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Post N° 108


Un pò di notizie dal web Comprano cane rubato: condannatiCassazione: "18 mesi a due agricoltori"Chi acquista un cane rubato, consapevole che l'animale sia stato sottratto ai legittimi proprietari, rischia condanne pesanti. La Cassazione ha confermato 18 mesi di carcere per due agricoltori di Enna, colpevoli di aver comprato un boxer. Già in appello i giudici avevano sottolineato la gravità del reato da loro commesso. Il cane, sottolinea la Suprema Corte, era andato incontro "festosamente" al padrone, prova inconfutabile del furto.Senza successo i due imputati hanno fatto ricorso, innanzi ai giudici di Piazza Cavour, contro la sentenza emessa nel 2007 dalla Corte di appello di Caltanissetta che aveva negato lo sconto di pena ritenendo che il reato da loro commesso non fosse "di natura lieve". I giudici del Palazzaccio hanno reso definitiva la condanna a 18 mesi di reclusione per i due agricoltore 60enni, infliggendo loro anche una multa di mille euro ciascuno. I supremi giudici rilevano che il boxer in questione non era dei due uomini in quanto non solo il padrone aveva riconosciuto l'animale quando lo aveva trovato nella campagna dei due ricettatori, ma anche che il boxer gli era andato incontro scodinzolando appena lo aveva visto.Cani senza guinzaglio vanno multatiLa Cassazione: "Anche se inoffensivi"Al parco i cani vanno sempre tenuti al guinzaglio. Se non ce l'hanno, anche se sono mansueti e inoffensivi, il loro padrone può essere multato. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione respingendo il ricorso del padrone di un cane che passeggiava per Bologna con l'animale libero e per questo era stato multato. Per la Corte il regolamento comunale che vieta di lasciare incustoditi animali in luogo pubblico va sempre applicato.La Suprema Corte ha infatti confermato la multa, come aveva già fatto il giudice di pace di Bologna. "La finalità della norma" in base alla quale il padrone del cane era stato multato, è "quella di garantire la sicurezza degli altri frequentatori del parco pubblico, sicurezza che è messa a repentaglio - scrivono gli ermellini - dallo stato di libero movimento di cui gode un cane non controllato con guinzaglio o frenato da museruola, o altro accorgimento, che possa prevenire suoi impulsi aggressivi". Per questo, infatti, "il cane deve essere posto sotto materiale controllo - si aggiunge nella sentenza - non bastando la vigile attenzione del padrone che sia distante qualche metro e non disponga di uno strumento fisico di costrizione per distoglierlo dalla possibile vittima".Correttamente, dunque, sostiene la Cassazione, il giudice di pace ha ricordato che "il cane vagava nel parco nonostante fossero esposte le tabellazioni che prescrivevano di tenere i cani al guinzaglio e ha spiegato che tale cautela è giustificata dalla presenza nell'area verde di bambini ed anziani". Inoltre, secondo i giudici, non ha alcuna rilevanza il fatto che il cane in questione avesse una "patologia cardiaca, la cui respirazione sarebbe stata danneggiata dall'uso della museruola", come spiegato dal padrone. Infatti, concludono i giudici di "Palazzaccio", "per consentire l'ossigenazione dell'animale non è indispensabile la frequentazione di un parco pubblico in un'ora in cui è popolato da altre persone, potendo il proprietario usare l'accortezza di condurlo in luoghi non aperti al pubblico o temporaneamente non frequentati, o con appositi recinti per animali, non infrequenti nei parchi pubblici, o con guinzagli e museruole confezionati in modo da non nuocere allo stato di salute".Ai separati, il cane va in affidoSpese di mantenimento per animaliI cani sono come i figli. Quindi, anche le spese di mantenimento saranno suddivise a metà, in caso di coppie separate. Lo ha stabilito il Tribunale di Cremona, intervenuto per un caso specifico, secondo cui "tutte le garanzie che sono previste per l'affido condiviso dei figli minori siano specularmente applicate per i cani". Un marito e una moglie hanno venduto la casa coniugale, trovando un accordo, tranne che sul cane."I cani sono i miei figli, non voglio separarli", si è arrabbiata la donna all'udienza di separazione. Il presidente nel Tribunale di Cremona ha invitato la coppia a trovare un accordo sull'affidamento degli animali. Poi ha omologato la sentenza di separazione. Così il padrone di Luna, questo il nome del cane conteso, il 15 di ogni mese dovrà provvedere a comperare il cibo. Alimenti e spese veterinarie saranno divisi a metà.