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News dall'Universo primordiale 


Il satellite della Nasa WMAP conferma l'esistenza di un fluido di neutrini che pervade il cosmo
Siamo immersi in un mare di particelle invisibili provenienti dai primissimi secondi dell'Universo. Lo affermano le ultime osservazioni dal satellite della Nasa Wilkinson Microwave Anisotropy Probe (WMAP), che confermano la teoria di un Universo pieno di un fluido freddo di neutrini separati dalla materia ordinaria.Questi neutrini potrebbero essere stati creati negli urti tra particelle di alta energia avvenuti in quella che i cosmologi chiamano la zuppa primordiale: un fluido caldo e denso che costituiva l'Universo nei suoi primi istanti. Secondo i cosmologi, infatti, circa due secondi dopo il big bang, questo calderone di particelle si sarebbe raffreddato raggiungendo temperature tali da impedire l'interazione forte tra i neutrini e il resto della zuppa. È così che i neutrini si sarebbero “disaccoppiati” dalla materia e della radiazione. Secondo la teoria questo fluido di neutrini si sarebbe espanso con l'Universo raffreddandosi nell'espansione, tanto da raggiungere una temperatura vicino alla zero assoluto, di soli 1.9 C.Ora WMAP ha trovato evidenze di questo gaspacio cosmico. Il satellite, lanciato nel 2001, è stato costruito per disegnare una mappa della radiazione cosmica primordiale. I dati raccolti in questi hanno ci hanno permesso di ricostruire una fotografia dettagliata dell'Universo 380,000 anni dopo il big bang. Quest'immagine mostra in particolare le fluttuazioni di densità nello spazio, ovvero la trama dell'Universo primordiale. Secondo gli scienziati i neutrini, viaggiando quasi a velocità della luce, i neutrini dovrebbero aver scoraggiato la materia dal formare grumi compatti, e ne avrebbe così ammorbidito la tessitura. Fonte: Ulisse.Sissa.it