EMOZIONI SENSAZIONI

Non sotto questo cielo


Non sotto questo cielo di dolore,   non su questa terra di sciagura muover passi,   vorrei alzar la voce, vorrei sussurrare i miei tormenti.   Su altre terre meno complicate,   con strade sgombre d'inciampi, trabocchetti;   sotto altri cieli più pietosi,    più disposti ad ascoltare i miei lamenti,   più caldi, più accoglienti,   meno lontani di questo irraggiungibile   né in realtà, né con l'ausilio della fantasia vorrei vivere.    Una terra dove sempre regnasse primavera,   dove sbocciassero fiori variegati    con varietà infinita di fragranze,   con moti d'aria che si lasciasser cavalcare  da sogni, da speranze, dalle fantasie   che soli rendono la vita un dolce eden.   Ma questi cieli, queste terre   sono parti vani della mente,   illusioni, miraggi com'acque correnti,   palme onuste di frutti in deserti immensi   sommersi dalla luce del sole,    della timida selene o delle stelle.   Così è fato ch'io cammini o posi,   ch'io mi stia sotto questi cieli,   su quest'amara terra,   che mi contenti di quel che mi si diede,   mi si concede al tempo presente,   mi si concederà in avvenire    fin quando mi si lascerà essere un vivente   oppresso da indicibili tormenti   senza lagnarmi col prossimo mio, con me stesso.