Lo conosci tu il mio dolore /d'essere disperso nella gran pianura /come granel di sabbia in fondo a vasto mare; /la conosci tu l'amara condizione d'emigrante /che sogna il volto del padre, della madre, /spesso della sposa e dei figlioli? /Finiti lontani dalla natia borgata /dove la pietra che selcia la strada ti conosce, /e l'albero che sta davanti a casa /quando ti vede affacciato alla finestra /con un lieve stormire ti saluta! /I rugiadosi mattini brillano nel sole /e tu ti fermi nella brezza pura /a respirar ringraziando Dio /d'averti donato la vita /e collocato in un mondo /di luci e di splendidi colori! /Gli occhi affiggi nei vicini monti /salendo senza sforzo con la mente /per scale invisibili di verde /che ti conducono ai liti disiati /della pace dell'anima, del cuore! /Oh Calabria mia cosė lontana; /boscose Serre amoreggianti al sole; /Altipiano che custodisci nel tuo grembo /la purezza dei sogni della vita!
Lo conosci tu
Lo conosci tu il mio dolore /d'essere disperso nella gran pianura /come granel di sabbia in fondo a vasto mare; /la conosci tu l'amara condizione d'emigrante /che sogna il volto del padre, della madre, /spesso della sposa e dei figlioli? /Finiti lontani dalla natia borgata /dove la pietra che selcia la strada ti conosce, /e l'albero che sta davanti a casa /quando ti vede affacciato alla finestra /con un lieve stormire ti saluta! /I rugiadosi mattini brillano nel sole /e tu ti fermi nella brezza pura /a respirar ringraziando Dio /d'averti donato la vita /e collocato in un mondo /di luci e di splendidi colori! /Gli occhi affiggi nei vicini monti /salendo senza sforzo con la mente /per scale invisibili di verde /che ti conducono ai liti disiati /della pace dell'anima, del cuore! /Oh Calabria mia cosė lontana; /boscose Serre amoreggianti al sole; /Altipiano che custodisci nel tuo grembo /la purezza dei sogni della vita!