IMMAGINI DI TEMPO

FINALMNTE E' FINITA


Credetemi, essere definito iettatore, non è piacevole! Epiteto attribuitomi da alcuni amici con i quali discuto di politica. Un po’ di tempo fa, ero definito pessimista, oggi iettatore! Beh, il tempo cambia cose e fatti!
Certo è che, onestamente, non credevo che perdessimo in questo malo modo.
Indubbiamente le mie valutazioni erano errate, come gli exit pol!
E sì, le urne sono come scatole magiche.
Non ricordo chi negl i anni 50 ebbe a coniare un’affascinante frase pre-elettorale: “Ricorda che nella cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no!”. Certo, considerato il contenuto, doveva essere di matrice DC.Nulla da commentare, se non l’amara constatazione che la sinistra ha una forte vocazione a recitare il ruolo dell’opposizione.  Noi elettori gli abbiamo consegnato, ben due volte, il Paese da governare e loro invece che fanno? Fanno di tutto per tornare a recitare il ruolo di minoranza.Dove c’è gusto non c’è perdenza!
“Sinistro”… masochismo.Mi consolo constatare che Veltroni ha condotto una bella campagna elettorale. Peccato che sia stato tirato fuori, dal cilindro magico della “sinistra” cultura ,troppo tardi.Conflitti di potere? Faide? Personaggi che hanno remato contro? La spaccatura di Mussi? La voglia della sinistra radicale di voler recitare un ruolo oltre ciò che gli competeva? L’indefesso “pendolo” di Ceppaloni? La caparbietà del “Rospo” di volersi ritagliare una visibilità? Un governo che ha pensato più a quadrare i conti che a far politica?Chiaramente si evidenzia forte miopia a voler realizzare un progetto progressista.La vocazione al martirio? Beh quella no, lasciamola a chi ne ha inventato il “conio”.
Sarebbe poi troppo, impossessarsi dei copyright altrui! A ognuno il suo.Analisi del voto? Sì, naturalmente. Come fece Santa Chiara. Prima lasciò scappare i buoi e poi mise cancelli di ferro.Ora qualche buon tempone spera e dichiara che: “Vedrete tra un anno Bossi farà cadere il governo”.Ecco come viene fuori, chiaro, il complesso d’inferiorità di noi progressisti. Speriamo nelle disgrazie altrui più che aver fiducia nelle nostre capacità, se mai ne abbiamo.