Pensieri e Poesie

Post N° 51


E’ così, capita proprio quando meno te lo aspetti, quando pensi che ormai che senso ha aspettare, sperare, illudersi? Quando ti rilassi, e non sei più teso ed attento, quando guardi gli altri intorno a te che corrono e si affannano e vagano come anime dolenti alla ricerca continua di chi sa che; quando pensi di essere corazzato contro le emozioni e ti senti in pace, tranquillo, come se morire sia in fondo raggiungere la calma, come se il grigiore che vedi davanti a te è uguale, opprimente, invincibile come quello che c’è dietro, a destra a sinistra, ovunque ti giri.
E ti ci avvolgi, ti nascondi in questa nebbia che attutisce tutto: sentimenti, allegria, gioia, rumore, colori, pianti e risate, gioie e dolori. E non ti accorgi che invece stai cominciando a morire, ad accettare supinamente, che la vita non la veda più come una promessa, ma come una delusione pacata, sofferta per troppo e infine accettata, subita. E invece proprio allora la vita ti tira una di quelle botte che ti lascia intontito, istupidito, imbambolato a cercare di capire cosa è successo, cosa è stato che ti ha fatto saltare e cadere tutta la polvere che l’abitudine ti aveva depositato sopra.E chiudi gli occhi perché il sole ti ferisce gli occhi, ed illumina tutto, ed i colori tornano colori, ed i suoni sono vivi, squillanti ed i sapori tornano a far impazzire le tue sensazioni.Ecco, io adesso sto così.Si, impazzito, frastornato, felice al punto di voler cantare in mezzo alla gente, incredulo ancora che sia di nuovo successo, che la sorte abbia di nuovo guardato dalla mia parte, che oggi sia innamorato di nuovo. Di te.Incredibile, imprevedibile, esaltante.Sei il temporale che arriva e lava, pulisce e fa risplendere di nuovo tutto, sei il vento che ingarbuglia tutte le carte e rimescola il solitario e lo fa ridiventare partita a due.Sei la marea che arriva inarrestabile e travolge tutto e rimodella, riconfigura, rinnova.Sei la dolce follia che prende alla testa, che ti fa ridere di stupidaggini, che rende normale chiudersi in un bagno e sussurrare parole d’amore dentro un cellulare. Che ti fa alzare la notte. In cerca di te. In cerca di un messaggio.Sei la voglia di raccontare a tutti che ami; sei la gioia di scoprire che i sogni non erano sogni, ma esistevano veramente e adesso sono lì, nelle tue mani, e ne prendi, ne divori con la paura che spariscono di nuovo, con la voglia di stringerli perché non scappino.Non ragiono, sono solo puro istinto, non tento di razionalizzare quello che mi sta succedendo, lo vivo soltanto, me lo faccio entrare dentro, mi ci immergo, lo bevo e lo mangio e lo faccio diventare parte di me. E ti amo con tutta la gioia di un adolescente che ama per la prima volta così come ti amo con tutta la consapevolezza della mia età che mi fa gioire di questa occasione di sentirsi di nuovo vivi, colorati, sorridenti.In ogni istante vorrei essere vicino a te, essere dove sei te. Vorrei essere il tuo cuore, il tuo pensiero. Vorrei essere l’aria che respiri, il cielo azzurro sopra di te, la luce dei tuoi occhi, il tuo desiderio. Vorrei essere la voce che desideri sentire appena spento il telefono. Il tuo punto fermo, fisso, costante. L’ombra di piacere che segue ogni movimento. L’alito caldo nelle gelide sere d’inverno. Vorrei essere la passione davanti ad un camino o refrigerio all’ombra di un torrido sole estivo. Vorrei essere lo sguardo che cerchi in ogni uomo che ti passa accanto. Vorrei essere l’aria che annusi cercando il mio profumo. Vorrei essere le mani, calde e forti che ti carezzano il viso, dolcemente, delicatamente timoroso quasi fossi una bambola di porcellana. Vorrei carezzare la tua pelle bianca, morbida e profumata. Vorrei sentirla sotto le dita, vellutata e fresca. Vorrei averti tra le mani, come un frutto appena colto, una primizia che la vita mi ha donato. Vorrei sentirti mia, tutta mia. Guardarti fisso negli occhi: distese di speranza, di dolcezza, tra le quali spicca la tua luce maliziosa. Vorrei vedere il piacere sciogliersi nei tuoi occhi civettuoli ed innocenti. Vorrei vederti reclinare la testa, abbandonarla tra le mie mani. Vorrei osservarti attentamente: leggere in te il desiderio che il piacere inondi le tue membra combattendo la voglia di chiudere gli occhi e lasciarti andare. Vorrei il tuo sguardo nel mio.
Vorrei che sia tu a chiedermi di prenderti, silenziosa, come una morbida gatta. Mute richieste d’amore. Vorrei che si legga sul tuo viso il desiderio, sulle tue labbra che mordi per trattenere ogni parola che sale dalla gola; vorrei sentire i brividi che corrono sulla tua pelle, sui nervi tesi, nelle pupille scure. Voglio vedere le narici dilatarsi ricercando il mio odore di uomo, lasciandolo salire come un nutrimento finalmente catturato. Vorrei assaporare il tuo piacere a piccole dosi, in un rituale lento e doloroso, ma incredibilmente appagante.Ho vissuto la vita, ho cercato disperatamente il tuo nome, il tuo sguardo, senza mai trovarlo. Eppure sapevo dentro di me che un giorno saresti arrivata. Ma mai avrei pensato di incontrarti.Eri un sogno. Eri un desiderio. Eri la persona che amavo, che amerò, che amo.Eppure un giorno ho smesso di credere. Un giorno ho lasciato che la vita prendesse il sopravvento. Quasi ho smesso di combattere, di cercare, di sperare, persino. Mi sono accontentato di ciò che non avevo: l’ho colorato, dipinto, inventato.Ho convinto tutti, ma non me stesso, di essere felice così. Ho deciso di vivere i miei sogni, solo quelli, tanto la realtà seguiva sempre un’altra via. Ho pensato, immaginato e scritto fiumi di desideri, di speranze.Ho raccontato ingenuamente delle mie paure, dei miei errori, del mio bisogno. Ho gridato al mondo il mio bisogno di amore. Ho sparso le mie lacrime, ho guardato lontano, ma non hai visto nulla. Fino a quel giorno. Dove da un gioco è nato tutto. Siamo qui ora. Qui vicini e lontani a raccontarci di noi, di ciò che è stato, sorridendo a ciò che sarà. Forse. Uniti nell’amicizia, indissolubilmente, come fusi nel nostro stesso desiderio di esserci. Siamo amici. Siamo di più. Forse. Noi due. Parole sussurrate, frasi d’amore, lettere e sospiri. Immagino ciò che mi aspetta, mentre accumulo ricordi. Ogni giorno qualcosa di più. Ogni giorno più vicini. Ogni giorno più in là. Ogni giorno consapevole di tutto ciò che non sarà.Capire che ogni giorno svegliarsi la mattina è un regalo inaspettato?Capisco che sei il mio buongiorno, la buonanotte, il sogno, la vita, il lavoro, il pranzo e la cena. Sei la doccia e la barba della mattina. Sei la mia immagine nello specchio, la colazione e la corsa in ufficio. Sei una risata fino a piangere di gioia, come non facevo da anni. Sei lo sguardo incuriosito dei colleghi che non comprendono, né comprenderanno mai. Sei l’amore in ogni istante. Sei il desiderio che mi cresce dentro prepotente ed impetuoso. Sei un profumo che ho comprato in attesa di annusarlo sulla tua pelle nuda.Sei una bocca che sogno di avere per me. Sei la mia dolce bambina, la mia donna. Sei l’amore.Non credi, vero? Non credi di essere così tanto? Non sai di essere tutto per me. Non sai che non vivo più senza la speranza di averti, un giorno? Non sai che non potrei nemmeno più pensare di non averti mai incontrata. Sai che di notte mi sveglio chiedendomi se sei un sogno o realtà? Sai che il mio corpo reagisce in ogni istante al pensiero del tuo? Sai che il desiderio che tu sia mia è più forte di qualunque altra cosa. Impazzisco all’idea di averti davanti, con le braccia che avvolgono le mie spalle, il collo, mentre la bocca sfiora la mia. Sogno di guardare i tuoi occhi che spariscono nei miei, mentre il calore della tua bocca si offre alla mia. Ti vedo mentre sorridi appena al mio desiderio. Ma forse tutto ciò è un sogno. Un sogno di una notte. Un sogno di un giorno.  Oggi mi sento come una persona a cui manca qualcosa. Oggi avverto il desiderio di te come una necessità, un bisogno vitale. Oggi vorrei tutte le tue attenzioni che so potresti darmi. Oggi, vorrei sovvertire tutte le regole, fare tutto ciò di cui ho sempre pensato di poter fare a meno. Oggi vorrei averti con me.Già, perché noi siamo lontani. Viviamo solo a certi orari ed in certi giorni. Di te non ho il calore del corpo al risveglio, né lo sguardo assonnato della sera. Non ho il bacio rubato in un secondo, né la sorpresa di trovarti di fronte all’uscita dal lavoro. Lo so … ma oggi non mi basta. Oggi vorrei, ma non posso. Accontentarmi. Vorrei che fossimo due incoscienti che si buttano l’uno nelle braccia dell’altro. Invece siamo solo che lontani. Due persone, due amici che si amano profondamente, ma che non si avranno mai. Abbiamo tanti doveri, sogni, idee, progetti, responsabilità, impegni, che non possiamo tradire né dimenticare. Ma non vorrei essere lontano. Però che buffo … noi siamo lontani, eppure vicini. Chissà perché oggi mi sento così.  Che stranezza. Più mi arrovello la mente con questi pensieri e più sento il bisogno di te crescere in maniera spasmodica. Vorrei fossi qui. Vorrei baciarti, coccolarti. Sussurrarti il mio amore, scaldarmi il cuore con il tuo respiro caldo. Vorrei interrompere, girarmi e baciarti. Respirare con te. Vorrei, ma non posso. Sentire le tue mani.Ma non posso, perché non voglio sconvolgere la tua vita, i tuoi progetti, i tuoi pensieri. Forse siamo troppo lontani. Forse sei la persona giusta. Forse la lontananza non conta. Forse hai ragione. Non so più nemmeno io cosa sia giusto e cosa non lo sia.L’unica cosa che so e che ti amo.