Scende l'anima mia per i versanti d'una verde valle dove c'è ombra immensa, uno scrosciante limpido ruscello la cui acqua a grandi sorsi bere per tacitare assai antiche arsure. Fra intricate radici, erbe, sassi scorrono le acque fresche dai versanti; scorre l'anima mia nel mormorio che sale in groppa a brezze e si diffonde per ogni dove nella vasta valle. Corrono gli occhi a pascere i versanti, affamati di verde, di vasti panorami, di troppo azzurri cieli oltre le maestose vette sepolte dalla bianca, rilucente neve. Ma non si calma il cuor del suo cordoglio per non aver con sé la vaga rosa che la induce a fremere come ali di farfalle in seno a fresche brezze che le cullano nell'aurora nuova che ad oriente appare luminosa e bella. La vaga rosa che mi solletica il cuore ogni giorno è More; lei mi accarezza l'anima, mi emoziona il sangue nelle vene se solo sussurro alle stelle ed a selene il suo soave nome.
Scende l'anima mia
Scende l'anima mia per i versanti d'una verde valle dove c'è ombra immensa, uno scrosciante limpido ruscello la cui acqua a grandi sorsi bere per tacitare assai antiche arsure. Fra intricate radici, erbe, sassi scorrono le acque fresche dai versanti; scorre l'anima mia nel mormorio che sale in groppa a brezze e si diffonde per ogni dove nella vasta valle. Corrono gli occhi a pascere i versanti, affamati di verde, di vasti panorami, di troppo azzurri cieli oltre le maestose vette sepolte dalla bianca, rilucente neve. Ma non si calma il cuor del suo cordoglio per non aver con sé la vaga rosa che la induce a fremere come ali di farfalle in seno a fresche brezze che le cullano nell'aurora nuova che ad oriente appare luminosa e bella. La vaga rosa che mi solletica il cuore ogni giorno è More; lei mi accarezza l'anima, mi emoziona il sangue nelle vene se solo sussurro alle stelle ed a selene il suo soave nome.