Quante volte mi desto nella notte e mi volgo a mirare, alla fioca luce della lampada, un batuffolo di tenerissima, rosea carne che giace addormentato a me d'accanto! Un respiro lieve, regolare narra ai sudati giorni la storia d'una nuova, arcana vita; l'anima si scioglie in un inno al Dio d'Amore ed un abissale palpito nell'intimo del cuore, e qualche calda lacrima affiora fra le ciglia. Scocco delicati baci sulle sue pupille, sulle minuscole, soffici sue dita, poi fiducioso, per un meritato, riposante sonno, al buon Morfeo.
QUANTE VOLTE!
Quante volte mi desto nella notte e mi volgo a mirare, alla fioca luce della lampada, un batuffolo di tenerissima, rosea carne che giace addormentato a me d'accanto! Un respiro lieve, regolare narra ai sudati giorni la storia d'una nuova, arcana vita; l'anima si scioglie in un inno al Dio d'Amore ed un abissale palpito nell'intimo del cuore, e qualche calda lacrima affiora fra le ciglia. Scocco delicati baci sulle sue pupille, sulle minuscole, soffici sue dita, poi fiducioso, per un meritato, riposante sonno, al buon Morfeo.