Pensieri e Poesie

Dolore e Piacere -- 2


Puoi solo percepire. Immaginare. Non vedi niente. Intorno a te solo buio. Mi fermo. Le mie mani iniziano ad esplorare il tuo corpo. La cecità accentua gli altri sensi. Pizzico ancora i capezzoli, allargo le tue gambe, insinua le dita dandoti della troia in calore, bacio il tuo collo facendoti ansimare ed allora mi ripeti che sei la mia puttana.Uso delle corde per immobilizzarti le braccia ed una certa paura, non mista a piacere, si impadronisce di te. Ti prendo le gambe e le reclino verso di te, allargandole e costringendoti in una posizione assolutamente innaturale. Blocco anche le tue gambe. Sono soddisfatto del mio lavoro. Ti sento colare e ti strappo ansimi di piacere e di dolore. Ti irrigidisci quando un tocco diverso dal mio sfiora la tua pelle, senti delle unghie, chiedi chi è ma ti faccio tacere infilandomi in bocca il mio pene duro. Quelle dita sanno dove toccare, lo senti bene e ti portano quasi al limite.“Sei solo una troia…” esordisce. Ti auguri che stia solo recitando una parte e che non abbia veramente intenzione di sfogare le sue perversità e la sua rabbia su di te. Si avvicina lentamente e porta la sua intimità a pochi millimetri dal tuo viso. Ora che è più vicina ti rendi conto che gli slip sono aperti e lasciano libero accesso alle labbra della sua vagina assolutamente glabre. Prima di ordinarmi di affondare la lingua, schiaffeggia con violenza i tuoi seni e la clitoride. Ti lamenti ma il suo odore di femmina ti eccitata. Allunghi la lingua insinuandola tra le sue pieghe. Obbedisci a lei come avresti fatto con me.La lecchi e cerchi di spingerti, di insinuarti, anche dietro. Fai di tutto per darle soddisfazione e anche se si lascia fare, non smette di colpirti ai seni e tra le gambe sino a quando non viene inondandoti il viso. Si allontana solo per tornare con il suo viso a pochi centimetri dal tuo. Il suo sguardo è minaccioso.Cerchi di distogliere lo sguardo e di concentrarti sulle dita che si stanno spingendo dentro di te allargandoti. Ansimi, gemi, ti lamenti nel sentirle scivolare sempre più. So che non provi dolore. Cominci a provare decisamente piacere ma cerchi di trattenerti per non provocare una sua reazione. Non ti trattieni quando senti anche il pollice unirsi alle altre dita.La tua voce è quasi una supplica. Ti colpisce le chiappe e spinge. Spinge sempre di più e la tua vagina cede, si allarga e tutta la mano entra dentro, dandoti la sensazione di essere riempita all'inverosimile. Non riesci più a connettere mentre l'intensità delle sberle aumenta e la sua mano si muove ormai dentro di te. Non puoi crederci ma è dentro. Ansimi ed urli per le sensazioni estreme che stai provando. La sua mano è un pugno chiuso dentro di te, che si muove, si gira, stimolando ogni punto contemporaneamente. Ti rivolge frasi oscene, ti insulta, ti provoca e te accetti tutto. Non puoi fare altrimenti. Rispondi alle sue provocazioni, assecondando ogni sua richiesta ed intanto la sua mano ruota a velocità sempre maggiore accompagnata anche da un lento va e vieni del braccio.Ormai urli, il ritmo è un crescendo ed il tuo corpo, quasi privo di controllo, come percorso da scariche elettriche, si muove convulsamente sino all’orgasmo. Un orgasmo di un’intensità tale da non lasciarti neanche la forza di urlare.Si accanisce anche sulla clitoride, con la lingua e con i denti. Usa l'altra mano per colpirti i seni e torcerti i capezzoli. Precipiti in uno stato di delirio, non riesci più a capire cosa sta succedendo.Afferro la tua testa; ed inizio ad usare la tua bocca come se fosse la tua vagina. Il mio pene ti scopa in bocca mentre capisci che un altro orgasmo si avvicina, inesorabile, nonostante tutto. E’ forte ed intenso come il precedente. Veni ed involontari spasmi muscolari ti fanno tirare le corde ma il dolore non ti distoglie dal piacere. Con forza, ti colpisco ancora il clitoride, gonfio e sensibile, mordo i tuoi capezzoli ma, tutto, contribuisce a far aumentare l’intensità del tuo godimento.Sei inerme. Mi allontano da te e dalla tua bocca. Lentamente sfila la mano e la sensazione che ti lascia è quella di rimanere completamente aperta e svuotata. Ho appena iniziato. Inserisco un dildo trasparente a forma di cuneo, nel tuo ano. Sei pronta a lasciare la camera? A raggiungermi. Prendo con me una rosa, te ne faccio inspirare il profumo.Ora ti slego e ti libero. Sei libera di decidere. Rivestirti ed andartene, oppure seguirmi. Lo so. Sei curiosa. Ma nello stesso tempo ciò che hai provato fino ad ora ti spaventa, ma ti eccita. Devi decidere se seguirmi verso la stanza dove ti aspetto.  Puoi ancora scegliere. Puoi ancora decidere se partecipare al mio gioco o meno. Però sai benissimo che quella sera sarà l’ultima volta che potrai scegliere. Sai che non potrai tirarti  indietro. Forse quello che ti immaginavi è molto diverso da quello che ti immaginavi ma la tua sensazione era giusta. Sai che se entrerai in quella stanza sarò io: il tuo uomo, il tuo padrone, il padrone del tuo corpo e dei tuoi sensi.