Creato da Vittorio_The_Dreamer il 09/05/2011
EMOZIONI SENSAZIONI
COME DOVE PERCHE' DELLA VITA
Creato da Vittorio_The_Dreamer il 09/05/2011
EMOZIONI SENSAZIONI
COME DOVE PERCHE' DELLA VITA
Post n°5601 pubblicato il 08 Marzo 2017 da Vittorio_The_Dreamer
Che grande avventura
è quest'ardere come facelle
e poi spegnersi, essere accolti
nel tutto, nel nulla!
Lasciarsi scorrere
senza opporre al fiume del Tempo
la pur minima resistenza;
uniformarsi al giunco che piega la schiena
alla piena dell'irato torrente;
sano e salvo ancor rialzarsi
quando l'ira è una vaga memoria;
così conviene agisca
ogni creatura vivente!
Non dare importanza
a un errore genetico,
non prendersela per ciò
che Entità d'altri mondi
obbligan la carne a subire
e allo spirito inerme.
Lasciare che il Tempo s'annulli
in un mare suo proprio;
lasciar libertà alla nostra memoria
di riesumare carcasse,
fuggevoli istanti di gioia o dolore,
di riso o di pianto;
non lasciarsi impressionar
più di tanto,
resistere al mago
che ambisca convincerci
che il soffrire
è un dato perpetuo,
non puro accidente
che ci coinvolge
in successivi,
ma ben precisati momenti;
che il resto
è memoria dell'ieri,
timore del celato domani;
a voler esser sapienti,
stoici precisamente,
dovrem ridimensionare
qualsiasi accidente
che ha a che fare
con le variegate
creature viventi.
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Post n°5600 pubblicato il 05 Marzo 2017 da Vittorio_The_Dreamer
La vita quotidiana di ogni creatura intelligente
è un'ininterrotta trama di banalissimi accidenti
un intersecarsi di bisogni, un accavallarsi d'esigenze,
un non coincidere nello stesso istante,
nello stesso verso, con i medesimi problemi
del mio, tuo, suo esserci, procedere,
preventivare per il proprio, per l'altrui avvenire,
il ritenere valido, men valido,
per soddisfar lo spirito, la carne.
E ci si scontra noi con noi medesimi,
noi col nostro vicino o men vicino prossimo,
noi con l'ambiente immediatamente circostante,
il nostro contingente con l'eterno,
noi con la memoria della storia,
con le aspettative arcane
degl'innumeri domani
con cui si fanno i conti.
Si generano sofferenze, angosce, traumi,
solitudini, rimorsi nella singola creatura,
nella coscienza della collettività,
ci si vorrebbe dalle aggregazioni disgregare
governate da queste ingiuste regole
e riaggregarsi poi con leggi e norme
più consone alla società in perenne mutamento...
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Post n°5599 pubblicato il 01 Marzo 2017 da Vittorio_The_Dreamer
Andiamo nel fiume del Tempo
per guadagnare la meta
o questo ci viene all'incontro
senza arrestarsi giammai?
Ancora domande irrisolte
da aggiungere a quelle pregresse;
ancora incertezze che non si riesce a chiarire
a spremer le stanche meningi.
Attendere nuove aurore,
lasciare che torni il tramonto;
la speranza non accenna a morire
anche a riempirla di piombo.
Tanta luce ogni giorno
illumina tacita il mondo.
Innumeri specchi viventi
sono cosparsi ogni dove
ad accogliere i raggi del sole
per poi rimandarli, sfruttati, al mittente.
Ma tacito il Tempo trascorre,
non narra l'antica stanchezza
che ne vorrebbe arrestare la corsa
per riposare un momento le membra.
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Post n°5598 pubblicato il 14 Febbraio 2017 da Vittorio_The_Dreamer
L'aurora mi riporta te sempre nel cuore;
brividi corrono, è vero, per la schiena,
ma resto seduto dinanzi al mio diario
per narrar di te, ancor di te, mio solo bene.
Potrei tornare a letto, infilarmi sotto le lenzuola;
ma tu m'accarezzi con tenerezza il cuore
quando scrivo di te, mio solo amore.
Sei lontana, distesa nel tuo letto,
forse sei sveglia a quest'ora del mattino;
ma forse ancora dormi,
forse mi sogni come pur ti sogno io.
Ti voglio tanto bene, te lo scrivo in poesia,
te lo dico in mille modi tutti i giorni
senza mostrare di stancarmi mai.
Un amore virtuale fa, come tu sai, solo soffrire,
fa morire due cuori innamorati di troppa nostalgia.
La luna è quasi scesa oltre i monti,
sta già per presentarsi a est il sole,
ma non so se notte o giorno
debba e voglia preferire.
Ti senti sola, solo sono io;
mille circostanze ci tengono lontani,
mio dolce sogno,
fragrante mio giardino di viole.
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Post n°5597 pubblicato il 14 Febbraio 2017 da Vittorio_The_Dreamer
Scorre la notte al tacito chiarore delle stelle
nel cuore di bellezze e di fragranze
ora che primavera lentamente avanza,
quando l'inverno affonda i propri denti
o è l'autunno ad affilar coltelli
o a serrare ogni cosa in dense nebbie.
Scorrono silenziosi o sonori i giorni
tra vampe ardenti che percorrono gli azzurri,
affollano le spiagge di stuoie ed ombrelloni,
di corpi stesi su infuocate sabbie,
o gettati a rinfrescarsi tra acque calme
o abbozzate onde, tra avanzare e ritrarsi
di crudeli nebbie, tra dondolar di foglie gialle
o nuovo verde, nuova bellezza, nuovissime fragranze.
Scorre la vita come fiumi al mare,
come infuriar di venti in seno a selve,
come brezze in prati ed in giardini,
nubi nei vasti cieli in ogni tempo,
sospiri che seguono una donna
quando t'ha preso senza scampo il cuore,
t'ha dolcemente chiuso in cerchio suo d'amore.
Scorron le notti, i giorni pure scorrono,
ma scorre la Vita su ogni altro scorrere
verso mete di gioia o di dolore,
verso il freddo buio d'un avello,
verso altri cieli ed altri mondi
senza darti facoltà d'acconsentire
o fare rimostranze,
indifferente al terrore di non abitare più
sperimentati ambienti, allo stato di grazia
o di perdizione eterna.
Anima umana, smarrita foglia
che abbandona il ramo
e va lontana, in stranieri mondi
tra ignote tenebre
o luminosità abbaglianti!
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