° 17


Irresistibilmente ….. con la cravatta!!!!La cravatta, segno distintivo di eleganza e raffinatezza, che  nasce inizialmente come semplice fazzoletto che i legionari romani portavano legato intorno al collo per motivi igienici o climatici, ha conquistato ben presto un posto di rilievo nella vita dell'uomo. Ornamento indispensabile all'eleganza maschile, esprime la personalità, un preciso stato d’animo di chi l indossa e diviene strumento di grande importanza nelle relazioni sociali.Parlando di cravatte non si può non menzionare il nodo. Oscar Wilde diceva: " una cravatta bene annodata è il primo passo serio nella vita. "  Il gesto quotidiano dell'annodarsi la cravatta assume un significato simbolico e quasi magico che si perde nella notte dei tempi. Ma come si annoda una cravatta? Un semplice gesto che con poche regole base, diventa facile come allacciarsi le scarpe. Infatti, una cravatta annodata in un modo piuttosto che in un altro, rivela il nostro umore e il nostro atteggiamento. Più di qualche altro accessorio, dunque, la cravatta è anche uno specchio fedeli di se stessi, della propria personalità, poiché è il più chiaramente visibile degli indumenti. Quindi cambiare la cravatta significa, anche, cambiamenti di stati d'animo e di idea. La cravatta è un accessorio che ha continui mutamenti non solo nel tessuto, nel taglio, ma anche nel "modo " in cui è portata. Infatti due stesse cravatte, annodate allo stesso modo, possono apparire del tutto diverse a seconda di come sono sistemate in relazione al colletto e al resto dell'abbigliamento. La cravatta è in grado di trasmettere messaggi di stile e di comportamento.. Il messaggio dipende dalle circostanze e dalla capacità di interpretarle da parte di chi le osserva. Una cravatta allentata può infatti, avere diversi significati: chi la porta, ad esempio, può essere alla fine di una lunga e fastidiosa giornata, oppure la porta in quel modo per un’aria “casual” o forse solo perché… è stato vittima dei bollori di DolceTetide…che…di fronte ad una cravatta potrebbe fare follie!!!...hihi….Lei…la cravatta… che ha reso famoso un partenopeo (compaesanuccio mio) quale Maurizio Marinella. Raccontava del nonno Eugenio, che nelle belle giornate estive vestiva come molti signori napoletani di quaranta anni fa e alcuni di oggi con il completo di lino azzurro e la camicia celeste. Al nipotino diceva: "C'è il sole, mi metto una cravatta bianca e mi sento bene". In realtà ci sarebbe poco da aggiungere. Tutta la magia, tutto ciò che c'è da sapere sulla cravatta lo possiamo trovare in questa immagine, in questa tenera dichiarazione, nell'urgenza di dire col colore una gioia per cui non bastano le parole.Per Maurizio Marinella, essa contiene allo stesso tempo il gusto di apparire e quello di non apparire, l'illusione di far colpo su una ragazza, la voglia di sentirsi meglio. La cravatta è l’accessorio maschile per antonomasia. Il rapporto della stessa con il gentil sesso, infatti, è stato quasi sempre limitato al toglierla al compagno (terribilmente eccitante e per questo potremmo fare un post a parte…mmm ci penserò!) o di aggiustarne il nodo.… Spesso è indossata anche da donne. La prima nella storia ad indossarla fu la duchessa di Lavallière, nel ’61,  favorita del re. E adesso lei, la donna, con quell’accessorio così perfettamente maschile diventa ancora più femminile e sexy…
Dunque mi chiedo la cravatta arriverà a declassare la giarrettiera usurpandole il primato del top della biancheria sexy?Chissà?!Dunque tu ….proprio tu giovanotto….si tu con la cravatta….mi fai terribilmente impazzire, eccitare e perdere il controllo….e semmai dovessi toglierla…….l ’ a v r ò   g i à   f a t t o   i o !!!!!!!
Già così e.... e....come dire..."ho un sussulto"....
                   ....... ma così.......................PROPRIO NON TI RESISTO!!!!!!Se l'abito è prosa e la scarpa poesia, la cravatta è musica.