Giù per valli, su per versanti di montagne altissime, né pace colgo, né ambita luce. Lungo le strade degl'infiniti giorni trabocchetti, ostacoli incontro ci si fanno senza mai offrirci desiderata tregua. Di stipite in stipite, di parete in parete in una tenebra che fa persin paura, batto la testa, soffro, grido a guaio, ma l'Erinni non s'affretta a mietermi come bramerei in questo sistema di cose caduche, contingenti. Ma le stelle non precipitan dal cielo negli abissi né per il Cristo affisso sulla croce, né per l'uomo che a propria volta porta l'obbrobrioso legno fino in cima al Golgota per esservi, dal prossimo suo di turno, crocifisso.
GIU' PER VALLI
Giù per valli, su per versanti di montagne altissime, né pace colgo, né ambita luce. Lungo le strade degl'infiniti giorni trabocchetti, ostacoli incontro ci si fanno senza mai offrirci desiderata tregua. Di stipite in stipite, di parete in parete in una tenebra che fa persin paura, batto la testa, soffro, grido a guaio, ma l'Erinni non s'affretta a mietermi come bramerei in questo sistema di cose caduche, contingenti. Ma le stelle non precipitan dal cielo negli abissi né per il Cristo affisso sulla croce, né per l'uomo che a propria volta porta l'obbrobrioso legno fino in cima al Golgota per esservi, dal prossimo suo di turno, crocifisso.