Drama

Il riparo


  S'affanna, i ricci scomposti, la strada ripida, il corpo pesante di carne e di pensieri, risale piano, il respiro  soffia doloroso nel naso, ogni tanto si ferma, sembra vecchia, non lo è, sono vecchie le ossa, e il cuore, e la testa che si perde nei pensieri senza uscita, nelle memorie vere e quelle false, osserva i suoi movimenti goffi e le sagome che puntellano la sua strada, il barbone che cammina ritto e spande indifferente il suo malodore, la ragazzina che offre misera di pudore i fianchi gonfi e l'arcata dei glutei agli occhi dei lascivi, la donna che combatte gli anni con unghie laccate e pelle macchiata di lampada, offende gli occhi e rattrista, un uomo accende una sigaretta e parla con un albero, un sorriso accennato,  poi incomincia a piovere, la donna coi ricci s'arresta,  cerca riparo.    Quando smetterà di pioverevieni a casa mia, ti porterò nel mio lettoe leccherò la tua testa, il tuo male,ti scorticherò la pancia, e quei pensieri di fango,accarezzerò il tuo culo e la tua risata allegradonna coi ricci, le vene di sughero, il ventre che freme,distratta e attratta dal tuo ritratto, impegnata a sapere di te, dimenticando della vita, e che i veli che non si svelano.