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« La signora Bargeton »

ILLUSIONI MISTERIOSE

Post n°108 pubblicato il 12 Febbraio 2007 da DonnaMusica

La scorsa settimana ho terminato la lettura del romanzo di Balzac Le illusioni perdute. E' la storia di uno scalatore sociale, un ventenne bellissimo, Lucien Chardon (cognome che non usa mai nei salotti poiché non nobile, preferendo quello materno de Rubempré) che da semplice proto di una tipografia di Angouleme, diventa un dandy parigino di tutto rispetto, raffinato ed avaro di godimenti e di successi.

L'incipit del libro, la descrizione di una stamperia di provincia, è alquanto noioso, per chi è reduce della lettura di un romanzo dinamicissimo ed avventuroso come Il conte di Montecristo, per cui tale staticità risulta all'inizio difficile da sopportare.

E' un libro che va assaporato un pò alla volta, le pagine sono dense di riflessioni, di frasi illuminanti, di rivelazioni psicologiche che sarebbe un vero peccato trascurare in una lettura frettolosa. E' il libro della disillusione, dopo le lusinghe della città parigina, colorata sì, ma vuota, come un biglietto di invito profumato ed elegante che contiene solo sfarzo, ma non ha alcun significato, solo marciume.

Straordinaria la realisticità e la profondità dell'analisi psicologica di ciascun personaggio: nessuno di loro, neppure il più insignificante, passa inosservato agli occhi acuti e profondi dell'indagine di Balzac...la signora Bargeton e suo marito, Coralie (amante parigina di Lucien), gli amici del circolo spirituale, la sorella Eva, l'amico Davide...grazie alla straordinaria penna dell'autore questi personaggi ottocenteschi diventano reali, umanissimi, vivi e pulsanti...

Mi piacerebbe riassumere la trama, ma è sorto un piccolo problema: pensavo di averlo letto tutto, invece mi sono accorta che l'edizione che ho preso in prestito dalla biblioteca probabilmente era divisa in due parti, senza indicazione alcuna e così ho letto mezzo romanzo...mi pareva strano che finiva così...corbezzoli, ma è possibile?  adesso ho iniziato I miserabili di Hugo, un mattone di 1155 pagine, mica lo sospendo? non è nel mio stile lasciare le letture a metà!pazienza...maledette edizioni da biblioteca!!

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Commenti al Post:
DolceA0
DolceA0 il 12/02/07 alle 22:06 via WEB
:)Io nn riuscirei a leggere i libri presi in prestito, mi piace troppo pensare di poterli riguardare e rileggere in futuro. ciao
 
 
DonnaMusica
DonnaMusica il 16/02/07 alle 08:38 via WEB
Beh caro Dolce, anche io fino a qualche mese fa, avevo questa concezione della lettura e del libro, pensa anche io sono gelosissima dei miei libri ed anche se li presto a qualcuno lo faccio sempre col malincuore di staccarmici, magari con la paura di perderlo se non mi viene restituito. Ho cambiato modo di vedere le cose da quando mi sono accorta che a casa non c'è proprio spazio, i libri sono tantissimi e preferisco prendermeli in prestito dalla bibloioteca piuttosto che non leggere o comprarli, ma collocarli poi in uno sgabuzzino...mai! beh ovvvio se un libro mi appassiona tantissimo dopo averlo letto, lo compero nell'attesa di costruirmi una biblioteca personale una volta lasciata la casa dei miei genitori. Ciaoooooo
 
SempliceCuore
SempliceCuore il 16/02/07 alle 13:18 via WEB
In questa parte di libro, mi piace molto soffermarmi su un tema importante che accompagnerà probabilmente tutto il resto del romanzo: "l'illusione". Si parla di una società parigina in cui conta maggiormente l'esteriorità piuttosto che il sapore interiore. D'altronde mi pare di aver letto che la stessa signora Bargeton porta avanti un rapporto finto e vuoto col marito: una relazione, appunto, fatta solo di apparenza e non di sostanza. Se ci pensiamo bene, non sono discorsi tanto distanti da noi nel senso che non ci riguardano. Forse nel libro si presenta maggiormente una realtà ovattata e romanzata tipica della narrativa ottocentesca e della struttura nobiliare di quei tempi. Però con i dovuti paragoni è un pò quello che succede nei tempi moderni fatti di persone che credono in un archetipo di vita dove l'aspetto fisico e l'esteriorità la fa da padrone. Oggi scriverebbero un romanzo dove i protagonisti sono le donne anoressiche, cantanti belli e dannati che vengono divinizzati, ragazzine che vogliono fare le attrici, ragazzi e ragazzi che vogliono la loro presenza in tv pur non avendo sempre grandi doti ma per il solo piacere di apparire, ecc...insomma un nuovo secolo in cui c'è una forte tendenza all'edonismo. Ovviamente, ci sono anche tante persone che vogliono "essere" e non semplicemente "mostrarsi". In questo senso Honoré de Balzac era un precursore dei tempi.O, meglio, a posteriori possiamo dire che vi è una stretta correlazione tra questo onirico e finto mondo ottocentesco e il quanto mai concreto ma pur sempre falso mondo di certe persone moderne: "la connessione è la voglia di apparire sinonimo di illusioni perdute". Sei sempre preziosa nei tuoi post riflessivi Marianna. Un abbraccio. Smackkkkkkk
 
 
DonnaMusica
DonnaMusica il 21/02/07 alle 14:29 via WEB
grazie simo per i complimenti sei sempre ultragentilissimo con me! Grazie! è giusto dire che la realtà trattata da questo libro è identica alla mondana contemporanea: è vero che non ci sono i salotti letterari e culturali, poiché mi sembra che gli ignoranti vanno avanti, basta che fisicamente siano a posto e se non lo sono ricorrono alla chirurgia estetica. E' vero questo, ma si lotta tantissimo per essere famosi. Lucienne aveva talento e bellezza e lottò da morire, oggi è più "facile"perché basta solo essere belli fuori, non vale ciò che hai nella zucca. Fortunatamente per queste persone, la cultura in tv non conta assolutamente e quindi nessun danno reca loro il fatto che non esista un chirurgo dei cervelli!!! ciao carissimoooooooooo
 
maredolce72
maredolce72 il 18/02/07 alle 12:43 via WEB
tutto il filone francese . a me piace molto baudelaire, è grande. stupenda e comica la situazione del mezzo libro di honorè de balzac. i miserabili di hugo è un libro che suggerirei di leggere in tutte le terze medie per inseganre ai ragazzi la vita che c'è oltre al trash attuale.passa a salutarmi quando puoi. un bacio marianna.
 
 
DonnaMusica
DonnaMusica il 20/02/07 alle 20:13 via WEB
Ehi chi si rivede! ciao Nick! come stai? beh sì, lo suggerirei io anche, ma è moooolto lungo, poveri piccini! farei conoscere la trama e leggere qualche brano esemplificativo. Uhm, anche al liceo si può sempre fare. Grazie del consiglio. Un bacio e fatti vivo più spessoooooooo! ciaooo
 
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Un blog di: DonnaMusica
Data di creazione: 27/08/2005
 

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