"E io ch'avea d'error la testa cinta, dissi: "Maestro, che è quel ch'i' odo?e che gent'è che par nel duol sì vinta?".Ed elli a me: "Questo misero modotengon l'anime triste di coloroche visser sanza 'nfamia e sanza lodo.Mischiate sono a quel cattivo corode li angeli che non furon ribelliné fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro.Caccianli i ciel per non esser men belli,né lo profondo inferno li riceve,ch'alcuna gloria i rei avrebber d'elli".E io: "Maestro, che è tanto grevea lor che lamentar li fa sì forte?".Rispuose: "Dicerolti molto breve.Questi non hanno speranza di morte,e la lor cieca vita è tanto bassa,che 'nvidïosi son d'ogne altra sorte.Fama di loro il mondo esser non lassa;misericordia e giustizia li sdegna:non ragioniam di lor, ma guarda e passa". da "La Divina Commedia" - Dante Alighieri
...la Vacuità dell'essere...
"E io ch'avea d'error la testa cinta, dissi: "Maestro, che è quel ch'i' odo?e che gent'è che par nel duol sì vinta?".Ed elli a me: "Questo misero modotengon l'anime triste di coloroche visser sanza 'nfamia e sanza lodo.Mischiate sono a quel cattivo corode li angeli che non furon ribelliné fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro.Caccianli i ciel per non esser men belli,né lo profondo inferno li riceve,ch'alcuna gloria i rei avrebber d'elli".E io: "Maestro, che è tanto grevea lor che lamentar li fa sì forte?".Rispuose: "Dicerolti molto breve.Questi non hanno speranza di morte,e la lor cieca vita è tanto bassa,che 'nvidïosi son d'ogne altra sorte.Fama di loro il mondo esser non lassa;misericordia e giustizia li sdegna:non ragioniam di lor, ma guarda e passa". da "La Divina Commedia" - Dante Alighieri