IMMAGINI DI TEMPO

Non tutto è poesia


I Romani, infatti, oppure i latinisti, non ricordo, (come sono lontani i tempi della scuola! E la memoria, naturalmente vaga in labirinti sclerosati) avevano, infatti, coniato una frase. Forse meglio definirla come una'espressione di vita vissuta.CARMINA NON DANT PANEM.che signfica "Le poesie non danno il pane".Allora ecco che vi propino un PENSIERINO  POLITICO.  Si può? No, allora mi autorizzo da solo.
Scriverò del "DISSENSO INUTILE"." E' risaputo che i giornali, ormai, seguono le indicazioni politiche dei proprietari e dei direttori di testata. La televisione, da sempre, checchè ne pensino gli "Struzzi" (a proposito lo sapete che quegli animali non mettono la testa sotto la sabbia come si crede?), è gestita da "quelli" che stanno al governo.I Partiti, ormai, sono i padroni assoluti del Paese e con le liste bloccate, hanno anche messo il bavaglio al Parlamento.In questa situazione, c'è ancora qualcuno che s'illude che un qualsiasi dissenso, anche se autorevole, anche se gridato con il suon dei "grillini" possa avere udienza?
Facio un esempio.Riflettevo sulla riesumata posizione della minoranza di non voler dialogare, con la maggioranza, sulle riforme.  Ciò è stato detto chiaramente, anzi  senza mezzi termini e parafrasi, in occasione della nomina di Fabiano Fabiani  nel Consiglio d'Amministrazione della RAI. Ma  dico: "Posto che il nuovo consigliere sia una "pedina" spostata in Rai dalla maggioranza o peggio un'agente del ex KGB autorizzato, dal capo del governo, a fare  lo spione di chissà cosa.Non bastava creare una grande campagna di opinione contro la maggioranza, sempre considerato che tutto è in mano alla politica, invece di negare il dialogo sulle riforme?E no amici miei.L'opposizione voleva la Presidenza della RAI.Ossia uno scambio.Possimo dire così o qualcuno s'ingrugna? Questa è sfacciataggine, strafottenza posto che le riforme interessano tutto il paese Italia, quindi sia coloro che la pensano in banco, in roso o in tricolore. Ripeto questa è indifferenza totale di ciò che pensa il popolo, ossia noi. Divenuti non solo  poveri, ma anche peones.A conferma di tutto cio, basti pensare che secondo alcuni, dell'attuale legge elettorale, basti solamenete cambiare  ciò che attiene al premio di maggioranza. Attribuirlo a livello nazionale e non più regionale.Il resto dovreebbe rimarre uguale.Tale e quale, soprattutto in riferimento alle liste.Guai a chi tocca quel democratico "passo" sulle liste. Guai a ridare al popolo peones la posibuilità di nominare i parlamentari.Il referendum?E che cos'è il referendum?Nulla, forse una gomma da masticare che insufflata emette palloni!Veramente avrei voluto usare un'altra espressione, ma il regolamento vieta le sconcezze.Speriamo che anche qui non arrivi la censura chiamata con il nuovo nome di indifferenza a ciò che si scrivre!Provocazione accettata?Povera Italia!G.C.