Bene, finalmente mi sento di nuovo quella di prima!
Ho passato delle settimane terribili, a causa di una brutta infezione alla cornea procuratami dall'uso delle lenti a contatto. E' stato tremendo: pomate e colliri rinforzati ogni due ore, pillole e bende oculari. Ho consultato delle riviste mediche online e mi sono resa conto di aver rischiato moltissimo! Nei primi giorni, provavo una malinconia angosciante: quanto è brutto passare dallo stato di piena salute ad uno in cui sei costretta a fare tutto con un occhio bendato, pieno di sangue... è brutto il buio. In quei giorni mi sono messa nei panni dei ciechi e mi sono resa conto di quanto cose belle sono stati privati. Con molta tristezza ho constatato quanto siano invidiose ed ignoranti certe persone, che quasi ci godevano a vedere la giovane collega, sempre carina, sorridente e piena di entusiasmo, bendata, costretta ad andare a casa in certe ore per usare delle medicine da tenere in frigo. Quanto è stato insopportabile essere stata trattata a volte da disabile, come se avessi qualche deficit permanente, quando in realtà ho guidato, ho lavorato come sempre. E come i vecchietti che dopo pranzo e dopo cena devono prendere le pillole per la pressione alta o per qualsiasi altro problema legato alla vecchiaia, io dovevo prendere in pizzeria, nei pub, il sabato sera questa potente bomba di antibiotici: occhio bendato, pillola, sembrava che tutti ti guardassero e dicessero "ma che male avrà questa ragazza?".
Forse ho esagerato nel colorare di tristezza e di angoscia quanto mi è capitato, perché ci sono giovani che soffrono di ben altri mali, incurabili a volte, ma quel poco -relativamente, poiché l'ulcera corneale è una cosa seria - che mi è successo, mi ha fatto apprezzare quanto sia bello poter vedere, avere lo sguardo libero, guardare di nuovo la luce del sole senza bruciore, il display del pc senza soffrire troppo, usare il mascara come prima senza impiastricciarsi tutto il viso, perché quelle pomate mi rendevano le ciglia sempre umide e il trucco non si seccava mai... benedette quelle medicine, perché ora sono pienamente guarita e senza danni.
Tornerò di nuovo, con somma gioia a leggere e a riempire il mio blog di commenti personali sui libri letti di volta in volta (lavoro permettendo).
Un bacio a tutti i viaggiatori della rete.
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