Serro le palpebre per qualche breve attimo e tosto un diroccato casolare nitido m'appare nella mente. Scorrono porte su arrugginiti cardini; l'unico stanzone mi si spalanca innanzi; si materializzano i vecchi genitori accanto al fumigante focolare. Fan festa gatti e cani, s'azzuffano i fratelli intorno al lungo tavolo; son curve le sorelle su pentole e ricami. S'affaccia il sole d'oro dal pianoro della Sila, irraggia il suo calore su sconfinate lande; su esse greggi e mandrie a pascere son sparse. Rivedo scatenarsi violenti temporali; piove a catinelle su letti e su guanciali.
SERRO LE PALPEBRE
Serro le palpebre per qualche breve attimo e tosto un diroccato casolare nitido m'appare nella mente. Scorrono porte su arrugginiti cardini; l'unico stanzone mi si spalanca innanzi; si materializzano i vecchi genitori accanto al fumigante focolare. Fan festa gatti e cani, s'azzuffano i fratelli intorno al lungo tavolo; son curve le sorelle su pentole e ricami. S'affaccia il sole d'oro dal pianoro della Sila, irraggia il suo calore su sconfinate lande; su esse greggi e mandrie a pascere son sparse. Rivedo scatenarsi violenti temporali; piove a catinelle su letti e su guanciali.